speciale di san Valentino

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Ciaoh! Vi avverto che questa storia non ha nulla a che fare con il filone originale.
Helen non fará pace con Marshall cosí facilmente muahaha. :3

Quindi...auguro un buon san Valentino a tutti sia ai fidanzati sia a chi non lo é.
*lancia cioccolatini* questi sono per tutti I miei lettori.
Pronti?via!inizia la storia!!

Helen:
San Valentino....che festa inutile...almeno...era quello che credevo.
«Hele-chaan buon San Valentino!!» mi dissero Zelda e Livy alľ unisono.
«Se...buon San Valentino...» risposi sbuffando.
«Sú non essere cosí musonaa!! Oggi é la festa delľ amoree!!» esclamó Livy mentre si infilava un bel grambiulino bianco.
«Ma che state facendo?» chiesi incuriosita.
«Cioccolatini» sorrise Zelda contenta.
«cioccolatini....?» ripetei con sguardo perso nel vuoto.
«Certo ogni ragazza deve regalare I cioccolatini per il ragazzo che ama...non lo sapevi Helen?» chiese Zelda.
«Certo che lo sapevo» risposi scocciata «Penso solo che sia assurdo».
«Come vuoi...quindi niente cioccolatini per Marshall» rise Livy.
«C-che....ma chi vorrebbe fare cioccolatini per quel tizio» sbuffai diventando rossa.
Livy e Zelda si misero a ridere e io corsi in camera.

Qualche ora dopo I cioccolatini erano pronti.
Quando uscii dalla stanza Livy e Zelda erano in fase di decorazione.
«Che belliii!!!» esclamai io avvicinandomi a loro «Posso mangiarne qualcun...» non finii la frase che Livy mi rimproveró:«NO!non toccare sono per Justin e Max se li vuoi preparateli lí ci sono gli ingredienti!»
«Uffaaaa! Non importa tanto né faró alcuni cosí non rompete» sospirai.
«Molto bene» sorrise Zelda guardando Livy.
Mi parve quasi che Livy le fece un occhiolino.
Bho, forse era solo una mia impressione.
Mi misi a preparare I cioccolatini.

Finito il mio lavoro, notai che erano venuti benissimo.
Sospirai sollevata.
Potevo mangiarmeli....aspetta...magari era piú bello se li avessi condivisi con qualcuno.
Mi guardai attorno.
Zelda era uscita a fare la spesa con Livy.
Quasi meccanicamente presi dal frigo il marzapane e iniziai a colorarlo di rosso.
Ma che diamine stavo facendo??
Ricoprii I cioccolatini di quel bel colore rosso.
Presi un sacchettino bianco e ci misi I cioccolatini.
NOOOO!!?MA CHE INTENZIONI AVEVO?!
Sentii la porta di casa aprirsi.
Era troppo tardi dovevo lasciare il sacchetto cosí come era.
Lo nascosi nella tasca del mio grambiule verde e feci finta di nulla.

Il giorno dopo...14 febbraio.
Ci preparammo come tutte le mattine.
Vidi Livy e Zelda mettere I loro sacchettini nella borsa.
Io esitai.
Ma che diamine stavo facendo?
Presi un foglietto e scrissi "Allo stupido scemo. Attento forse mi é caduto del cianuro nel cioccolato.
Con odio.
Helen °^°"
Lo attaccai al sacchetto e infilai tutto in borsa.
Stavo agendo ď impulso.
Perché?

Zelda:
Arrivammo a scuola.
Non vedevo ľ ora di dare I miei cioccolatini al mio dolce sempai Max.
Cosí lui mi avrebbe sposata e saremmo stati insieme per seeeempre. *-*
Pensavo questo nascosta dietro un muro, vicino al suo stupendo armadietto.
Lo vidi arrivare.
Il mio cuore stava per uscire dal petto.
Dovevo immortalare il momento.
Afferrai il mio cellulare a conchiglia rosa, e li scattai una foto di nascosto .
Perfetto come in tutte le altre 589 foto.
Max aprí ľ armadietto, e uscirino almeno una decina di pacchetti di cioccolatini.
Sgranai gli occhi.
CHI AVEVA OSATO??!MAX ERA MIO STREGHE BASTARDE!
Lo vidi che era piuttosto in imbarazzo.
Prese I pacchetti e li mise dentro un sacchetto.
E ora come glielo davo il mio pacchetto? Addio atmosfera.

Le lezioni stavano per iniziare, mi strinsi il sacchettino al petto e sospirai.
Lo seguii verso ľ aula.
Appena si sedette sul suo meraviglioso banco, dal suo sottobanco caddero altri pacchettini.
COOOOOOOSAAA????! Diedi un pugno contro il muro e lo,sfondai.
Alcuni si girarono verso di me.
Mi ricomposi imbarazzata.
E adesso?

Aspettai la fine delle lezioni.
Cercai di raccogliere tutto il mio coraggio e mi avviai verso di lui.
Ce la potevo fare.
Non appena mi avvicinai a lui, Justin lo raggiunse prima di me e iniziò a parlarci.
MALEDETTO. Poi dopo poco, vidi che si diresse verso ľ uscita.
Che fortuna.
«M-m-max.....sempai?» lo chiamai con voce esile.
Lui si giró:«Ah! Ciao Zelda!» «E-ecco....io...volevo darti...questo»balbettai.
Mi inchinai e li porsi il pacchetto.
Lui mi guardó e rise:«Ahaha era ora! Finalmente una ragazza che ha il coraggio di darmi I cioccolatini di persona» alzai lo sguardo.
I suoi occhi erano diventati color platino.
Fantastico •\\\•.
Prese il pacchetto dalle mie mani e aggiunse:«Questi saranno per me I veri cioccolatini di San Valentino. Grazie Zelda» «G-grazie a te» risposi.
Sorrise ancora e mi salutó.
Ditemi che non era un sogno.

Livy:
Aaah San Valentino.
La festa che preferisco.
Non vedevo ľ ora di dare I miei cioccolatini a Justin.
Mi incontrai con lui in cortile e facemmo una lunga passeggiata ridendo e chiacchierando.
Alla fine li diedi il mio sacchettino e assaggió I cioccolatini.
«Cuoca perfetta come sempre» sorrise felice.
Mi diede un bacio e tornammo a scuola per mano.
Mi disse che Zelda era riuscita a dare il pacchetto a Max ľ aveva vista.
Chissá Helen? Ľ avevo vista benissimo con quel sacchettino bianco.
Io e Zelda eravamo riuscite nel nostro intento.
Sospirai e le augurai di avere coraggio....

Helen:
E ADESSOO??CHE DIAMINE MI ERA SALTATO IN MENTE??
Quel deficiente avrá ricevuto almeno 300 pacchettini.
A me non interessava e allora perché li avevo fatto il pacchetto?
Che assurditá.
«Hei! Ti vedo pensierosa» disse una voce a me conosciuta.
Mi girai di scatto.
ERA MARSHAAL. SPARATEMI.
«N-non dire sciocchezze stó benissimo tsk.....» risposi seccata.
«Come vuoi» rispose sedentosi accanto a me.
Accese una sigaretta e si mise a fumare.
E adesso che faccio? Pensai.
Non devo essere vigliacca...
«Ecco.....» dissi con la voce piú sicura che riuscii a trovare «Questi li hanno fatti livy e Zelda....si insomma, sono avanzati, quindi tieni» li lanciai il pacchetto in mano e mi alzai.
Lui mi guardó sorpreso.
«Adesso ho da fare ciao» dissi grattandomi la testa.
Camminai fino a un certo punto, poi iniziai a correre velocissimo avevo il viso in fiamme.
Glieli avevo dati davvero.
Fatemi un monumento sono un dio.

Marshall:
Mi molló I cioccolatini in mano e se ne andó via.
Proprio stile Helen.
Iniziai a ridere.
Eccoli, li stavo aspettando, finalmente avevo I suoi cioccolatini.
E anche rossi, che carina.
Lessi il biglietto in allegato, sempre stile Helen.
Sospirai contento.
Le feci mandare da un fattorino un mazzo di rose rosse.
Era il minimo, dopo tutta la felicitá che mi aveva regalato in un piccolo saccheto.

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