Mi sciolsi dall'abbraccio con mia madre piangendo,la guardai e poi corsi di sopra in camera mia,erano due settimane che non ci andavo,e devo ammettere che mi era mancata.
Non avevo idea di cosa fare con mia madre,è vero,è sempre mia mamma,però mi ha fatto soffrire per 7 lunghi anni,non so che dire,devo solo pensarci.
*flashback*
La porta si chiuse improvvisamente e di lì spunto la figura di mia madre,mi nascosi ben bene dietro la poltrona.
Ma una parte del parquet scricchiolò e io sperai solo non mi avesse sentito.
-"Ciao marmocchio,ti nascondi da me" disse una voce improvvisamente dietro di me.
-"ehm...io...hai di nuovo bevuto?" Chiesi titubante mentre mi alzavo.
-"come osi rivolgerti così a me!?"
-"ma-mamma io...scusa,perdonami" pregai implorante.
-"ciò che è fatto è fatto" si avvicinò e mi diede due forti schiaffi,per poi terminare il tutto con un calcio,mi afflosciai a terra dolorante,mentre le lacrime scorrevano sul viso.
-"la prossima volta,pensaci due volte prima di parlare" aggiunse per poi sparire dietro la sua camera.
Quale altro essere umano picchiava la propria figlia di soli dieci anni,accusandola di essere la causa di morte del proprio padre.
*fine flashback*Mi sdraiai sul letto osservando il soffitto mentre sentivo calde lacrime scorrermi sul viso,non sono mai stata una ragazza forte,mi sono creata una corazza esterna per non essere distrutta una seconda volta,non mi fido della gente,sono stata tradita troppe volte.
Hai l'oceano opposto negli occhi,mi dicevano,altro che oceano,io c'ho una tempesta e nessuno se n'è mai accorto.
Bussarono alla porta,mi asciugai frettolosamente le lacrime e pronunciai un debole avanti.
La porta si aprì e su di essa apparve l'immagine di un Luke triste,cupo e amareggiato,si avvicinò a me e senza parlare mi accolse in un caloroso abbraccio,una scossa di brividi mi attraversò tutto il corpo,ma non ci feci caso,ricambiai l'abbraccio stringendo con le mani la sua felpa e scoppiando in un pianto silenzioso.Non posso,non devo,devo allontanarmi da lui,è tutta un' illusione,mi userà come le altre,ovvero usa e getta,a lui non gli interesso,mi staccai frettolosamente dall'abbraccio e lo guardai.
-"vattene perfavore" dissi cercando di mantenere un tono calmo e gentile.
-"scherzi vero?" Disse lui sbalordito.
-"No,e ora vattene" dissi senza alcuna emozione.
-"Ma io.." Lo bloccai.
-"vattene cazzo" urlai in preda alla rabbia,
Lui scosse la testa e se andò rassegnato,appena chiuse la porta crollai di nuovo sul letto sprofondando in un sonno profondo.Mi svegliai grazie alla luce che filtrava dalla finestra,mi guardai intorno e notai che ero nella mia amata casetta nel mio morbido letto,mi alzai lentamente e guardai la mia vecchia sveglia,sbarrai gli occhi notando che erano le 10 e mezza,quanto cazzo ho dormito?
Mi alzai tranquillamente e mi diressi verso lo specchio,non dire che assomigliavo ad uno zombie era poco,corsi in cucina e trovai mia madre seduta sulla poltrona che guardava fuori alla finestra mentre sorseggiava una tazza di caffè e latte,come suo solito,lei distolse lo sguardo e mi notò,posò la tazza sul tavolino e si diresse verso di me.
-"buongiorno bambina mia" disse sorridendo raggiante.
-"ehm...ciao mamma" dissi insicura
-"lo so,hai bisogno di tempo ti capisco" disse con uno sguardo dispiaciuto sul viso ma cercando di camuffarlo con un falso sorriso,che ricambiai più falso del suo.Andai in bagno e mi svestii,osservai il mio corpo nudo pieno di lividi e rabbrividii a quei ricordi,entrai nella doccia,l'acqua tiepida lasciava scorrere ogni mio pensiero lasciandomi la mente vuota,mi insaponai per bene il corpo e poi lo risciacquai,uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo,poi sciolsi la crocchia disordinata che avevo fatto per evitare di bagnare i capelli,e andai in camera mia,misi l'intimo e poi optai per un paio di leggins neri con una maglietta grigia e sopra una felpona nera con un fiocco verde acqua sopra il seno e con sotto scritto "just for bad boys",presi il telefono e scrissi a Cameron se voleva uscire,la risposta non tardò ad arrivare,e ovviamente,era un si.
Scesi le scale,presi la borsa e le chiavi,che misi dentro quest'ultima,e il telefono lo infilai in tasca,uscì di casa biascicando un ciao,mi incamminai verso una meta sconosciuta ricordandomi che non ci eravamo dati il luogo di incontro,presi il telefono e notai un messaggio.
*alle 11 e un quarto nella bar vicino a casa tua,a dopo cucciola*
Cameron sapeva essere dolce anche nei messaggi,controllai l'ora e notai che erano le 11:10,tra cinque minuti sarebbe arrivato,così mi sedetti su una panchina davanti al bar,così se fosse arrivato l'avrei visto.
-"ciao piccola"la sua voce,cazzo la sua voce,non dovetti neanche alzare la testa per capire chi fosse.
-"ciao" risposi seccata.
-"già acida di prima mattina eh" dice mentre si siede accanto a me "che ci fai qua tutta sola?" Domanda strafottente.
Era il mio momento.
-"oh niente.Ho un appuntamento con il mio ragazzo" risposi orgogliosa.
-"e chi sarebbe questo "ragazzo"?" Disse mimando le virgolette,mi guardai le unghie disinteressata,zoom alzai lo sguardo verso di lui.
-"è Cameron,lo conosci noh?" Chiesi ingenua.
-"Dallas?" Domandò,io annui "stai lontana da quel tipo,ti farà solo soffrire"
-"Oddio smettila di comportarti da fratello maggiore,esco quando voglio e con chi mi pare chiaro?" Sbottai arrabbiata,mi alzai dalla panchina e mi diressi verso il bar dove stava entrando Cameron,quello stronzo di Luke era riuscito a farmi cambiare umore.-"ciao amore" mi salutò Cameron con un bacio sulle labbra.
-"ehi" risposi mentre mi sedevo.
-"come stai?" Chiese disinteressato (?)
-"mh bene dai tu?"
-"benissimo,mai stato meglio...hai fame,prendiamo qualcosa?" Chiese.
-"si,prendimi un gelato al cioccolato e vaniglia,grazie"
-"perfetto,vado" si alzò dal tavolo dirigendosi verso il banco i'm dove avrebbe preso il gelato,in quel momento vibrò un telefono,ma non era il mio,infatti era il suo che aveva lasciato sul tavolo.La curiosità prese il sopravvento su di me e lessi il messaggio,l'aveva ricevuto da un certo Christian.
*ehi bro,tra due giorni lascerai quella puttana di Emily finalmente,vedrai come ci soffrirà Milton*
Dopo aver letto quel messaggio rimasi esterrefatta,a lui non mi ama,lui ha fatto tutto per ripicca a Luke,ma perché?di cosa doveva vendicarsi?cosa era successo che io non so? Mille domande mi frullavano un testa senza ottenere nessuna risposta,ma una cosa era certa,Dallas non l'avrebbe passata liscia.Arrivò con due coni gelato in mano,uno me lo porse.
-"andiamo a mangiare il gelato fuori,sai,si sta meglio,qua c'è troppo soffoco" chiesi ingenuamente.
-"okay" rispose tranquillo.
Mentre uscivamo dal bar scrissi un messaggio a Luke.
*vieni in piazzetta,ora*
Lo inviai e poi seguii Cam che si andava a sedere,mi sedetti accanto a lui.
-"prima hai ricevuto un messaggio da un certo Chirstian" solo a pronunciare quel nome vidi che sì irrigidii e drizzò la schiena.
-"l'hai letto?" Chiese con la voce che quasi tremava.
-"no,io mi fido di te,perché mai non dovrei farlo?tu mi ami giusto?tu non mi lascerai tra due giorni giusti?tu non mi ritieni una puttana giusto?tu non sei un lurido bastardo giusto?" Dissi ormai incazzata.
-"c-cosa stai dicendo E-Emily?" Chiese incerto.
-"oh niente,solo che tra noi è finita e tu non mi sei mai piaciuto ma mi sono messa con te solo per far ingelosire Milton" mi avvicinai lentamente,gli tirai un calcio nelle parti basse,lui si accovacciò,quindi ebbi la possibilità di spiaccicarli il gelato in faccia e per finire gli sputai sulla maglia "e per la cronaca,puttana,lo dici a tua sorella" esatto,sorella perchè ho scoperto che lui è il fratello di Carly.Vidi Luke che osservava la scena con un sorriso compiaciuto,poi però quando mi avvicinai a lui,i miei occhi si riempirono di lacrime e lui mi accolse in un tenero abbraccio.
Ero stata tradita.Ancora.
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Niente è come te [IN REVISIONE]
RomanceDue poli opposti che si attraggono,più si respingono più si desiderano,un circolo vizioso senza via d'uscita,sempre che ne avessero voluto trovare una.