Niente è come te [IN REVISIONE]

Tutto inizió.

REVISIONATO

Ed arrivó quel fottuto giorno,dovevo trasferirmi in un'altra città,a Chigago perlopiù,maledizione non ne avevo voglia di cambiare tutto,ancora.
-"Emily sbrigati dobbiamo andare!" commenta mia madre con il suo solito tono acido.
-"si mamma sto arrivando" le rispondo cercando di essere più gentile possibile.

Porto in macchina gli ultimi scatoloni per poi avviarci verso la nostra nuova vita.

Passate due ore in macchina a girarmi i pollici arriviamo finalmente in quella che sarà la mia futura città.

La macchina si ferma davanti a quello che sarà il nostro appartamentino,è esattamente in centro città ed è perfetto per due persone.

Portiamo dentro la roba,scelgo la mia camera,anche se la scelta non è tanto vasta,e inizio a disfare gli scatoloni ascoltando un po' di musica,ovviamente per non creare disturbo a quella che dovrei chiamare "mamma".

D'un tratto sbatte la porta e guarda caso,parli del diavolo e spuntano le corna,vedo mia madre infuriata dirigersi frettolosamente verso verso di me,tolgo gli auricolari e la osservo mentre i suoi occhi fanno trasparire rabbia e nervosismo.
-"Emily!è l'ennesima volta che ti chiamo e non mi rispondi!ti sembra il modo di comportarti?!" La osservo per qualche secondo per poi pronunciare le uniche parole che mi escono dalla bocca
-"scusa mamma ma stavo ascoltando la musica e non ti ho sentita..." Mi fulmina con gli occhi e io abbasso lo sguardo istintivamente
-"Oh cristo come sei impacciata! ti volevo dire che esco a fare qualche commissione e torno stasera,non aspettarmi"
-"okay ciao" sono le uniche parole che riesco a dire,lei se ne va senza neanche voltarsi e sento sbattere la porta,non so quanto riuscirò ancora a resistere.

Decido di andare a fare un giro per osservare un po' la città e comprare qualcosa da mettermi,il tempo è una merda quindi opto per un paio di jeans stretti,una maglia a maniche corte e sopra una felpa nera della Obey,prendo la borsa ed esco chiudendomi la porta alle spalle.

Inizio a vagare per il centro città sperando di trovare qualcosa che mi attira,ma niente,fino a quando non vedo un negozietto davvero carino,e senza pensarci due volte ci entro dentro,il lato positivo è che non siamo messi male di soldi,anzi,abbastanza bene direi,quindi non ho problemi nel permettermi vestiti in più.

Dopo aver finito la perlustrazione del negozio esco con due buste in mano,dove all'interno vi sono due paia di jeans,una felpa grigia e due magliette nere;mentre esco dal negozio,intenta ad osservare lo scontrino, mi scontro con qualcuno,biascico uno "scusa" e faccio per andarmene quando colui con cui mi ero scontrata ha subito da ridire

-"attenta a dove cammini"mi dice in tono superiore,poi alza la testa dal cellulare e mi guarda,non riesco a dire niente perché mi incanto nei suoi lineamenti,ha i capelli scuri,un nero corvino direi,che creano un bellissimo contrasto con gli occhi blu mare,ha le labbra carnose e il naso rifinito perfettamente,indossa una maglietta bianca che mette in risalto i suoi muscoli,diciamo che mi sono persa a fissarlo per quasi un minuto,dopo essermi risvegliata dal mio stato di trance noto un sorrisino malizioso sul suo viso
-"okay che sono bello ma evita di sbavare" dice osservandomi da capo a piedi come se stesse analizzandomi
-"io non sbavo per la gente come te" gli dico con un tono abbastanza altezzoso,lui fa un ghigno e mi si avvicina.
-"ti farò cambiare idea quando ti troverai nel mio letto" dice sorridendo sornione.
-"non sono una delle tue troiette,e se mai verrò a letto con te,ti farei passare a miglior vita" aggiungo sorridendo,lui fa un ghigno e mi supera dandomi una spallata e procedendo senza voltarsi ...purtroppo la sua bellezza non corrisponde al suo carattere.

Finito il mio giro turistico torno a casa,sono ormai le sette passate,ovviamente mia madre non c'è,quindi mi preparo un po' di pasta al sugo,nel mentre che l'acqua bolla vado di sopra a struccarmi e a mettermi un pigiamino comodo,metto i vestiti nuovi nell'armadio e torno in cucina dove ormai la pasta è pronta,dopo circa quindici minuti avevo già finito di mangiare,do una lavata veloce alla roba che ho usato per cucinare e senza pensarci due volte mi dirigo a letto,pronta a farmi una bella dormita.

Benvenuta nuova vita.