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"Fino a qualche anno fa viveva a Firenze, abbiamo frequentato le elementari e le medie insieme, anche i primi anni di superiori. Poi è sparita. Ah è anche la mia ex." Rispose in modo neutrale e del tutto naturale. Sicuramente c'era stato un legame tra loro, ma ormai si percepiva il distacco netto. 

Non sapevo che quella pazza arrivasse da un'altra città, pensavo solo avesse cambiato scuola. E poi, la ex di Federico?  E pensare che quei due non si assomigliavano per niente. Chi lo avrebbe mai detto.

Fortunatamente per me anche gli altri non la sopportavano, ma a confronto mio, non volevano picchiarla ogni volta che la vedevano. Avevo sempre quella voglia irrefrenabile di prenderla a capelli. Anche Jade spesso e volentieri le avrebbe tirato i capelli. Io e lei eravamo uguali in tutto e per tutto.

Annuii alla sua risposta e nel mentre rimasi per qualche istante  a guardare i suoi occhi color ghiaccio, avrei giurato di non aver mai visto due occhi così. Sentii la voce di Christian che mi risvegliò dal momento dicendomi che era ora di andare. tutti iniziavano a ritirare le loro cose per metterle in cartella. Mi sbrigai a sistemare anche io le cose che avevo lasciato sul tavolo del pranzo e neanche il tempo di finire che  suonò la campanella.

Tornammo in classe, anche quell'ora in aula computer. Questo significava che ero vicino a Federico. Non parlai per tutta l'ora, ero molto interessata all'argomento del giorno "l'alimentazione". Materia molto interessante che è in parte difficile da capire ma ha un sacco di caratteri affascinanti. Il professore di scienze quel giorno era stranamente gentile e ci lasciò gli ultimi 10 minuti liberi, in fondo avevamo fatto ben due della sua lezione, che per quanto bella sia sempre due ore erano. 

Iniziai a parlare con il mio compagno di banco. "Allora, Federico, come ti sembra la scuola, i miei amici..?" Domandai curiosa. "La scuola mi piace, i tuoi amici mi sembrano simpatici. Mi fa piacere conoscere nuove persone, ecco vedi, io qui conoscevo solo Ale." Disse con un piccolo sorriso.

"Mi fa piacere ma Ale sarebbe?". "È Alessandro - disse ridendo - Si fa chiamare Ale".

"Ah, giusto non ci ero arrivata, scusa" dissi sorridendo e un po' imbarazzata portando una mano in fronte. "Non ti preoccupare". "Abiti qui vicino?" Chiesi per curiosità.

"Sono da mia zia. Vabbè, in realtà è la zia di Ale però la chiamo zia anche io. Hai presente quel centro commerciale, otto...?" "8 Gallery?" Gli suggerii. Annuì "Ecco. Sono là vicino. Tu invece dove abiti?"

Odiavo le coincidenze, ma anche io abitavo da quelle parti, il primo anno di scuola non facevo altro che passare tutti i pomeriggi in quel centro commerciale, erano le prime uscite da sola e mi ed è quel periodo della vita in cui ti senti grande. 

"Si può dire che siamo quasi vicini di casa." Sorrisi. "Sei contento?"

"È una bella notizia dai! In fondo fa sempre piacere avere un compagno di scuola vicino casa no?" 

"Be sicuramente è comoda come cosa quando salti scuola e ti servono i compiti". Ci mettemmo a ridere. Era davvero simpatico il nuovo compagno di scuola.  

Just Me & YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora