VENTITRE

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Michael's Pov

Sapete?
Vivendo e percorrendo questa "avventura", come si può disolito chiamare in queste occasioni, non credevo che potessi provare certe cose e sentimenti cosi contrastanti l'uno all altro.
Un attimo prima sono felice, poi arrabbiato, subito dopo triste e pentito per qualcosa che ho fatto, ma alla fine ritorno sempre ad essere una cosa sola.
Innamorato, di una persona uguale a me, perchè ovvio, gli opposti si attraggono, ma amano I propri simili.
Sento tante di quelle storie e nessuna mi ha mai detto che probabilmente avrei trovato la mia parte mancante.
Io ho sempre pensato che molte ragazze cerchino dei ragazzi belli, che facciano ingelosire le proprie amiche oppure qualche ex, finendo poi per essere sole.
Questo tipo lo ho sempre odiato a morte, non credo che tu debba stare con una persona stupida ma bella, solo per far vedere agli altri che sei superiore, non serve a nulla.
Bisogna stare con una persona con la quale tu sia te stesso e stupido, ma sicuro tra le sue braccia.
Una persona intelligente con cui ridere come scemi.
Ogni volta che uscivo con delle ragazze al liceo notavo che tutti le chiamavano sfigate, e solo perchè uscivano con me, di conseguenza loro tagliavano I contatti, finendo per cancellare un periodo della loro vita trascorso con me.
Ma da quando sono nella band e facciamo tour divertendoci e uscendo, noto che tutto questo attira molta la gente, si mette tutta perfetta e in ghingheri per te, solo per farsi notare e farti chiedere loro di uscire o semplicemente ballare, ma solo per farsi vedere con te.
Questo lo noto subito e mi allontano il più possibile.
Non voglio una vita creata da bugie.
Preferisco stare da solo e sapere la verità, facendo tanti sacrifici e non mollare I miei ideali.
Ed ora I tanti sacrifici mi stanno guardando con due occhi marroni.
Abbasso lo sguardo e noto che sorridono facendo apparire delle fossette perfette su ogni guancia.
Sorrido di conseguenza anch'io e mi avvicino a lei lentamente, prendendola per mano ed aiutandola ad alzarsi.
Lei mi guarda come per capire cosa voglio fare e io metto l'indice davanti alla bocca sorridendo.
Poi rovinando tutta l'atmosfera Luke si intromette, sempre lui, forse lo fa apposta perchè non è possibile una cosa del genere.
L -Toglietevi da davanti! Voglio vedere il film!- facendoci segno di spostarci con la mano.
Alzo gli occhi ma non dico niente, perchè parla Anastasia.
A -Si si scusaci- camminando verso la porta non dimenticandosi di prendere un cartone di pizza al salamino piccante.
La NOSTRA pizza preferita.
Sempre prendendola per mano usciamo da quella stanza ed andiamo nei letti.
Ci mettiamo seduti e lei apre il cartone con la pizza dentro, ne prende un pezzo e lo morde, alzando gli occhi e aprendo le sue braccia in segno di ringraziamento.
A -Grazie Dio per aver inventato la pizza!-.
Ma la correggo.
M -E il gelato- puntandole un dito contro, sorridendo appena e lei capendo di aver sbagliato, ripetè.
A - Giusto... E il gelato- aprendo sempre le braccia ma ridendo allo stesso tempo.
Guardando quella scena mi avvicinai e la baciai senza che lei se ne accorgesse.
Sentii all'improvviso che fu sorpresa, e addolcendosi piano piano, lasciò cadere la pizza dalla mano sinistra fino al cartone dietro di me.
Mi misi in ginocchio davanti a lei e le mie mani percorsero la sua schiena candida da sotto la maglietta, creando delle scie con le unghie.
Mentre le nostre labbra si modellavano assieme, le sue mani erano attanagliate dietro al mio collo e finirono nei miei capelli colorati.
Alzò il busto ed inarcò la schiena, cosi io tolsi una mano dalla sua schiena e la misi sul divano e lentamente la feci scendere, cosi dopo poco io ero sopra di lei.
Incrociò le sue gambe al mio bacino e dopo esserci staccati mi avventai sul suo collo e la marchiai molte volte, forse troppe, ma se devo far capire che lei è mia non sono mai troppe.
Lei è di mia proprietà e non la deve toccare nessuno.
Noto solo una cosa, che da un paio di secondi lei vuole che io alzi il busto, ed ho già capito cosa vuole fare, ma non accontentandola continuo a marchiare il suo collo fino alle clavicole, e mordendo con I denti le clavicole cosi che inarchi la schiena e affinchè io possa sfilarle la maglietta.
Lei alza le braccia esitante, ed io staccandomi, le tolgo quell'inutile indumento che ci crea un ostacolo, cosi dopo aver appoggiato il pezzo di stoffa affianco a noi la ammiro e noto che mi guarda con gli occhi lucidi.
No...ti prego no.
M -Senti, non dobbiamo, oddio, scusami veramente tanto- mi abbasso su di lei e la abbraccio, essendo contraccambiato subito.
Sento il suo petto morbido e caldo scontrarsi con il mio coperto e freddo.
Sono uno stupido.
Non dovevo.
M -Scusami ancora. Non dovevo- alzo la testa e le rubo un bacio intenso come per chiederle scusa.
A -Non fa niente, stai tranquillo- con una voce bassa e calma, forse più che dire a me di tranquilizzarsi, sembrava che se lo stesse dicendo a se stessa.
Mi alzo e prendendole la mano la aiuto, cosi che fummo seduti sul divano.
Ero molto scosso per non essere riuscito a trattenermi, ma lei, che doveva avere più paura forse, tranquillamente cercò la mia mano e la prese baciandone il dorso.
Poi mi sorrise.
M -Perchè?- ero allibito.
A -Può succedere, non è semplice trattenersi. Stai tranquillo- portando una mia mano sulla sua guancia cosi che io possa accarezzarla.
M -Mi lasci senza fiato- vedendola confusa- no, veramente, non sto scherzando...quando vedo il tuo sorriso tutto va a puttane, non ragiono più. Ed averti cosi vicina prima, era come se stessi cercando più ossigeno, più voglia di vivere.
Mi regali l'ossigeno necessario per superare tutto, ma allo stesso tempo me lo togli, essendo completamente naturale, anche senza fare niente. Vorrei essere una cosa sola con te- iniziai ad accarezzarle il volto e strisciai una lacrima, che era caduta dal suo occhio, sullo zigomo.
A -Non serviva dire tutte queste cose per arrivare a questo, bastava dire "Vuoi fare l'amore con me?", ma lo apprezzo comunque- sorridendo e fancendomi ridere di conseguenza.
Mi morsi il labbro e risi come non avevo mai fatto in sua presenza, solo che questa volta si poteva percepire la notevole gioia al suo, quasi, si.
M -Quindi è un si?-.
A -Si, ma...non qui- facendomi capire che nell'altra stanza c'erano tutti gli altri che stavano guardando un film.
Cosi ebbi un lampo di genio.
M -Mettiti questa, torno subito- porgendole la sua maglietta.
Andai dall'autista e chiesi se poteva fermarsi per un paio di ore, perchè volevamo uscire, e cazzate varie inventate al momento.
Lui rispose di si, ma solo per due ore e che allo scadere del tempo saremmo dovuti essere tutti qui dentro.
Io annuii subito e dissi agli altri di uscire, cosa che fecero subito dopo aver messo il cappotto e le scarpe assieme a me.
Corsi da Anastasia pronta ad uscire, che sorrideva mordendosi il labbro, mi diede la mano e corsimo fuori dalla parte opposta della piccola spiaggia, dove c'erano gli altri, fino ad arrivare in una strada piena di locali e hotel.
Proprio quelli che mi interessavano in questo momento.
Ci fermammo per prendere fiato ed entrammo in un hotel a cinque stelle spingendo e facendo girare una struttura di vetro a forma di girella.
Corsimo alla reception e chiesimo una stanza, quella più bella, ed anche se costava molto la presi.
Lo stupore sulla faccia di Anastasia era epica, quindi accettai e pagai.
La faccia della ragazza che ci consegnava le chiavi era maliziosa e capendo dalla nostra fretta ci disse sorridendo, "Divertitevi".
Io sorrisi dicendo "Certo", ma Ana arrossì, cosi prendendola per mano ci dirigemmo alla nostra stanza.
402-404-406...408 eccola!
Aprimmo la porta e accesi la luce affinchè potessimo vedere.
Notai che c'erano delle rose sparse sul letto, una bottiglia di champagne, cioccolatini e un cesto con varie cose.
Li spostammo tutti su un lato della stanza e abbassando la luminosità delle luci, avanzai verso la mia ragazza ma notai che sorrideva forzata.
M -Hai paura? Lo hai mai fatto?- prendendole la mano.
A -No, e me ne vergogno tantissimo in questo momento- abbassando la testa.
M -Perchè? Hai solo diciassette anni è normale, non devi esserlo. Ci sono io, sono solo io. Non ti farò molto male ed andrò piano, promesso- baciandole il dorso della mano e facendole alzare la testa su di me.
Mi cercò con gli occhi e appena vide bene il mio viso alzato, mi baciò.
A -Sei perfetto- disse tra un bacio e l'altro.
Cosi preso dalla passione la presi in braccio e la misi sul letto dietro di lei, la distesi, e le tolsi le scarpe assieme ai calzini, cosi avanzando sopra di lei riuscii ad intravedere I marchi che le avevo procurato prima.
Li guardai e sorrisi.
Poi lentamente, ed avendo il suo consenso, le tolsi la maglia bianca che aveva.
Mi abbassai appena e sempre molto piano raggiunsi il bottone dei jeans neri, ci giocai un po guardandola e creando delle scie di brividi con dei soffi procurati dalle mie labbra e quando mi decisi che era ora, lo slacciai; poi lentamente abbassai la zip di essi, cosi che riuscì a sfilarglieli del tutto accantonandoli ai piedi del letto.
Ora era visibilmente imbarazzata ed immobile.
Andai da lei e le sussurrai nell'orecchio "Tranquilla. Sono io".
Lei chiuse gli occhi e respirò molto profondamente riuscendo a calmarsi e rilassarsi.
Le lasciai un bacio e mi tolsi la maglietta assieme ai pantaloni molto velocemente cosi che non diventasse subito imbarazzata e avesse paura.
Usai l'indice della mia mano per procurarle una scia di pelle d'oca sul fianco, cosi che inarcasse la schiena e io velocemente cercando il gancetto del reggiseno lo sganciai.
Lei fu sorpresa dalla velocità e subito dopo che abbassai le due spalline fino a toglierlo del tutto, si coprì.
Ma le presi le mani rassicurandola e parlandole dolcemente.
M -Sei bellissima, non coprirti-.
Lei mi guardò e guardandomi, le tolse.
Le lasciai tanti baci dalle labbra fino ad arrivare all interno coscia, percependo che lentamente si stava lasciando andare.
Le alzai leggermente le ginocchia e prendendo l'elastico degli slip le abbassai poco alla volta.
Vedendo che annuiva, le tolsi quel pezzo di stoffa, sfilandolo dalle sue lunghe gambe candide.
Ora era competamente imbarazzata con me che la guardavo.
Le allargai le gambe con le mie mani e le accarezzai lasciando dei baci dappertutto.
Partendo dalle gambe fino al collo e per finire alle labbra dove mi ci fiondai e assaporando il suo sapore le morsi il labbro inferiore tirandolo verso di me, finito tornai a lasciare baci ovunque fino ad arrivare al fianco.
Usai un dito e la penetrai poco alla volta finendo per usarne un secondo, vedendola attorcigliare e prendere in mano le coperte bianche su cui era distesa.
Finito di prepararla, mi tolsi I boxer neri e mettendomi sopra di lei la baciai dolcemente, essendo contraccambiato immediatamente, chiusi gli occhi e mi posizionai meglio con le gambe davanti alla sua entrata, distendendomi sopra di lei cosi misi I miei avambracci ai lati della sua testa affinchè non le pesassi.
Mossi il bacino e lentamente entrai in lei con piccole spinte.
Sentivo dei versi provenire dalla sua bocca, ma sentivo che si tratteneva.
M -Lasciati andare. Tranquilla-.
Cosi, dopo pochissimi secondi iniziò a gemere sotto di me e ne fui contento, perchè avevo capito che riuscivo a farla sentire al sicuro e rassicurarla.
Mise le sue mani sulla mia schiena e sentivo le sue unghie crearmi scie rosse che bruciavano, ma non erano niente in confronto a quello che stavo provando in questo momento.
Abbassai il viso e le sfiorai le labbra creando ancora più intensità; cosi tanta intensità ed elettricità che continuammo sempre di più.
Ero con la persona che amavo, ed ora ci appartenevamo a vicenda.
Aumentai le spinte e sentii che anche lei ora si muoveva al mio ritmo, iniziai a ruotare il bacino e ad un certo punto la sentii gemere più forte di prima, segno che avevo trovato il suo punto; cosi continuai a spingere sul quel punto, mentre le sue unghie mi fecero bruciare la schiena.
Iniziai a sudare e sentivo I nostri petti bollenti a contatto.
Continuai fino a che non percepii che stavo per arrivare al culmine.
M -Sto per...-.
A -Anch'io-.
E quasi contemporaneamente raggiungemmo il culmine gridando I nostri nomi.
Dopo essermi riversato in lei mi sentii abbracciare e la vidi cercare il mio sguardo stanco.
A -Grazie-.
M -Di cosa?- respirando malamente.
A -Per essere stato dolce. Per aver mantenuto la promessa-sorridendo stanca.
M -Di niente- essendo sollevato.
A -Ti amo Mike- baciandomi dolcemente afferrandomi il viso.
Mi staccai e parlai.
M -Ti amo anch'io Ana-.
Mi misi sdraiato accanto a lei e le baciai il viso caldo.
La abbracciai e mi rilassai sotto la sua mano che mi accarezzava la spalla percorrendo tutta la schiena bollente e sudata.
Poi mi resi conto.
M -Prendi la pillola?- essendo visibilmente preoccupato.
A -Si, stai tranquillo-sorridendo appena.
A -Eri preoccupato?- aprendo un occhio.
M -Si, ma grazie a Dio la prendi-.
A -Comunque saresti stato tu l'idiota qui, non io. Sei tu che devi ricordarti di queste cose- ridendo.
M -Stronza. E io che ero preoccupato per te che fossi terrorizzata-.
A -Perchè ne avevo stupido, ma dovevi ricordarti, perchè...se non l'avessi presa?-.
M -Si si ho capito, adesso riposiamoci per un po, poi torniamo al bus-.
A -Ok-.
M-Mi sa che per un paio di giorni non potrò più stare senza maglietta- ridendo.
A-E stai zitto-contagiando anche me.
Stemmo li a coccolarci per più di un'ora fino a che vidi la sveglia al lato del letto segnare le 12.28am.
Cosi ci alzammo e ci vestimmo, mettendoci I capelli a posto perchè erano un disastro.
Scendemmo e vidimo la ragazza di prima, consegnammo le chiavi e lei ci sorrise, infine dopo tutto ci salutò ed uscimmo camminando mano nella mano sotto le luci appese sopra di noi.
Arrivammo davanti al bus ed entrammo, notando che eravamo gli ultimi.
Luke e Summer ci vennero incontro e ci guardarono per un paio di secondi, fino a che Luke non parlò.
L -Hanno fatto sesso. Ashton sgancia venti dollari- girandosi verso di lui sorridendo ed allungando una mano.
Ash -Non lo sappiamo per certo, Michael è vero?- chiedendolo a me.
M -Ehm...- non sapevo se dirlo o no, non sapevo se ad Anastasia gradiva l'idea.
L -Si invece, altrimenti non avrebbe balbettato-.
S -Luke non stai mai zitto? A volte sei insopportabile per Dio! Non credi siano in imbarazzo?!-.
L -Hey donna, io sto cercando di essere risarcito col denaro- mettendo una mano verso di lei.
S -Donna? Donna?! Luke drogati di meno! Ana vieni, anche te Brooke. Andiamo di là-.
Prendendole sotto braccio e portandole ai letti.
Calum parlò.
C -Allora Michael è vero? Si vede lontano un miglio dalla tua faccia-sorridendo.
M -Si- daltronde erano come fratelli per me.
L -Ashton sgancia I venti dollari-.
Vidi Ash prendere il portafoglio e sbattergli nella mano il denaro.
Luke lo annusò e gridò a Summer nell'altra stanza.
L -Summer ho I soldi. Lo hanno fatto!-.
M -Oddio non ci credo- mettendomi una mano sulla fronte e subito dopo togliermi il cappotto.
C -Mike stai tranquillo-mettendomi una mano sulla spalla.
M -Sono stanco vorrei riposare-.
Vidi Luke tornare nella stanza gridando.
L -Ovvio che sei stanco, ti sei dato da fare! Birbante!- guardandomi malizioso.
Lo guardai storto perchè non si era mai comportato cosi prima.
M -Che cosa è successo a quello lì?-rivolgendomi ad Ashton e Calum indicando Luke.
Ash -Summer ha accettato di essere la sua ragazza-.
L -Si-sorridendo come uno stupido.
M -Sono contento per te, ma smettila di cercare di fare il figo che non ti riesce bene per niente- spiegandogli il tutto.
Ash -Esatto-.
E Summer dall'altra parte della stanza gridò.
S -Esatto!-.
Mentre tutti eravamo daccordo, arrivò Calum affianco a me che scoppiò a ridere.
Ridendo andai nei letti e notai Anastasia già cambiata nei suoi pantaloncini ed una mia maglietta nera, che dormiva nel nostro letto, cosi mi cambiai anch'io, ed entrai nel letto con lei.
Mi avvicinai a lei lentamente, tirai la tendina e nel buio sentii l'odore dei suoi capelli.
Ma prima che potessi fare qualcosa lei si girò verso di me e cercando il mio viso con le sue mani mi baciò piano.
M -Sei stanca? Hai tanto male?- cercando la sua mano e quando la trovai la intrecciai alla mia.
A -Un po, ma passerà- parlando a bassa voce.
Solo ora mi accorgo che se parla a bassa voce è tremendamente sexy.
M -Dillo di nuovo- serrando gli occhi.
A -Piantala di fare l'idiota e ora dormi- mettendosi a ridere.
M -Ma certo capo- alzando il pollice.
A -Notte- girandosi dall'altra parte.
M -Buona notte- abbracciandola e cadendo poco dopo nel mondo di Morfeo.

Allora volevo dirvi che midispiace tanto per l'attesa, ma è il meglio che riesco a fare.
E volevo dirvi una cosa, da un paio di giorni ho scoperto che I 5sos erano al "The Late Late Show" con James Corden, e Michael aveva I capelli rossi...sono un fottuto genio! Predico nel futuro allora!
E dopo questo schizzo mi dissolvo.
Alla prossimaaa

Destiny || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora