Un susseguirsi di "non ci credo" e "oddio" uscirono dalle bocche di Lorenzo e me.
Erano li: tutti i nostri amici. C'erano tutti, non mancava nessuno. Ci guardavano entusiasti e ridacchianti della missione evidentemente compiuta. La stanza era piena di palloncini e striscioni con i nostri nomi. Io ero senza parole, a bocca aperta guardai mia mamma: "Tu lo sapevi vero? Come hai fatto a non farti scoprire?" Il mio sorriso era enorme, ero davvero tanto contenta.
"Assolutamente si. Siete stati bravi voi a non fare troppe domande" Rispose anche lei con un sorriso.
Varcata la porta subito Jade mi corse incontro. Indossava un vestito bordeaux con un fiocco in vita e delle sneakers nere, "Auguri Jessica". Mi abbracciò forte. "Mi stai soffocando" - "la solita esagerata" mi lasciò andare e mi sorrise, trascinandomi dentro casa.
Vidi Federico appoggiato ad una colonna della casa, gli andai incontro. "Tua zia non stava male?" gli chiesi facendo la finta dubbiosa. "Assolutamente no" mi diede un bacio "è in ottima forma". "Fammi pensare, hai architettato tu tutto questo vero?" - "diciamo di si, poi ne ho parlato con Jade e Ale, che lo hanno detto anche ad alcuni amici di tuo fratello. Alla fine tra un passaparola e l'altro siamo riusciti a organizzare il tutto chiedendo ovviamente il consenso a tua madre per poter avere le chiavi di casa, fare da esca ecc... lei ha approvato subito, quindi era fatta".
"Grazie" Riuscii solamente a dire prima di baciarlo nuovamente. "È stupendo" - "meriti questo ed altro". Mi diede poi un bacio sulla fronte. "Andiamo dagli altri?" Io annuii - "Prima vado a cambiarmi, va bene?" - "Sarai splendida" gli sorrisi convinta che fosse stato uno dei suoi bellissimi complimenti. Gli diedi un bacio sulla guancia e andai in camera mia.
Aprii la porta e vidi che sul mio letto era appoggiato un vestito blu scuro con un cinturino laccato giallo. Appoggiato li vicino c'era anche un bigliettino con su scritto: "Alla ragazza più bella. -F".
Sorrisi involontariamente e provai il vestito. Mi stava alla perfezione, era bellissimo. Decisi quindi di provare un paio di tacchi che era nascosto dentro l'armadio. Fortunatamente i vicini del piano di sotto erano partiti, altrimenti con quei tacchi li avrei sicuramente infastiditi. Mi sistemai i capelli, che erano già sciolti: ero pronta.
Tornai in salotto e andai subito verso Federico, abbracciandolo da dietro: "grazie". Toccò le mie mani con le sue e si voltò, guardandomi. "Sei bellissima" mi disse prima di baciarmi. "Ti amo" era un sussurro, i nostri visi erano vicini da sfiorarsi. "Ti prego dillo di nuovo" lo implorai guardandolo negli occhi. "Ti amo" Mi disse piano. Le farfalle che avevo nello stomaco iniziarono a vorteggiare. In quel momento per me eravamo solo io e lui, il baccano intorno a noi era improvvisamente sparito. "Ragazza lo sai che c'è altra gente vero?" mi disse all'orecchio. "Hai ragione - lo guardai negli occhi - ora vado a salutare tutti". Gli diedi ancora un bacio sulla guancia e lo abbracciai forte, ringraziandolo ancora una volta.
Raggiunsi i miei amici. "Ma buonasera Jess! Allora esistiamo anche noi!" Jade e Alessandro scoppiarono a ridere. "Ma smettila" abbracciai la mia amica e ringraziai anche Ale. Feci un giro a salutare tutti, dai miei e da quelli di Lorenzo, li ho sempre trovati simpatici, la maggior parte. In tutto saremmo stati una decina.
Mamma ci salutò lasciandoci liberi andando a casa da una sua amica. Naturalmente vivendo in un appartamento non potevamo permetterci il lusso di mettere musica a alto volume o cose del genere, però ci permettemmo a lasciarla ad un volume abbastanza ragionevole.
Tutti i miei amici iniziarono ad un certo punto a guardare Federico, l'artefice di tutto, che poco dopo andò da Christian e Kevin, un amico di Lorenzo, dicendo loro qualcosa sottovoce. Poi tornò da me e mi fece avvicinare a mio fratello.
Lorenzo mi guardò con aria interrogativa, proprio come lo stavo guardando io in quel momento. "Ma, ehi"!" Qualcuno mi bendò gli occhi da dietro e all'improvviso non vidi più nulla. "Tranquilla, sono io" Mi disse il mio ragazzo all'orecchio. "Toglietemi questa benda di dosso ragazzi" Lorenzo era visibilmente turbato da questa situazione.
"No non te la togliere dai! Resisti un altro po'" disse ridendo Naomi, una sua amica che per me non faceva parte del gruppo dei simpatici.
"Mi sento stupida" dissi cercando di parlare con mio fratello - "anche io". "Silenzio voi due" Ci disse Jade per poi ridere come una matta.
"Ora potete togliervi la benda" Ci annunciò Alessandro.
Sciolsi il fiocco della fascia da dietro la nuca e sul tavolo vidi che erano posizionate due torte: una a forma di "1" e l'altra a forma di "8". Guardai d'istinto Lorenzo, anche lui a bocca aperta come me mi stava guardando sorpreso. "Voi siete matti" dissi guardando subito Federico, che mi sorrise, per poi cercare di guardare tutti. Mi avvicinai alle torte e vidi che entrambe erano decorate con scaglie azzurre e rosa. "Non vi siete lasciati sfuggire proprio niente eh!" Sorrisi. <Auguri Lorenzo, Auguri Jessica> c'era scritto sulle torte.
"Che aspettate? Dovete spegnere le candeline su!" disse Kevin. Nella mia testa continuavo a sperare che non cantassero la canzone... "Tanti auguri a voi, tanti auguri a voi, tanti auguri a Lorenzo e Jessica, tanti auguri a voi" cantarono all'unisono. Imbarazzo totale, pensai di essere diventata viola dalla vergogna. Spegnemmo le candeline, una a testa e scattammo qualche foto ricordo.
All'improvviso suonò il campanello. "Ma chi è? Sono le 21!" disse qualcuno. "Vado io" mi avviai verso la porta. "Aspetta" mi raggiunse Lorenzo. "Hai qualche idea?" gli chiesi sottovoce - "no"
Mio fratello guardò dallo spioncino della porta e il suo volto sbiancò dallo stupore. mi stavo iniziando a preoccupare, chi mai potrebbe fargli avere quella reazione? Mi guardò, paonazzo e muovendo la testa con piccoli movimenti da destra a sinistra. Poi aprì la porta.
Rimasi a bocca aperta anche io: "Papà?"
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Just Me & You
Чиклит⚠️In aggiornamento⚠️ Una vita perfetta. Degli amici perfetti. E poi? E poi in una notte cambiò tutto. Ora, dopo 10 mesi, Jessica non è ancora riuscita a dimenticare il passato. E poi un ragazzo: Federico. Vivevano distanti fino a qualche tempo fa. J...