VENTUNO

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Anastasia's Pov

F -Voglio andarmene...-.
Restammo tutte in silenzio a vedere il dolore nei suoi occhi.
B -Perchè?- e credo di aver sentito la sua voce calare di tono verso la fine, sembrava, incrinata...come se avesse paura di dirlo.
F -Non...non ce la faccio più- e in quel momento vidi I suoi occh fondersi con uno strato acquoso- non ho privacy, e il mio passato, beh, quello di mia mamma più che altro, non rimarrà nascosto ancora per molto. È tutto troppo per me in questo momento, voi siete più forti di me, io scusate non ce la faccio- abbassando la testa.
Cosi mi avvicinai a lei e l'abbracciai con tutta la mia forza e dolcezza possibile che avevo in corpo.
A -Senti Faith, io posso dirti che sei una ragazza meravigliosa e hai tante persone che ti vogliono bene, hai noi, I ragazzi, e molte fan ti trovano stupenda, ma io non ti posso obbligare a fare nulla. Non voglio farti andare via, anzi il contrario, ma non posso costringere le persone a fare qualcosa che non vogliono-.
Continuai ad abbracciarla e vidi I suoi occhi diventare sempre più lucidi, come daltronde quelli di Summer e Brooke.
Io no.
Come sempre.
Non riesco a piangere spesso.
E se piango, è veramente importante.
Se piango, ci tengo veramente.
Anche in questo momento vorrei, ma, se devo aiutare qualcuno devo sembrare forte.
Quindi mi trattenni e ci abbracciammo tutte assieme.
Poi sentimmo la porta aprirsi lentamente e vidimo entrare Ashton a testa bassa.
Alzai la testa per vedere meglio e parlai.
A -Faith, Ashton, vi lasciamo soli, ragazze andiamo- indicando la porta.
Cosi, dopo averle dato un bacio sulla guancia, uscimmo dalla porta e ci dirigemmo nei letti incontrando Luke, Michael e Calum seduti che si torturavano le unghie.
L -Perchè?-.
Girai la testa e notai Luke aver alzato la testa e guardando noi ragazze.
Ma noi non volemmo dire nulla.
Sarebbe stata Faith a dire tutto.
L -Siamo noi? Abbiamo qualcosa che non va?-.
S -Ma stai scherzando?!- girandosi verso di lui e spalancando gli occhi.
A -Non dirlo nemmeno per scherzo-.
B -Taci Luke. È solo che siete, beh ecco, troppo famosi per lei- essendo anche lei confusa sul non saper cosa dire.
C -In che senso?- essendo confuso.
B -Diciamo che lei ama stare nella sua tranquillità, nella sua privacy e ama fare le sue cose normali, non le piace essere al centro dell'attenzione, tutto qui-.
M -Luke, è la decisione di Faith. Dobbiamo rispettarla, per essere familiari, fidanzate con persone come noi bisogna essere forti. E anche io all'inizio ero cosi, ma poi ci si abitua, forse ha mollato l'amo troppo velocemente- rivelando tutto.
L -Spero che stia bene almeno-.
Ci sedemmo sui letti e dopo un silenzio incolmabile, Faith e Ashton tornarono da noi.
Ash -Ha deciso-.
Ci alzammo in piedi, sperando una decisione positiva, ma il fato decise di no.
F -Me ne vado-.
E fu li che mi sedetti pesantemente sul letto di Calum.
A -Quando?-.
F -Adesso- rispondendo decisa.
S -Adesso?! Cosa aspettavi a dircelo?!-.
Ash -Summer, è una sua decisione. Dobbiamo rispettarla, ha tutto il diritto di scegliere cosa è giusto per lei-.
F -Grazie Ash- guardando il viso che da ora in poi vedrà solo, probabilmente, da uno schermo del cellulare o del computer.
Sorrise a malapena ed iniziò ad abbracciare tutti vedendo Dave portare le sue valigie davanti a lei.
D -Ecco Faith-.
F -Grazie mille- sorridendo.
Finii di abbracciare tutti, e poi in un lampo, scomparì dai nostri occhi, sempre col sorriso in volto, come per farsi ricordare cosi.
Sorridente.
Tutto in un paio di secondo finii.
Tutto può finire in pochi secondi.
Ma non tutto va come vorresti.
Mi misi il dorso della mano sul naso, sentendo I miei occhi inumidirsi e parlai.
A -Scusatemi-.
E velocemente andai in bagno.
M -Ana, aspetta- cercando di raggiungermi.
Entrai nella piccola stanza piena di umidità, mi guardai allo specchio, e vidi I miei capelli arruffati, trucco leggermente sbavato e una manica della mia felpa era scesa lasciando scoperta un pezzo di pelle.
Cercai di sorridere ampiamente per fermare le lacrime non ancora scese, e mi pulii già sotto gli occhi per evitare il loro flusso.
Sentii il polso essermi afferrato e Michael mi girò verso di lui.
Faccia a faccia.
I miei occhi ormai erano andati e stavano scoppiando, cosi lo guardai negli occhi e senza saperlo mi abbracciò fortissimo, senza lasciarmi andare.
Gli bagnai leggermente il collo e il bordo della maglietta, ma sentivo che mi dava dei baci sulla fronte e sui capelli, poi si staccò e mi guardò il viso accarezzandolo con la mano.
