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"Ti amo"

Siamo sdraiati sul letto uno accanto all'altra con un lenzuolo leggero a coprirci. Sono consapevole di avere un sorriso da ebete stampato in faccia.

"Ti amo anche io, lo farò sempre." Rispondo con tutta la sincerità possibile che mi ritrovo in corpo.

Ormai è mattina, dovremmo esserci addormentati questa, uno accanto all'altra,  lasciandoci baci umidi sul su tutto il corpo. Ho perso il conto di quanti succhiotti ci siamo fatti a vicenda.

Federico si alza raccogliendo quei pochi vestiti che avevamo addosso prima di ritrovarci uno sopra l'altro.

"Bella questa maglia sai? Ti dona" dice lanciandomela delicatamente.

"Lo so, me l'aveva regalata Lorenzo l'anno scorso. Ha preso i gusti bellissimi dalla sorella"

"Dovevano chiamarti modestina"

Gli mostro una faccia buffa e lui ride.

"Sai forse dovrei mettere queste lenzuola a lavare, sarà meglio che ti alzi."

"Che pressa"  mi alzo dal letto, mi infilo velocemente la maglia e Federico mi passa un paio di slip di sua zia andato a prenderle in camera sua.

"Non vorrei dire ma io ho fame" ho lo stomaco che mi brontola, non è un buon segno.

"Andiamo di la, ho imparato a preparare i cappuccini sai?"

"Wow! Ora fai anche il barista?"

"Non ti ci abituare troppo"

Devo ammettere che ha preparato un cappuccino veramente fantastico. Poi cosa c'è di meglio che dei biscotti al cioccolato e un buon caffè di prima mattina?

"Hai della schiuma sul naso" mi passa un dito per toglierla e me la passa in faccia.

"Non lo fare mai più." Gli lancio qualche briciola di biscotto rimasto sul tavolo come segno di difesa.

Ridiamo e giochiamo entrambi finché non decidiamo di prepararci per uscire, volevamo marinare la scuola ma sono gli ultimi giorni, non ne vale la pena perderli. Si forse oggi arriveremo in ritardo ma non importa, l'importante è esserci.

"Dai ciccia andiamo in macchina, pronta?"

"Ciccia? Ciccia a chi? We socio me la segno questa eh!"

"Ei si bimba calma! Stavo scherzando"
Mi si piazza davanti con tutto il suo corpo e mi sorride, mi da un lieve bacio sulle labbra e si gira per prendere le chiavi della macchina dal portaoggetti blu in corridoio.

Bimba? Non mi aveva mai chiamata bimba. Mi piace! Mi fa sentire protetta.

Non mi rendo veramente conto di quanto sia stupida fino a quando non chiudo la portiera della macchina.
Ho una faccia orribile, non sono truccata, i capelli... va be... e cosa più importante: chi ha il materiale per la scuola?

"Ho capito, oggi a lezione non ci andiamo" mi comunica guardando la mia faccia quasi sconvolta.

"Ogni tanto mi piacciono queste idee intelligenti che hai"

"Mi ami per quello lo so"

Just Me & YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora