CAPITOLO 5: Ryan

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Mi serviva una iniezione di positività, visto che mia sorella mi aveva spento al primo colpo. Mi servivano i miei due migliori amici. Volevo bene a mia sorella, ma era pur sempre una donna e se fosse stato per lei sarebbe andata in giro per il campus a dire a tutte le ragazze che avevo l'epatite!
Quindi mi palesai alla solita ora al bar del campus, certo di trovarli lì e certo del loro entusiasmante appoggio. Non mi sbagliavo, su nessun fronte.
"Scommetto che non si lamenterebbe così tanto se facesse un giro sulla giostra!" Liam era il mio migliore amico, nonché vicino di casa dall'età di sei anni, questo faceva in modo che la sua parola per me fosse sacra come la Bibbia.
"Era ora che qualcuno ti desse del filo da torcere, ti sei troppo adagiato sugli allori con quella storia delle 'chiamate rapide'!" Mike fu il mio primo compagno di dormitorio. Non aveva mai intralciato la mia attiva vita sessuale, anche perché la sua era attiva tanto quanto la mia. Io non facevo domande e lui neppure. Era perfetto.
"Sei solo geloso che io ho cinque diverse ragazze che sono pronte a servirmela su un piatto d'argento appena faccio partire la chiamata!" Può sembrare da stronzi arroganti, ma è la verità. E io odio dire le bugie su argomenti così importanti.
"Lascialo perdere, è ancora incazzato per la storia dell'ultimo esame, quella che doveva passarglielo alla fine si è ammalata!" Liam rise così di gusto che si prese un gran bel pugno sul petto.
"Io utilizzo le mie doti in modo costruttivo. Loro hanno ciò che vogliono e io mi alzo la media, mi dispiace se tu non ci sei ancora arrivato!" Mike era così, non dava nulla se poi non riceveva nulla in cambio. Almeno questo era il suo approccio con le ragazze!
"Io non sono qui per sapere quanto tu sia bravo a letto, io vorrei sapere dell'italiana. Come hai detto che si chiama?" Liam aveva sempre avuto un debole per le straniere.
"Bambi. No, cioè si chiama Elisa, ma Bambi è più divertente. Quando l'ho chiamata così si è arrabbiata tantissimo, e quando si arrabbia non fa altro che passarsi e ripassarsi la lingua sulle labbra. Non sa neanche quanto è sexy mentre lo fa." Si, quelle labbra mi avevano tormentato, pensavo continuamente a quanta voglia avevo di morderle.
"E chi meglio di Ryan il conquistatore può farglielo capire?"
"Amico io ci ripenserei, non è la tua solita preda, non mi sembra 'disponibile' come tutte le altre. Da quello che mi dici sembra una specie di suora, non ce la farai." Come? Liam aveva perso il suo entusiasmo iniziale, era uno schiaffo alle mie capacità.
"Nessuna mi ha mai detto di no. Mai. Dammi un po' di tempo e di fiducia!"
"Chissà, magari questa sarà la fortunata che scioglierà il cuore di pietra del nostro conquistatore!" Liam aveva detto una stronzata. Si meritava un altro pugno.

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