Mi svegliai ritrovandomi faccia a faccia con uno sguardo gelido.
"Come stai?" Chiese quello che mi sembrava essere Federico, sembrava nervoso. Cercai per aprire meglio gli occhi e mi resi conto che effettivamente era lui con un volto estremamente preoccupato e ansioso."Ho solo mal di testa. Sto bene." "Cazzo che infarto Jess" Jade mi guardava sconvolta. Feci per alzarmi ma non ci riuscì. Ero sdraiata per terra, mi toccai la testa e guardandomi le mani vidi che c'era del sangue, ma comunque non mi faceva così male. "No, non toccare." Federico mi abbassò la mano. "Ma cosa è successo?" Chiesi.
"Tu non arrivavi più così Federico è venuto a cercarti e ti ha trovato svenuta." disse Jade
"Ma come hai fatto a cadere?"Questo me lo ricardavo abbastanza bene ed era ben impresso nella mia mente: era stata Eleonora a spingermi giù dalle scale. "Io.. non lo so, non me lo ricordo." Non volevo farli infuriare e soprattutto non volevo ci fosse un litigio in quel momento.
"Hai battuto la testa" disse Federico guardandomi.
"Già, ma fortunatamente ti sei risvegliata dopo uno o due minuti, stavamo per chiamare l'ambulanza. Ah, la maggior parte della gente è ancora sopra. Tuo fratello ed io volevamo chiederti una cosa e ti siamo venuti a cercare poco dopo di lui e poi.. eccoti qua."
"Dovresti andare in ospedale" disse mio fratello. "No. Piuttosto rimango a casa di questa stronza, ma in ospedale non ci vado, sappiatelo." Odiavo gli ospedali e tutto ciò che aveva a che fare con quello. "Stai scherzando vero? Hai battuto la testa, non ragioni. Su ragazzi, prepariamoci". "No Scordatelo Lore, sto bene dico davvero. Io io quel posto non ci voglio andare, lo sai."
Mi guardò e capì la situazione. Fortunatamente si lasciò convincere. "Allora dritti a casa. Subito. Mi dispiaceva che i miei amici se ne dovessero andare per colpa mia, comunque stavo bene non avevo bisogno di tutte queste attenzioni.
"Ma se voi volete restare voi rimanete pure" dissi guardando tutti. "Non ci penso neanche." disse Jade andando via, probabilmente andando a prendere le sue cose.
Notai che c'era anche Christian, ma non emise parola, controllava solo che stessi bene.
Stavo di nuovo provando ad alzarmi quando mi sentì sollevare da terra prendendomi in braccio da sotto le ginocchia e le braccia. "Ma..." Sollevai il viso per vedere chi mi aveva presa.
"Lasciami, ce la faccio benissimo anche da sola" non mi sentivo a mio agio in braccio ad una persona. E poi non mi ero fratturata una gamba, avevo solo un po' battuto la testa. "Scordatelo" mi disse Federico camminando verso l'uscita. "Ma, ma io.." "Jessica." "Si?" "Basta".
Non potevo fare a meno si sentire il suo profumo attraverso la camicia bianca che indossava. Mi mise a sedere delicatamente sul sedile della sua auto per poi partire.
Dietro di noi notai dallo specchietto la macchina di Christian e il motorino di Lorenzo.
Arrivammo a casa e nel tragitto il ragazzo vicino a me non fece altro che controllare se stessi bene, o almeno, se non ero di nuovo svenuta credo.
Mi toccai la testa e sentì che faceva male.
"Ahi" avevo un taglio sul lato destro. Sentii sospirare Federico ma continuò a guidare come se nula fosse. Nessuno alla festa si era accorto che ce ne stavamo andando, meglio così forse.Arrivati davanti casa mia stavo per aprire la portiera dell'auto quando mi ritrovai mio fratello davanti a me. Lo fermai subito.
"Posso arrivare a casa da sola. Non ho problemi motori, grazie."
Alzò le mani in segno di resa, ma mi stava appresso. Mi sentivo come perseguitata da tutti quelli che erano i miei amici."Ragazzi grazie di tutto davvero, se ci sono novità vi aggiorno okay?" Mi girai verso di loro ringraziandoli. "Non ti preoccupare, ci hai fatto prendere uno spavento bello e buono" disse Jade. "Proverò a non farveli prendere più, promesso." "Lo spero per te". Ridacchiò Alessandro.
"Ciao Jess." "Ciao!". "Ciao amica". Un susseguirsi di saluti partirono da: Alessandro, Christian, Jade.
Ale andò verso la macchina di Federico, visto e considerato che abitavano insieme, mentre Christian andò con Jade.
Federico non aprì bocca, non mi guardò neanche. Non che la cosa mi abbia dato fastidio, ma mi sembrava un po' strano.
"Ciao!" Salutai tutti e entrai a casa con mio fratello.
"Mamma è ancora fuori per lavoro?" gli chiesi non vedendo le luci accese.
"Si, non ricordi? Resterà ancora via 2 settimane." Me ne ero scordata. Quanto odiavo il suo lavoro. "Hai bisogno di qualcosa?" Mi chiese togliendosi le scarpe.
"No, vado in camera ok?" "Se c'è qualcosa chiamami. O manda un messaggio, come vuoi" sorrise lentamente. Sorrisi a mia volta e andai verso camera mia camminando lentamente. Mi tolsi le scarpe per camminare meglio. Non mi ero accorta che avevo ancora i tacchi ai piedi. Li stavo odiando.
Misi il pigiama, mi struccai e mi sdraiai sul letto.
Ripensai alla giornata, a quello che era successo quel giorno. Presi il computer e continuai a scrivere il mio blog. Avevo scritto di tutti i miei amici. In quel momento però non riuscivo a pensare ad altro se non a una persona per me importante. Nicolas era nei miei pensieri, me lo aveva ricordato quella sera. All'improvviso mi venne in mente una nostra conversazione.
#Flashback
"Di chi stai parlando scusa?" Risi.
"Non ricordi? Di Fede, il mio migliore amico." Mi disse Nico.
"Ah si. Lo avevi conosciuto quando eri andato a Firenze giusto? Siete amici a distanza."
"Si, ma tra un po' non più, verrà a Torino e tu lo devi assolutamente conoscere. È una persona fantastica. Il miglior amico per eccellenza."
#Fine FlashbackEra lui. Era lui il Federico di cui mi parlava Nico.
Lui conosceva Nico.
Lui conosceva.. me?Rimasi ferma un attimo cercando di collegare i pezzi. Non aveva senso, niente di quello che stavo pensando aveva senso.
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Just Me & You
ChickLit⚠️In aggiornamento⚠️ Una vita perfetta. Degli amici perfetti. E poi? E poi in una notte cambiò tutto. Ora, dopo 10 mesi, Jessica non è ancora riuscita a dimenticare il passato. E poi un ragazzo: Federico. Vivevano distanti fino a qualche tempo fa. J...