M - Sai una cosa? Il tuo sguardo è diviso in due. Gli occhi piangono, ma le labbra sorridono. Sai cosa ho capito di te? Tu sei una di quelle persone forti, ma talmente forti che salva gli altri e sa come gestire se stessa quando crolla. Piangi anche tu, ma non vuoi farti vedere da nessuno, perchè non vuoi deluderli con le cose che dici agli altri per consolarli, altrimenti le userebbero contro di te. Tu sei talmente forte ed unica, che vuoi solo te stessa per rialzarti. Vuoi essere la sola a farti arrivare al traguardo delle cose, vuoi essere indipendente su tutto e far capire alle persone che non servono tanti pianti per alzarsi dal basso, ma solo determinazione e solamente se stessi. E nelle situazioni in cui ti senti a disagio lasci perdere, te ne freghi di tutto e...- ma questa volta non lo lasciai finire.
A -E penso a te- alzai gli occhi e lui sorrise baciandomi.
Poi si staccò e parlò.
M -Forse sembra un po affrettato, oppure non è il momento adatto ma, vorresti essere la mia ragazza?-.
Rimasi di stucco.
A -Michael...io penso che...-.
Lasciai la frase in sospeso e lo vidi abbassare la sua testa.
M -Senti non voglio costringerti a fare nulla, quindi se è no, dillo subito-.
Continuò a guardarmi e io lo stoppai con la mano.
A -Non potevi scegliere situazione peggiore ma, si-.
M -Davvero?- si accigliò.
A -Certo, ti sembra strano?- sorrisi e lui mi baciò facendomi tornare calore nel cuore.
Si staccò, mi prese in braccio e facendosi girare su se stesso, ridendo con me, parlò.
M -Dio mi hai fatto prendere in colpo al cuore quando non hai finito la frase- mettendosi la mano sul petto.
A -Lo so, lo ho fatto apposta- sorrisi e lo fece anche lui.
M -Andiamo dagli altri-.
A -Si dai. Non sono l'unica ad essere triste in questo momento-.
Mi prese per mano incrociando le nostre dita e le guardai.
Col pollice mi accarezzava il dorso della mia mano e sentivo che qualcosa era andato al suo posto.
Qualcosa che da tempo era scappato, ma ora era al suo posto.
Arrivammo dagli altri e udimmo la fine della discussione, ma capendo tutto lo stesso.
Ash -Quindi? Qui stasera?-.
S -Si dai. Gelato, pizza e film-.
L -Però non film in spagnolo, perchè Michael mi fa guardare solo quelli-.
E grazie a Luke, riuscimmo a sorridere spensierati in un momento opposto.
C -Facciamo una cosa, Luke, Summer e Ashton vanno a prendere le pizze. Io e Brooke andiamo a prendere I film e Anastasia e Michael il gelato. Daccordo?-.
A -A me va benissimo-.
S-Pure a me-.
Annuirono tutti e dovemmo andare a cambiarci.
Andammo verso le nostre valigie e vidi lo spazio di Faith essere vuoto.
Guardai da un'altra parte e visto che vivevamo insieme da più di tre settimane e mezzo, decidemmo che noi femmine ci saremmo cambiate nel salotto, e loro nei letti.
Finito tutto, mi pettinai I capelli in una crocchia e mi passai il trucco leggermente sbavato di stamattina.
Mi misi un paio di jeans neri, una maglietta bianca con una camicia a quadri nera e bianca, assieme al cappotto color marroncino e le Vans nere.
Summer aveva una maglietta nera e lunga, dei leggins neri, e una camicia a quadri rossa e bianca, con il cappello nero, il cappotto del medesimo colore, e le converse completamente nere.
Forse le piace il nero...
Brooke aveva dei jeans blu, skinny e strappati un po dappertutto, le Vans rosse e una felpa enorme di color grigio, assieme al cappotto color fango.
Michael, Luke, Ashton e Calum erano vestiti con I pantaloni neri e skinny, come sempre, e delle semplici magliette di vecchie band.
Prendemmo tutto e aprendo la porta del bus non c'era nessuno.
Cosi prendemmo l'occasione per andare di fretta e dividerci nelle strade con dei bodyguard al nostro fianco.
Io, Michael e Max corremmo verso un supermarket ed entrando abbassammo la testa per cercare di non farci vedere.
Andammo nel reparto surgelati e prendemmo quattro chili di gelato.
Dopo aver preso tutto andammo alla cassa e ci misimo in fila per pagare, dannata quella volta che alzai la testa per vedere I cioccolatini ai lati del nastro, che una ragazzina ci chiese "Ma voi siete Michael ed Anastasia?".
E io mentalmente risposi "Merda!", ma la mia bocca disse "Si".
Cosi in un batter d'occhio, Michael divenne un opera monumentale su cui aggrapparsi e fare foto.
Mi misi a ridere e lui mi guardò maliziosamente, mi diede la carta, un bigliettino su cui c'era scritto il codice e mi fece segno con la testa di pagare, dato che era il mio turno, mentre lui firmava autografi e scattava foto.
Passai tranquillamente tutto e misi nelle borse la spesa.
Aspettai in un angolo tutta sola ad aspettarlo con le borse a terra.
Poi le presi in mano e vidi Michael raggiungermi con Max al suo fianco.
Michael prese una borsa delle due e con l'altra mano intrecciò le nostre dita in pubblico.
Ero un po a disagio devo ammettere, ma non posso farci niente, se fa il lavoro dei suoi sogni, devo lasciar correre e accontentarmi di quello che ho ricevuto fino ad adesso.
Credo di essere una delle ragazze più fortunate del pianeta in questo momento.
Ma apparte questo, ringrazio solo Dio per avermi portato qui, adesso, da Lui.

Destiny || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora