Capitolo 36

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Piccola Nota Autrice:

Non mi dilungherò con frasi e citazioni riguardo ciò che è accaduto e sta accadendo non solo in Francia ma nel resto del mondo. Vorrei solo ricordare che la libertà di pensiero ed espressione sono tra le cose più preziose che abbiamo e spero che esse permangano e non vadano mai perdute.

Buona lettura, Frandip

Ketty's Pov
Le labbra di Andrea si poggiano sulle mie. Sembrava non riuscissi più a chiudere il flusso di parole che mi vorticavano in testa e si riversavano dalla bocca, ma il suo gesto mi aveva paralizzata. Quasi istintivamente però rispondo al suo bacio, provocando un gemito che mi imbarazza immediatamente.

Andrea, il mio migliore amico, colui che non avevo mai considerato solo un amico, mi aveva baciata.

Ho sognato più e più volte questo momento, nelle situazioni più varie e romantiche -devo ammettere però che l'immagine di noi sul pavimento di un bagno comune non mi aveva mai sfiorata-. Eppure, ora che è successo, non ho la più pallida idea di come comportarmi. Nella mia immaginazione, non esisteva un'incomoda Gaia, nè tanto meno un indecifrabile Claudio.

Claudio. Nonostante ciò che mi ha fatto, mi sento in colpa. So che non dovrei, è lui ad avermi mentito, ma in fondo anche io l'avevo preso in giro.
Lui non sa che l'inizio della nostra relazione è stata guidata non da un reale interesse nei suoi confronti ma solo dall'intento di far ingelosire Andrea. All'inizio almeno. Ora stavo realmente inziando a provare qualcosa per lui.
Claudio è dolce e mi ha fatto sentire importante, come nessuno aveva mai fatto prima.
Mi domando se fino a qualche giorno fa -prima che Claudio mi tradisse con la mia stessa cugina- avrei permesso ad Andrea di baciarmi.
Ma cosa dico? Io ho sempre voluto Andrea, non Claudio.
Mi ero ripromessa che avrei fatto di tutto per conquistarlo. Ed ora, incredibilmente, è successo.
Non ricordo neanche quante volte avrei voluto dirglielo, tirargli in testa qualsiasi cosa quando usciva con le ragazze. E mi mangiavo le mani a pensare che ero proprio io ad incoraggiarlo. Lo spronavo a sfruttare le ragazze per farci sesso. E fino a quando era solo sesso mi andava anche bene, perché in quel caso sarei rimasta io la ragazza a lui più cara.
Anche con le poche relazioni che ha avuto, non è mai andato oltre una semplice infatuazione, poiché le lasciava prima che si potesse trasformare in altro. Quelle stupide si accorgevano sempre che la mia non era semplice amicizia nei confronti di Andrea. Così loro gli chiedevano di fare una scelta, e lui sceglieva me, sempre.
Tutto é sempre proceduto bene, nello stesso modo, fino a quando non è spuntata quella. Il mio incubo più recondito: la piccola bambina dai capelli rossi per la quale Andrea ha sempre nutrito una sorta di adorazione a causa di uno sciocco episodio di quando erano bambini.
La bambina però era cresciuta e con le sue grinfie mi stava portando via la persona che amo.
Il problema è che non posso neanche inventare cattiverie su di lei, perché ho capito che in realtà, contro ogni aspettativa e speranza, non è la smorfiosa snob che credevo fosse. Ha anche aiutato Andrea a trovare lavoro nel ristorante più rinomato della città.

"Ketty?" mi richiama Andrea, svegliandomi dalla trans in cui ero caduta.

"Sì?" chiedo stupidamente, come se tutto quello fosse normale, come se non mi avesse appena baciata.

"Ehm... Tutto a posto?" si assicura, imbarazzato. Leggo confusione nei suoi occhi. O cavolo. E se si fosse pentito di avermi baciata? Calma Ketty. Anche io devo avere uno sguardo spiazzato. È normale se due amici scoprono la loro reciproca attrazione e si baciano sul pavimento di un bagno.

"Sì... Sì, sto bene" cerco di convincere più me stessa che lui. Andrea si passa una mano tra i capelli come ossessionato da essi. Stanno bene, smettila di toccarli vorrei urlargli spazientita.

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