Marshall non era più lo stesso dopo quella sera.
O meglio, era sempre un rompiballe, ma nei suoi occhi si percepiva un lieve velo di tristezza.
Anche io ero un pó scossa.
Ma cercavo di nasconderlo per non far preoccupare inutilmente il Succhiasangue.
«Vi riaccompagno a casa» diceva sempre Marshall quando qualcuno dei suoi amici tornava al dormitorio.
Aveva paura che ci potesse succedere qualcosa.
Un giorno io dovevo tornare a casa prima.
Aveva insistito tantissimo per riaccompagnarmi:«Ti prego, dammi retta almeno tu..» io annuivo scocciata, ma in effetti mi rassicurava la sua presenza.Francamente, tra me e me ripensavo alle due risate.
Quella di Merl e quella nel vicolo.
Avevano lo stesso carico di pazzia.
Solo che...non erano uguali.
Non volevo piú fare domande a Zelda, e Max mi ignorava se glielo chiedevo.
Che rottura.
Tentai di riflettere in tutti i modi.
Non feci meno a notare il comportamento piú audace e spigliato di Zelda nei confronti di Max.
Era strano.
Lei era ultra appiccicosa...va bene che li piaceva ma lei era di natura timida.
Ma successe qualcosa.
Un giorno Max, trovó la lettera di una pretendente nelľ armadietto.
Zelda corse nella sua direzione, prese la lettera e la stracció.
Vedevo ľ odio nei suoi occhi, uno strano barlume inquietante.Era Ottobre.
Faceva freddino e io,Marshall,Max..vabbhé il solito gruppetto, ci stavamo dirigendo verso casa.
A un certo punto, dei proiettili ci sfiorarono.
Uń imboscata.
Evidentemente organizzata dai soliti tipi seccanti.
Tutti iniziammo a difenderci.
Zelda era ferma.
«CHE ASPETTI?!ATTENTA!» le gridammo.
Max si distrasse.
Li cadde la katana.
Stavolta lo vidi.
«MAX-CHAAAAAN!!!» gridó lei con le lacrime agli occhi.
Tiró fuori rasoi, motoseghe e coltelli.
Eravamo tutti paralizzati.
«QUESTO É PER AVER FERITO MAX!»«QUESTO É PER AVERLO TRATTATO MALE» trucidava i nemici senza pietá.
Piantava moteseghe nello stomaco, tagliava arti con i rasoi.
Noi eravamo lí a fissare, eravamo basiti.
Lanciava risate malate, avevo i brividi dalla paura.
Justin si avvicinó a Livy.
«Ma...Zeld...» Livy lo guardó impaurita.
Che diavolo le stava succedendo?
Una volta eliminati tutti i nemici tornó la Zelda di sempre.
Sorrise, completamente coperta di sangue:«Cosí nessuno piú tocca Max e i miei amici!».
Noi tutti la guardammo inquietati.
«Lo...sapevo...ora mi odiate vero...?» si inginocchió a terra e si mise a piangere.
«S-scusate...perdono...» continuava a dire tra un singhiozzo e una lacrima.
Tutti le andammo vicino, Max compreso.
«So che lo fai per me, grazie per la tua protezione»li disse Max.
Lei alzó lo sguardo«Davvero non mi odiate?Io sono pazza...» Tutti noi le sorridemmo.
Un pó con sforzo, ma la rassicurammo.
Ritornó se stessa.
Perché ce lo aveva tenuto nascosto?
Max non era rimasto sconvolto come la prima volta.
Sembrava gentile nei suoi confronti.
Che stesse recitando?

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Red Love
FantasyUna ragazza indipendente e combattiva, finalmente trova ľ unico ragazzo che riesce a tenerle testa