Trasferimento.

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Mi svegliai con un forte mal di testa probabilmente dovuto all'alcol di ieri sera.Sono su un letto in una stanza che non è la mia,le pareti sono bianche e un po' spoglie,c'è un grande armadio nero,una televisione,una scrivania e due comodini con dalle abat-jour bianche.

Di ieri sera ricordo solo la vodka e un bacio,ehi aspetta,un bacio?oddio ho baciato Luke?impossibile.
Sento un respiro profondo sul collo e solo adesso mi rendo conto di essere nel letto di Luke Milton,oh cazzo Luke Milton?che ci faccio qui?non avremo fatto...mi guardo sotto le coperte e fortunatamente sono vestita,anche se ho una maglia che non è la mia,è larga e mi arriva fino a metà coscia suppongo,penso sia del moro accanto a me.

Decido di andarmene di qua,non voglio affatto rimanere,provo ad uscire dal letto ma invano,noto il braccio di Luke circondarmi la vita,ci mancava solo questo,cerco di alzarmi,ma data la mia forza di una formica non riesco a spostarlo di un millimetro.
-"ehi Luke" sussuro nel suo orecchio "Luke svegliati" dorme profondamente "Luke" dico a voce normale ma non sente,okay,ora devo mettere in atto i miei due anni di canto "LUKE CAZZO SVEGLIATI!" si spaventa facendo un sussulto e rotola giù a terra,in quel momento inizio a ridere,la testa fa male ma non riesco a fermarmi,lui mi guarda con faccia assonata e con un finto broncio.
-"ma sei impazzita?!mi hai fatto prendere un colpo" afferma alzandosi da terra e sedendosi accanto a me.
-"non ti svegliavi con le buone quindi ho usato le cattive maniere" dico sorridendo soddisfatta.
-"mi sembra ovvio noh?ti ho distrutto la casa perché si stava staccando una piastrella,che stupido ragionamento è?"
-"sempre a lamentarti eh,comunque perché indosso una tua maglia?come me l'hai messa?mi hai tolto il vestito?"
-"beh si,volevi dormire con quel coso strettissimo e quei tacchi a mó di trampoli?e comunque non è niente che non abbia già visto"dice con un sorriso malizioso stampato in volto,e io arrossisco a quelle parole "poi dopo ciò che mi hai detto ieri sera era il minimo"mi fa l'occhiolino e non capisco.
-"cosa intendi?"
-"non ti ricordi?hai detto che non volevi salire in macchina prima di avermi baciato,hai detto che amavi una persona del tavolo di ieri sera e poi hai iniziato ad urlare per strada che mi amavi" oddio cosa avevo fatto?che figura di merda,le mia guance stanno avvampando e immagino che in quel momento supererei il colore di un pomodoro.
-"uhm...ovviamente ero ubriaca"cerco di difendermi,lui mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio.
-"vino è verità splendore" quel gesto mi provoca un'infinità di brividi in tutto il corpo.

Mi alzo di scatto dal letto,prendo il vestito di ieri e vado in bagno,tolgo la maglia di Luke e metto quel coso strettissimo,come lo aveva chiamato Luke,esco dal bagno e torno in camera,il moro è ancora nella posizione in cui l'avevo lasciato,ha il telefono in mano e appena mi vedo lo spegne.
-"che fai?"domanda mentre metto i tacchi.
-"mi vesto come ieri sera perché faccio le prove di una sfilata che farò stasera a New York" dico ironica "secondo te?mi preparo per tornare a casa!" Il suo sguardo si spegne improvvisamente e i suoi occhi si incupiscono.

Sarà dispiaciuto?no impossibile,è di Luke Milton che stiamo parlando.
-"oh...ti porto a casa"
-"non ce n'è bisogn-"
-"zitta e andiamo"
Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso l'uscita,saliamo in macchina e partiamo,il viaggio fu estremamente imbarazzante,nessuno dei due parlava si sentivano solo i nostri respiri,fortunatamente arrivò davanti a casa mia,slaccio la cintura e apro la portiera,mi giro verso di lui.
-"ehm grazie" gli lascio un bacio sulla guancia e mi incammino no verso casa,chiamo l'ascensore,entro,poi esco,arrivo davanti a casa e mi viene in mente che non ho fatto caso che ci fosse la macchina di mia madre,spero vivamente di no,apro la porta ed entro,non sento alcun rumore quindi mi tranquillizzo,poi i suoi tacchi.

Oh no.

Si dirige verso di me incazzata nera,o almeno così dimostra la sua faccia.
-"ora oltre a mancare di rispetto a tua madre,dopo aver ucciso tuo padre vai anche in giro a fare la prostituta,sei solo diventata una puttana"mi guarda con disprezzo,mia madre mi ha appena chiamato puttana,ora però questo è troppo eh.
-"ti rendi conto di come sei diventata?dopo la morte di papà di cui mi hai pienamente accusata,ti ubriachi,ti fai ogni giorno un uomo diverso,tratto di merda la tua unica figlia,e la picchi,mamma sono stanca di tutte ste cazzate,sono stanca di TE!mi hai rovinato la vita,ora sarai contenta!" Ho detto tutto,ho detto tutto ciò che pensavo,un peso mi si è tolto ma me ne si crea subito un'altro.
-"prova un'altra volta a rivolgerti a me così che sei fuori casa!ah e comunque non sei la mia unica figlia" quelle parole...non sono la sua unica figlia...cosa intende?mi si avvicina,mi da due schiaffi poi mi spinge,vado a terra e prendo una schienata sul piccolo tavolino in vetro,in quel momento la porta si spalanca e appare Luke con una faccia preoccupata e arrabbiata,si dirige verso di me e mi aiuta ad alzarmi.
-"tutto a posto?" Mi chiede,io annuisco.
-"ah quindi questo è uno di quei tanti ragazzi con cui vai a letto,sei una delusione,una grande delusione"dice mia madre,vedo la mascella contratta di Luke e i pugni chiusi,è stressato.
-"non si permetta di parlare così di sua figlia chiaro?non le conviene!"urla Luke,la faccia di mia mamma impallidisce e sparisce dalla stanza,Luke mi prende per mano e mi porta in camera mia,prende una valigia sopra l'armadio e apre quest'ultimo per prendere jeans,magliette e felpe.
-"cosa fai?"chiedo con voce calma,mascherando il mio nervosismo.
-"sto preparando la tua valigia per venire a stare da me" afferma tranquillo...che?io da lui?mmh non credo...chissà perché lo sta facendo.
-"ma...io non.." Mi interrompe.
-"ma tu devi sempre parlare?che chiacchierona!e aiutami a fare la valigia,prendi tutte quelle robe che usate voi ragazze e usciamo" penso che con tutte quelle robe intendendesse trucchi e creme varie,vado in bagno prendo la mia roba e torno in camera,Luke sta guardando il telefono e appena mi vede lo spegne,proprio come stamattina,chissà che ore sono.
-"andiamo?" Annuisco e andiamo in corridoio,mia madre non c'è fortunatamente,non riuscirei a resistere a un'altra sua sfuriata,arriviamo in macchina e gli chiedo.
-"perché sei tornato in casa prima?"
-"perché avevi lasciato il telefono in macchina e te lo stavo riportando,ecco tieni" mi porge il mio cellulare e lo prendo.
-"oh,grazie" sono le uniche parole che riesco a dire,durante il tragitto stiamo in silenzio ma fortunatamente non è imbarazzante.

Arriviamo davanti a casa sua e vediamo l'ambulanza,lui parcheggia e scendiamo dalla macchina,vedo una signora bionda che piange,appena vede Luke le si illuminano gli occhi,ma lui sembra a disagio,ci avviciniamo.
-"cos'è successo?"chiede Luke con la preoccupazione nella voce.
-"Tiffany è stata travolta da una macchina,un pirata della strada,ora è in coma"

Niente è come te [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora