34 - Incontro

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Incontro

Ero stata dimessa dall'ospedale quella stessa mattina presto. Era stato fantastico uscire fuori da quell'area sterilizzata.


Naturalmente Darcy e Jack erano più che felici di vedermi, sapevo che non amavano amato il tempo passato con Eleanor.

Da ieri sera sono molto nervosa riguardo questo incontro, sono riuscita malapena a dormire.

Mentre guidavamo per la città cercavo di prendere respiri profondi e lenti per calmarmi. Mi ripetevo che sarebbe andato tutto bene. Non ero sicura del perché ero fossi preoccupata. Non mi possedevano. Se volevano che mi fossi rimasta lontano da Harry non sarebbe accaduto. Era la mia vita e avrei scelto io chi amare. La sola idea di stare lontano da lui di nuovo, non era esattamente quello a cui ero propensa.

Parcheggiammo davanti ad un enorme edificio. Era completamente grigio. Così brutto. Harry scese dalla macchina e poi mi aprì lo sportello da vero gentiluomo, intanto pensavo al fatto che, stavolta, i bambini erano con Molly.

Entrammo all'interno mano nella mano, sentendomi subito insicura. Rispetto a tutte le persone lì, che indossano dei vestiti grigi, bianchi e neri, sembravo un fottuto arcobaleno in mezzo ad un folla di pinguini. Era imbarazzante. Anche Harry sembrava elegante con i suo jeans scuri e una maglietta bianca.

Ci avvicinammo alla signora della reception con la quale il riccio si mise a parlare. Non prestai attenzione a ciò che si dissero perché ero troppo occupata a fare l'arcobaleno. Mi guardai intorno notando una piccola macchinetta del caffè vicino alla porta con delle sedie vicino. Probabilmente la sala d'attesa, delle riviste erano sparse sul tavolo.

Tutti mi lanciavano delle occhiatacce, almeno una volta, prima di continuare a camminare. Alcuni mi gettavamo sguardi cattivi e altri si prendevano gioco di me in silenzio.

Una donna con una gonna e una giacca elegante si avvicinò a noi. Aveva i capelli in un uno chignon stretto, senza un capello fuori posto. Afferrai la mano di Harry più forte così da farlo voltare dalla mia parte. Ormai la signora era di fronte a noi.

"Signor Styles, sono pronti, per favore, mi segua" Disse in una voce monotona.

Ci avviammo verso un ascensore. Se pensava che l'avremmo preso, si sbagliava.

"Prenderemo le scale", disse Harry e la signora ci guardò come se avessimo due teste, ma annuì comunque e ci disse che dovevamo andare al terzo piano, e che lei ci avrebbe aspettato lì.

Io ed Harry cominciammo a salire le scale mano nella mano. A metà della scalinata ruppe il silenzio.

"Non parlare se non ti è chiesto di farlo. Quando lo farai fallo in modo chiaro e cerca di non balbettare o sembrare nervosa" disse e io annuii. Harry si fermò pochi passi prima prima di raggiungere il secondo piano dandomi un bacio a stampo sulle labbra.

Ritornammo a salire le scale fino a raggiungere il terzo dove la signora ci stava aspettando.

Entrammo in una stanza dove c'era un tavolo con delle persone sedute intorno. Ognuna di queste era elegante e seria. Cazzo, perfetto. Avrebbero pensato tutti che ero ritardata o qualcosa del genere.

Avevo scelto il giorno migliore per vestirmi come una bambina di tre anni.

"Sedetevi, per piacere" Un uomo disse indicando due sedie. Harry ed io ci sedemmo. Feci del mio meglio per farlo come una signora, ma ero abbastanza sicura di non averlo fatto bene.

"Ci sono delle voci che dicono che state insieme, sono vere?" Un altro uomo chiese.

"Sì, signore" Harry disse fiducioso.

"Harry, vorremmo parlare con la ragazza in privato", disse una donna. Harry annuì e mi sfregó una spalla mentre lasciava la stanza.

Una volta fuori dalla porta si rivolsero a me.

"Come ti chiami?"

"Becka Peppermint" dissi tranquillamente.

"Come fai a conoscere Harry?"

"Siamo vecchi amici"

"Hai dei figli, giusto? Annuii. "Chi è il padre?"

"Harry" dissi in un sussurro.

"Sei sicura?" Annuii di nuovo.

"É l'unico con cui io abbia mai avuto rapporti sessuali"

Mi continuarono a chiedere cose su di me, io risposi con brevi e poco dettagliate risposte.

"Quanto vuoi per lasciare Harry?" Mi chiesero ed io rimasi esterrefatta. Mi aveva veramente fatto quella domanda?

"Non lo lascerò" dissi scuotendo la testa.

"Non ti stiamo chiedendo di lasciarlo. Lo farai e basta"

"Voi non mi possedete, questa è la mia vita e posso fare quello che diavolo voglio" dissi con rabbia, fissandoli.

Chi credevano di essere? Ordinarmi qualcosa? No.

"Molto bene, aspetta fuori e dì ad Harry di entrare" Annuii e andai da Harry, che era in piedi dietro la porta.

"finito?" Disse abbracciandomi.

"No, è il tuo turno" dissi, lo baciai sulla guancia e andò dentro. Guardai alla mia sinistra e trovai una piccola panchina. Era lì anche prima che arrivassi?

Mi sedetti sul freddo metallo e giocai con la fine della mia maglia, in attesa di Harry.

Sentii urlare e parlare dall'altro lato della porta. Non riuscii a capire tutte le parole, ma sapevo che probabilmente Harry era nei guai. Alla fine smisero di urlare.

Sarebbe stata un giornata difficile.

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SNAPCHAT: NonHoUnNome16 (aggiungo tutti)

I'm pregnant with twins from Harry Styles (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora