Capitolo 15

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Ciao belli, pronti a qualche colpo di scena?
Buona lettura ☆

Striscio fuori dall'albero sacro, mentre le mie convinzioni si sono dissolte nell'aria.
Sono a quattro zampe, come una bestia ferita.
Frano a terra con gli occhi gonfi di lacrime che cerco di trattenere a tutti i costi.
Ho perso tutto, ne sono consapevole.
Ida è un ricordo vago, ma so perfettamente che è stata una delle persone più importanti della mia vita. Ora non c'è più, è morta.
È stata colpa mia, l'ho portata io nel bosco. Si fidava di me, pensava che l'avrei protetta da ogni cosa, invece no. Non sono stata capace di soccorerla in tempo, di toglierla dalle grinfie di quel mostro.
Era un vampiro, uno sporco vampiro.
Odio me stessa, le mie origini e questo bosco.
Avevo una vita normale, tormentata da incubi, ma normale tutto sommato.
Ora cosa ho?
Non ho più nulla.
Ho portato la mia migliore amica in pasto ai mostri, ho osservato la sua morte impotente e non ho potuto fare niente.
Le mie mani sono sporche di terra, mentre la mia anima è macchiata di peccati orribili.
Il mio istinto mi parla, cerco di non ascoltarlo ma è impossibile.
Mi indica un punto preciso del bosco, così mi alzo a fatica dal suolo e mi dirigo lì, barcollando ubriaca di dolore.

Sono davanti a un albero gigantesco. Lo squadro meglio, è lo stesso sotto il quale mi sono svegliata la prima volta. Dona ancora quel senso di protezione assoluta. Ne ho così bisogno adesso.
Qua vicino è stata uccisa Ida, posso sentire ancora le sue urla, la sua paura.
La rabbia s'impadronisce del mio corpo, la sto trattenendo da troppo tempo.
Mi lancio contro l'albero enorme di fronte a me e batto le mani contro la sua corteccia dura. Ho bisogno di sfogarmi contro qualcosa.
Non m'importa del male, del tagliarmi o del rompermi qualcosa, voglio solo colpirlo a più non posso. Devo liberarmi da questa maraglia di emozioni che mi sta distruggendo.
Il sangue comincia a fuoriuscire, i miei palmi hanno perso la loro tonalità rosea, ora sono rossi.
Le mia pelle è lacerata, così il mio cuore.
Non vedo più dove sono i tagli e le ferite che mi sto procurando, è tutto tinto di un vermiglio accesso.
Sto per rompermi le ossa.

Due mani forti mi impediscono di proseguire oltre.
Hanno bloccato i miei polsi.
Il luccichio mi guarda con intensità, rimproverandomi per il mio gesto.

- Uccidimi dai, finiscimi tu! - grido fuori di me.
Non risponde.
- Smettiamo questo continuo e snervante tira e molla. Ammazzami e che tutto finisca qua! -.
Non ottengo ancora nessuna risposta.
Nel frattempo il mio sangue sgocciola lungo i miei polsi, arrivando fino ai gomiti.
Il suo sguardo si sposta dai miei occhi al mio sangue. Il luccichio si fa più vivo e intenso.

- Uccidimi! -.

Mi strattona bruscamente.
- No, non ti uccideró ragazzina -
- Perché? Perché? - lo ripeto una decina di volte mentre smetto di ragionare.
Perché non vuole uccidermi?
Le lacrime rigano le mie gote pallide e i singhiozzi aumentano sempre di più. Non riesco più a respirare.

- Non posso ucciderti - sussurra poi d'un tratto.
Lo guardo allibita. Non riesco più a pensare e a formulare una frase di risposta.
- Non puoi... -.

Avvicina le mie mani, ancora bloccate, al suo viso.
Prende il mio dito indice destro e se lo infila in bocca. Lo sta leccando.
Fa lo stesso con tutte le altre dita, mentre sto a guardare senza parole.
Passa poi ai palmi, la sua lingua attraversa le mie mani con lentezza, fino a ripulirle completamente dal sangue che c'era sopra.
È come se stesse gustando una prelibatezza.
Quando finisce la sua bocca, ai lati, è ancora sporca del mio sangue.
È come se avesse bevuto anche me, mi sembra di essere nella sua bocca, tra i suoi denti affilati, nella sua gola.

Lascia finalmente la presa dai miei polsi. Faccio un gesto istintivo: ripulisco con delicatezza i bordi della sua bocca.
Non se lo aspettava e mi fissa sorpreso.

Si scosta leggermente, sottraendosi al mio tocco. Poi inizia a parlare.

- Ho conosciuto tuo padre. Era un grande vampiro e tutti lo ammiravano. Quando regnava lui non c'era discordia tra vampiri e licantropi. Aveva trovato un modo di mantenere la pace tra i due popoli. Spesso si aiutavano persino tra di loro. Non c'erano antipatie.
Poi tuo padre si innamorò di un'umana, tua madre. L'amore lo accecó e quando lei morì non riuscì a superare il dolore. Sparì per sempre.
Dopo la sua scomparsa iniziarono i contrasti tra vampiri e licantropi, la pace si volatilizzó. Era il mediatore e, senza di lui, tutto cadde nel caos.
Molti vampiri susseguirono a lui, ma nessuno era in grado di regnare.
Poi venne il mio turno.
Anch'io miravo alla pace e a ricostituire un regno come quello di tuo padre. Ma i tempi erano cambiati, i vampiri erano cambiati. Ormai erano assetati di crudeltà e odiavano i licantropi più che mai.
Non volevano nessuna pace, volevano solo dominare. Inizialmente non eravamo così, non eravamo malvagi.
Era un grande vampiro, tuo padre -.

Le sue parole mi sconvolgono.
Non ci credo che sia stato lui a proferire tutto ciò.
Non riesco ad emettere nemmeno un sibilo, lo guardo sbigottita e disorientata.
Come mai ha sentito il bisogno di rivelarmi queste cose?
Cosa vuole dirmi?

- Avanti aggrappati - mi ordina.

Mi fa segno di agrapparmi al suo collo. Dovrei opporre resistenza, ma non ce la faccio.
In men che non si dica arriviamo alla tana dei licantropi.
Mi ha riportato da loro, mi ha solo aiutata.

Quando arriviamo resto senza fiato: i vampiri hanno attaccato di nuovo i licantropi. C'è trambusto e i licantropi stanno cercando di difendersi dagli attacchi. È in corso un'altra battaglia.
I vampiri sono accecati dalla collera e colpiscono violentemente tutto ciò che trovano.
Non ci posso credere.

- Hai ordinato tu questo? Mi hai distratta solo per permettere questo?! - gli urlo mentre mi sale la disperazione.
Mi accorgo, però, che anche Kian è agitato. Posso leggergli lo sconforto negli occhi.

- No! Non ho ordinato nulla! -
- Smettila di mentire! -
- Non sto mentendo! - e mi prende per le spalle.
Il luccichio è così flebile.

- Ti si sono ammutinati contro...? - domando spaventata con un filo di voce.
Non ricevo nessuna risposta, ma so di aver ragione.

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora