Giuro

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Ma cos...
Mi girai di scatto.
Vidi nel corridoio accanto alla mensa un gruppo di idioti, che stavano importunando una ragazza.
Si vedeva che era incapace di difendersi: tremava e aveva appena lanciato un grido di paura.
Decisi di intervenire.
Camminai verso quel gruppo di facoceri ed esclamai:« Hei voi che diavolo credete di fare?»
Loro si girarono e sorrisero maliziosamente:«Hei!Guarda chi abbiamo qui che strafiga»
Io risi:«Vi conviene finirla qui idioti..».
Presi la rincorsa velocemente e atterrai il primo con un pugno nello stomaco, poi schivai il secondo e gli tirai un calcio ad ascia sul collo.
Un terzo mi bloccó, io mi difesi tirandogli una gomitata nello stomaco, saltai e li diedi un calcio volante dritto sul muso.
Erano tutti stesi, e corsero via con la coda fra le gambe gridando:«NON É FINITA QUI!!».
Sospirai.
Pensai"Non ho neanche avuto bisogno di usare i miei poteri...non ć é gusto.."
La ragazza si avvicinó a me, aveva ancora le lacrime sul viso, mi disse con voce tremante:«G-grazie...sei la mia eroina..»Io le sorrisi:«Non ć é di che...dimmi se ti verrano a dare ancora fastido!»
La ragazza mi sorrise ed esclamó:«Io mi chiamo Momo Sakura!!» Io risposi:«Io sono Helen Mckenzi».
Portai Sakura a mangiare con noi.
A un certo punto un uomo giovane, vestito seriamente si avvicinò a me e si complimentó:«Salve!Sono il prof.Yamamoto, ho visto cosa hai fatto in cortidoio poco fa.
Sei stata bravissima, permettimi di dirti che forse dovresti entrare a fare parte dei corsi avanzati.
Ti aspetto, per informazioni chiedi a Dixon.» io esclamai:«Certo professore!La ringrazio, no la deluderó!».
Appena il professore si giró Livy rise:«Ahahaha!Siete proprio legati eh?!» Io la guardai strano:«Mh?Ma di che parli?» lei scoppiò a ridere ancora piú forte:«Ahahah!!Dixon é Marshall!!».
Io rimasi pietrificata.
Ancora lui?Ma che palle!!

Nel pomeriggio andai a cercarlo.
Lo trovai su una panchina, intento a fumare una sigaretta.
Giá questa cosa mi stava sulle scatole, ma quanti cavolo di anni doveva avere?
Mi avvicinai.
Lui mi vide, io dissi:«Emh..hei tu..dovrei chiederti un favore!» Ero giá diventata rossa...Perché?!.
Lui spense la sigaretta e sorrise:«Dica madame!» Io balbettai scocciata:«Mh..d-dovresti dirmi dove si svolgono le lezioni di potenziamento» lui rispose:«Se tra un venti minuti mi seguirai lo scoprirai perché anche io ci vado».
Io annuii, mi sedetti dalľ altro lato della panchina per non stargli troppo vicino.
Lui mi chiese:«Toglimi una curiositá..ma quanti anni hai?» Io sbuffai:«sedici...» aggiunsi:«Perché tu?» lui stette in silenzio, poi rispose:«Diciannove...certo che sei piccola rispetto a me».
Ci furono alcuni minuti di silenzio imbarazzante....io non ce la facevo, non ero abituata a stare cosí tanto con un ragazzo.
A un certo punto, mi girai verso di lui, e vidi che era intento a scrivere cose su un taccuino.
Ero curiosa ma non lo feci vedere.
Lui mi notó, e vide che ogni tanto mi giravo verso il taccuino.
«Stó componendo, suono il basso» disse.
Io risposi:«Uh!Io non ho mai suonato uno strumento» lui mi sorrise, guardai attraverso i suoi occhi...erano..mh..ed esclamó:«Se vuoi ti insegno..io canto anche, tu suoni io canto!»
Io arrossii e borbottai:«N-non so suonare e non mi piace neanche..» Marshall si alzó, si avvicinó a me, mi lisció i capelli e sussurró:«Certo che sei carina quando diventi rossa come i tuoi capelli» non so come, ma esplosi, la mia testa prese fuoco.
Si,prese fuoco ok?:D
Mi sentivo ridicola ma era troppo tardi.
Marshall mi guardava divertito.
Rise:«Non reggi i commenti carini eh?» io mugulai e tentai di spegnere la fiamma che avevo in testa.
Lui mi disse ridendo:«Aha..dai andiamo vá» io risposi schivando il suo sguardo:«Mh...si ma osa dire in giro ció che é successo..sennó é rissa..» Lui mi porse il dito per il giurin giurello, mi guardó e promise:«Prometto»
Io mi girai imbarazzata e porsi il dito.
Era stranamente fedele, per essere un tipo seccante.

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