Fidati.

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Apro gli occhi lentamente e intravedo una sagoma,è tutto sfocato,le pareti sono bianche e la puzza di chiuso si fa sentire.

Sento una mano stringere la mia,è liscia e grande,oserei dire che è una mano che non conosco,ma non vorrei sbagliare,gli occhi mi si aprono definitivamente e le immagini appaiono chiare e limpide,ruoto leggermente la testa e mi ritrovo un ragazzo castano-chiaro con gli occhi verdi,l'ho già visto,ma non ricordo dove.

-"ti sei svegliata" dice con un sorriso tirato "io,mi dispiace,non pensavo saresti stata male" dice dispiaciuto.
La mente reagisce e ricollego i fatti,è Lucas,quello della festa,mi ha dato quella pastiglia e poi vuoto totale.
Mi siedo meglio togliendo la mano dalla sua e lo guardo male,mi sta davvero chiedendo scusa?
-"scherzi?pretendi che ti perdoni dopo che mi hai letteralmente drogata?tu sei malato" dico fredda.
-"mi dispiace,io non...sono stato,vabbè lascia stare" dice interrompendosi.
-"eh no caro,ora tu finisci la frase" sbotto,lui mi guarda e noto che le sue pupille si sono dilatate.
-"sono stato obbligato" dice abbassando la testa.
-"e io ti dovrei credere,ma vai va" dico distogliendo lo sguardo.
Lui si alza e va verso l'appendiabiti a mettersi il giubbotto mentre io prendo il mio telefono posato sul comodino,ho 10 messaggi,tra cui uno di Alex,tre di Chris e altri cinque di Tiffany,elimino questi nove ricordandomi che ne avevo ancora uno.
Da sconosciuto:
*a giocare con il fuoco prima o poi ti scotti piccola Emily,guardati le spalle*
Quel messaggio mi ha totalmente terrorizzato,e se Lucas avesse ragione?se fosse davvero stato obbligato da questo sconosciuto?
-"Lucas" semi-urlo mentre sta per uscire,lui si gira e mi guarda.
-"questo che ti ha obbligato invia messaggi con un numero sconosciuto?" Domando titubante.
Lo vedo sbiancare e riavvicinarsi a me.
-"io non posso dire niente,ma ti prego,stai attenta alle persone del passato" mi da un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza,lasciandomi lì tra quell'enigma.

-"fai piano tesoro" dice mia madre tenendomi le braccia.
Sono uscita dall'ospedale e ora sto salendo le scale di casa.
-"Dio mamma non sono imbranata" sbotto ormai stanca.
Lei mi lascia e mi supera senza degnarmi di uno sguardo.
-"mamma,mentre ero in ospedale è venuto qualcuno?" Chiedo guardandola.
-"Uhm si,il figlio di Allison,come si chiama,ah sì,Luke,è stato in ospedale giorno e notte sin da quando ti hanno portato in ambulanza,solo che per restare ha detto che era il tuo ragazzo" fa una risatina sotto i baffi ed entra in casa mentre io rimango imbambolata sulle scale a riflettere su ciò che mi ha appena detto e solo ora ricordo tutto,la mano che mi trascinava fuori dalla discoteca,il conto alla rovescia,il bacio e poi l'ambulanza,ricollego tutto e uno stupido sorriso mi spunta in viso.

Dopo un giorno di riposo decido di uscire un po' dato che l'aria di malattia si fa sentire.

Apro la finestra per vedere il tempo e una leggera folata di vento mi viene addosso provocandomi brividi su brividi,chiudo finestra e tende e mi cambio,metto un paio di leggins neri con una maglia a maniche corte e sopra una felpa nera senza fantasie,scendo di sotto e metto le mie superstar nere,vado verso l'appendiabiti e prendo il parka,torno in salotto e prendo le chiavi e il telefono mettendole nella tasca.

Saluto mia madre e come metto piede fuori casa un fiocco di neve gigantesco mi cade sul viso,metto il cappuccio e mi incammino verso casa Milton

Ho sempre amato la neve,sin da piccola,poi dopo un incidente dovuto ad una bufera ho iniziato ad odiarla,poi dai,ti si infila dentro le scarpe,per toglierla ti geli le mani poi hai freddo e ti vesti come un Eschimese.

Dopo una decina di minuti arrivo davanti a casa di Luke,mi faccio coraggio e suono,ad aprirmi arriva lui in versione modello abercrombie,ha un asciugamano legato in vita e i capelli bagnati un po' scompigliati.
-"principessa,quante volte di devo dire che se tieni la bocca aperta entrano le mosche" dice sarcastico facendomi cenno di entrare,okay forse mi ero incantata,o forse no,Dio mio non lo so,mi manda in confusione sto' stronzo.

E se mi fossi innamorata di Luke?oddio no,è impossibile vero?

Pensaci su,lui ti fa venire i brividi,ti fa balbettare,ti manda in totale confusione e ti fa anche innervosire,però ti fa sorridere come pochi ci riescono.

E se coscienza avesse ragione?se a me piacesse Luke.

Il ho sempre ragione,a te,o meglio,a noi piace Luke,e non c'è cosa più triste che amore non ammesso.

E dovetti convincermi che ciò che aveva detto era vero,dovetti ammettere a me stessa che mi ero fottutamente innamorata di uno stronzo.

-"vuoi stare ancora un po' lì fuori?" Mi chiede risvegliandomi dai miei pensieri confusi,entro in casa e mi tolgo la giacca posandola sul l'appendiabiti,lo seguo in salotto e vedo la tv accesa su Spongebob.
-"davvero Milton?ti guardi Spongebob a 18 anni?" Domando ridendo,lui mi fulmina con lo sguardo e si avvicina lentamente a me.
-"non ti devi permettere di dire qualcosa su il mio Spongebob chiaro?" Dice con la voce roca,io mi avvicino al suo orecchio sussurrandogli.
-"preferisco Scooby-Doo" rispondo cercando di fare la voce più sexy possibile,con risultati scarsi ovviamente,poi sorrido e vado in cucina mentre lui va a cambiarsi.

-"fammi una cioccolata calda va" urla Luke dai piani alti "è nello sportello a destra" ordina.
Dopo una decina di minuti arriva con una felpa nera e dei pantaloni grigi della tuta,mentre ai piedi ha delle tenere calze antiscivolo con i pinguini.

Apro l'ultimo sportello e vedo che è in alto,così prendo una sedia e ci salgo sopra.
-"nonostante il tempo,hai un culo che neanche Carly..." dice avvicinandosi dove sono io,lo vedo afferrare lo schienale della sedia e scuoterlo leggermente.
Perdo un po' l'equilibrio ma riesco a restare in piedi.
-"fermo!" Dico con voce severa,lui ride e mi guarda.
-"altrimenti?che mi fai principessa?" Scuote di più la sedia e cado all'indietro ovviamente però,vengo presa a mó di sposa da Luke che mi guarda malizioso.
-"lasciami stare" urlo esasperata.
-"come vuoi" dice alzando le spalle indifferente.

Molla le braccia e cado a terra prendendo una culata,mi alzo lentamente massaggiandomi il fondoschiena e lo fisso da vicino,molto vicino,forse un po' troppo,vorrei indietreggiare ma il bancone della cucina è a mio sfavore.
-"basta tirarci indietro" dice serio afferrandomi per la vita e facendomi sedere sul tavolo per poi baciarci dolcemente,allaccio le gambe attorno a lui e finiamo perdendoci l'uno con l'altra.

N/A
Scusate il ritardo💕

Niente è come te [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora