~62~

445 30 3
                                    

Sono contenta di aver passato la mattinata con lei. Verso l'ora di pranzo però torno a casa, lei non poteva più stare fuori.

Mia madre non c'è, credo sia al lavoro o da una sua amica da qualche parte.

Mio padre invece è seduto al tavolo della cucina scrivendo qualcosa al computer, faccio finta di niente andando a cercare Lorenzo che non trovo da nessuna parte. Trovo solo un biglietto sulla sua porta della camera: "Sono uscito e vorrei stare tranquillo, non cercatemi, non chiamatemi"

Fa sempre così quando vuole rimanere solo. Prende e se ne va, sicuramente tornerà stasera o domattina.

Infondo la capisco un po' mia madre, provo a mettermi nei suoi panni e sicuramente avrei fatto le stesse identiche cose, circa.

Vado in camera mia, mi tolgo il vestito e metto qualcosa di più comodo, una canotta rossa e un pantaloncino di tuta nero.

Scrivo sul mio blog, finalmente posso sfogarmi davvero. Ne ho veramente bisogno.

Dopo all'incirca venti minuti sento suonare il telefono, fortuna che è con la suoneria, non lo trovo da nessuna parte, dove l'ho...

"Pronto?" È la voce di mio padre nell'altra stanza.

"Si, si è qui" lo vedo avvicinarsi a me per porgeremi il telefono. "È per te"

Lo prendo, lo guardo: "E per chi se no? Si da il caso che sia il mio telefono." Chiudo la porta della cameretta.

Non leggo neanche il nome sulla chiamata. "Pronto?"

"Ei, come stai?" È Federico.

"Ei, em... Bene, credo, preferirei parlarne di persona."

"Si, era quello che volevo chiederti, se ti va potresti venire da me. Benjamin è partito con mia zia dai suoi genitori, starà via alcuni giorni."

"Ho bisogno di un tuo abbraccio"

"Tutti quelli che vuoi"

"Ti amo"

"Anche io, a dopo piccola"

Chiudiamo la chiamata e lancio il telefono sul letto.

Finisco di fare alcuni esercizi di matematica e studio il nuovo capitolo di storia. La scuola sta per finire ma come sempre non mancano le interrogazioni dell'ultimo minuto.

Non vedo l'ora che sia estate. Mare, sole, amici... il mio ragazzo.

Solamente leggere queste pagine è inutile presumo. Mi distraggo troppo facilmente.

Va bene dai, chiudo il libro e penso a cosa indossare per andare da lui.

Frugo nel mio armadio alla ricerca di qualcosa di carino, fresco, colorato e dopo aver buttato sul letto tutti i vestiti ritrovo come per miracolo quella maglietta regalata da Lorenzo per i 17 anni dell'anno scorso.

Una maglia bianca con strani e vari disegni colorati spampati sopra. La adoro, chissà come ha fatto a finire in fondo al cassetto.

Bene, metterò quella con un paio di pantaloncini di jeans.

Nel mentre mi faccio una doccia, bagnoschiuma al cocco e shampoo alla vaniglia, splendidi. Mi asciugo con un asciugamano e inizio a farmi delle trecce ai capelli ancora bagnati, quando li asciugherò con il phon, slegherò le trecce e il risultato sarà spettacolare.

Mi inizio a truccare un po' iniziando dal fondotinta, per poi mettere un filo di eye-liner e mascara sugli occhi. Termino con un goccio di lucida labbra e sono pronta.

Dopo 10 minuti di camminata eccomi davanti casa sua. Suono sul citofono con i cognomi Rossi e Mascolo e mi risponde il primo.

"Si?"
"Io!" Ed entro nell'atrio.

Angolo me
Non vi ho ancora chiesto cosa ne pensate di tutta questa faccenda dei genitori di Jessica, ve l'aspettavate?

Ditemi cosa ne pensate, un bacio♥️
-Yle

Just Me & YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora