Capitolo 38

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Ciao belli!
Il capitolo è piuttosto corto, ma spero lo possiate apprezzare comunque 💙
P.S . A fine capitolo un novità per uno dei nostri personaggi 😏

Sono intrappolata e sconcertata. Vorrei chiedere aiuto a mio padre, ma so che non è possibile.

Adesso che sono un vampiro non ho più bisogno di dormire, ma per non pensare mi obbligo ad addormentarmi e a spegnere il cervello. La mattina, al mio risveglio, trovo davanti alla porta due sacche di sangue. So chi mi le ha portate.

E' da parecchi giorni che non mi nutro e continuerò a non farlo se servirà a far capire qualcosa a Kian. Lascio le sacche al loro posto e cerco di escogitare un modo per uscire da questa prigione.

Durante il giorno, ogni tanto, sento qualcuno fermarsi davanti alla mia stanza. Non so se è lui, se magari è pentito della decisione che ha preso.

La notte mi decido a buttar giù la porta, non posso più aspettare.

Prendo la rincorsa e mi scaravento contro l'uscio, che cade subito a terra. Mi stupisco di come sia aumentata la mia forza.

So che Barn è stato rinchiuso nelle celle dei sotterranei.

Mi avvio verso l'interrato, prudente a non fare troppi rumori o a farmi beccare.

Anche se sommerso dall'oscurità, individuo con facilità la figura di Barn, accovacciata in un angolo della prigione.

- Barn! - lo chiamo a bassa voce.

- Amelie sei tu? -

Mi mostro, posizionandomi proprio di fronte alle sbarre che lo tengono recluso.

- Dove sono le chiavi? - domando frettolosamente.

Barn mi indica un punto preciso da cui proviene un bagliore: sono le chiavi.

Apro la cella con disinvoltura e comunico a Barn di sbrigarsi.

Usciamo insieme dal covo.

- Grazie Amelie, spero che dopo avermi liberato non ti succeda nulla... - so a cosa si riferisce.

Mi abbraccia e poi sparisce nel bosco. Non so dove sia diretto o se potrà mai tornare al covo.

Nemmeno io posso tornarci, ora.

Ho un posto però, ben stampato nella mente, che sembra aspettarmi e mi sollecita a tornare.

**

Siamo una di fronte all'altra. E' dalla battaglia contro Spike e i vampiri ribelli che non la vedo e non mi confido con lei.

- Sapevo che Kian ti aveva trasformata e sospettavo che dovevi restare al covo per completare la trasformazione -

- Ma ora io voglio restare qua, quello non è il mio mondo. Voglio restare con voi, non ce la faccio più sto impazzendo -

Nell'alzare la voce Joanna mi si avvicina e mi abbraccia amorevolmente.

- Io e Robert ti daremo protezione per quanto vorrai -

Non le ho rivelato della fuga di Barnaby e del reale motivo per cui sono scappata dal covo.

- Puoi restare nel mio vecchio antro, se vuoi -

Suppongo che ormai sia vuoto e che lei si sia trasferita in quello di Robert.

Joanna mi accompagna nel suo vecchio antro e mi lascia accomodare sul suo materasso. Si accomoda poi al mio fianco e, dopo aver fatto un grosso respiro, mi prende le mani tra le sue.

- Amelie devo dirti una cosa -

Il suo tono mi preoccupa alquanto. La fisso negli occhi, cercando di decifrare cosa mi stai per dire.

- Tra un po' di mesi qualcosa germoglierà... -

Nonostante mi stia parlando tramite aforismi, capisco perfettamente cosa voglia intendere.

Non riesco a contenere la gioia o a parlare, l'unica cosa che esce dalla mia bocca è un verso strozzato.

-Robert lo sa? - riesco a domandare a ncora confusa dalla felicità.

- Non ancora, ma presto lo comunicherò a tutto il branco - tra le sue labbra si fa spazio un timido sorriso.

Stringe con ancora più forza le mie mani.

- Quando nascerà voglio che tu sia la sua madrina, a qualunque costo -

Annuisco e poi l'abbraccio facendola ribaltare sul materasso, al mio fianco.

Ancora avvinghiate, non posso fare a meno di pensare a come la vita riesca a travolgerci, così, da un momento all'altro. Sembrava il periodo più buio della mia esistenza, ma ora non lo è più. Joanna cova nel suo ventre una speranza, in grado di rendermi gioiosa e impaziente di vedere venire alla luce i frutti di lei e Robert. Non riesco a smettere di sorridere e di inalare il profumo intenso di Joanna che riesce sempre a guidarmi e a donarmi la fede che serve per farmi ribadire che non bisogna mai mollare, che la vita non è mai finita.

L'oscuro mondo di Amelie (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora