"Li conosci?" Mi chiese stupito.
Loro mi guardarono come se stessi dicendo fesserie, come se non ci fossimo mai visti prima di quel momento."Ci conosciamo?" Chiese Fabio sorridendo. Non mi interessava se loro facevano finta di non ricordarsi di me, io mi ricordavo benissimo di loro e di quegli istanti. Non erano loro su un sedile posteriore di un auto a cui cercavano di togliere i vestiti, ero io.
"I-io S-si" dissi anche questo in un sussurro.
"Tu! Lo sapevi!" Puntai un dito contro Roberto alzando di molto la voce. La mia mente era lucida, quelle sensazioni le sentivo ancora sulla mia pelle e i miei occhi si stavano riempendo di rabbia. Mi guardò perplesso, inclinando un po' la testa come fanno i cani quando non capiscono cosa stai dicendo loro, il che mi fece ancora più alterare. "Io sapevo... cosa?"
"Cosa? Lo sai benissimo! Sono i tuoi amici! Lo hai fatto apposta a farmi uscire con loro! Sapevi cosa mi avevano fatto!" Riuscii fortunatamente a trattenere le lacrime, anche se mi sentivo andare il corpo a fuoco dalla rabbia.
La persone intorno a noi iniziarono a guardarci, anzi, più precisamente a guardarmi. Probabilmente ai loro occhi stavo avendo chissà quale scenata di gelosia o chissà che altro.
Vidi gli altri due esseri spregevoli ridere e sogghignare, come se si stessero prendendo gioco di me. Sicuramente la trovavano una scena alquanto divertente ed emozionante. Quanto avrei voluto stenderli a terra e colpirli, riempirli di insulti, fare passare loro solo un poco di cosa ho passato io.
"Jessica di cosa stai parlando?" Mi chiese abbassando la voce in modo che la gente non sentisse. Sicuramente si sentiva anche lui gli occhi addosso della gente.
"E me lo chiedi anche?"
"Amico sta delirando, riportiamola a casa, pensavo che avessi una ragazza un po' più sana di mente" disse Davide per poi iniziare a ridere rigorosamente. Io non credevo ai miei occhi, non ci potevo credere, o almeno non volevo.
"Non ti permettere!" Mi fiondai su di lui con tutta la rabbia e il rancore che avevo in corpo iniziandogli a tirare calci e pugni. Alessandro cercò di allontanarmi dal suo amico spingendomi, ma Roberto glielo impedì. Fu quest'ultimo ad sollevarmi da Davide, che ancora frastornato rimase qualche secondo a terra per poi rialzarsi e puntare verso di me. "Lasciami!" Cercai di divincolarmi, senza concludere nulla. "Davide basta! Pure tu!" Roberto parlava a quelli che erano i suoi amici, mi stava trascinando via, lontano da loro. Ma per me la questione non era stata ancora chiusa, non avevo scaricato ancora la mia rabbia, mi sentivo bruciare, ardere come non mai. I due meschini se ne andarono, lasciarono perdere sotto ordine dell'amico e, mentre li vidi allontanarsi, Roberto si fermò e iniziò a parlarmi.
"Jessica! Che cosa stai facendo?" Mi teneva per le spalle guardandomi negli occhi.
"Vaffanculo" mi liberai dalla sua presa e me ne andai via a passo veloce. A quel punto ormai le lacrime stavano scendendo incontrollabili sul mio viso. Non avevo altro modo di sfogarmi se non piangere a dirotto. Girai le spalle e camminai verso quella che era probabilmente l'uscita del parco.
Sentii subito dei passi veloci dietro di me, probabilmente Roberto mi stava correndo dietro.
"Adesso ti fermi e mi dici di cosa cazzo stai parlando." mi fermò per il polso, costringendomi a girarmi e guardarlo in volto.
"Io mi fidavo di te! E tu hai tradito la mia fiducia così! Credevi davvero che sarei voluta uscire con quei due dopo quello che è successo la notte di capodanno?"
"Cosa... Ah. No, no aspetta, cosa?" Il suo volto era stupefatto, ma in fondo si era già preparato tutta la scena, voleva che uscissi con lui per finire con i suoi amici quello che avevano iniziato ne ero sicura, non poteva essere altrimenti.
"Non so di cosa tu stia parlando, e se quello che dici è vero, allora la pagheranno, ma ti prego credimi, io non c'entro niente in tutta questa storia"
"Va al diavolo" girai i tacchi e me ne andai, questa volta più decisa.
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Just Me & You
Literatura Feminina⚠️In aggiornamento⚠️ Una vita perfetta. Degli amici perfetti. E poi? E poi in una notte cambiò tutto. Ora, dopo 10 mesi, Jessica non è ancora riuscita a dimenticare il passato. E poi un ragazzo: Federico. Vivevano distanti fino a qualche tempo fa. J...