QUARANTUNO

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Dieci giorni dopo

Summer's Pov

Chiudo la porta di casa di Anastasia per tornare a casa mia, dopo un pomeriggio passato ad ascoltare musica e parlare assieme.
Ogni giorno fa il conto alla rovescia prima di perdere tutto.
Oggi è " -17 ".
Fa di tutto per procurarsi dei soldi ed aiutare la madre, ma qui nessuno vuole far lavorare la figlia della "poco di buono", farebbero brutta figura.
Vigliacchi e stronzi di merda.
Ma come al solito, riesce a sdrammatizzare su tutto, ed è un pregio che pochissimi hanno.
Si è messa in testa che mi vuole sposare da quanto mi vuole bene.
Ha detto esplicitamente "Quando legalizzeranno diventerò tua moglie", sempre usando quelle sue facce fiere ma maliziose allo stesso tempo.
Ma alla fine rispondevo sempre "Se mai dovessi sposarmi un componente della tua famiglia, preferisco tuo cugino Liam!".
Io non potevo crederci da quanto stupida era, ma dopo quello, lei mi ha detto "Basta. Voglio il divorzio".
Ma io non so, fa tutto lei.
Comunque dopo una gran risata siamo tornate ad ammirare video su YouTube.
Ma pensando a queste cazzate giornaliere, noto una persona seduta nel gradino davanti a casa mia.
Guardo meglio e noto una cosa familiare.
No, non può essere.
No.
Stoppo la canzone di Kygo che andava nelle mie cuffie, metto il cellulare assieme alle cuffie nella mia tasca, e cammino con più decisione verso casa mia.
Dato il buio, intravedo solo la corporatura e appena le arrivo davanti mi metto a correre verso di lei senza sosta, sentendo le lacrime di felicità minacciare di scendere sul mio viso.
Appena si alza da terra noto che mi sorride e vidi che mi salutò con la sua manina.
S -Sorellona quanto mi sei mancata- avvolgendo velocemente le mie braccia attorno al suo fragile corpo.
B -Sorellina, anche tu. Tanto- mettendo il suo viso nell incavo del mio collo.
S -Ma cosa ci fai qui? Potevi avvisarmi e ti sarei venuta a prendere- staccandomi per intravedere il suo viso illuminato solamente da una lucina fuori dalla mia porta di casa.
B -Non volevo disturbarti. Comunque ho provato a suonare o bussare, ma nessuno è in casa evidentemente- diventando rossa.
S -Oh no, I miei sono in vacanza prima di Natale, io ero da Ana e Matt è da Dylan. Se mi chiamavi magari-ridendo assieme a lei.
B-Beh, sono qui lo stesso vedi? Ho aspettato solo un'ora-rivelandomi quanto era stata qui fuori.
S -Cosa?! Un'ora, ma sei pazza? Potevi almeno provare a venire da Anastasia. Io disolito sono qui o da lei- guardandola allibita per poi cercare le chiavi nella tasca posteriore dei miei jeans corti.
Appena le trovai, le infilai nella serratura e sbloccai la porta facendoci entrare tutte e due.
B -Stai tranquilla- disse.
Le feci appoggiare la valigia grigia metallizzata e ci sedemmo sul divano, non prima di essere andata a prendere del succo dal frigo.
Misi I due bicchieri sul tavolino davanti a noi e versai il liquido arancione in entrambi I contenitori di vetro.
S -Allora Brooke, perchè sei venuta cosi, senza dirmi niente?-sorridendole.
B-Non volevo disturbare e anche perchè quando ci siamo viste su Skype più di una settimana fa, sono andata alla porta poco dopo e mi sono trovata davanti, beh- raccontandomi cosa le era successo.

Flashback
"Ciao Brooke"
Ma cosa ci faceva qui?
Siamo dall'altra parte del mondo e lei è qui?
E con quale diamine di coraggio viene fino a casa mia?
B -Faith, cosa vuoi?- essendo il più disinteressata possibile, ma essendo lo stesso pronta a chiuderle la porta in faccia.
F -Lo so, lo so che mi vorresti tutto il male del mondo e midispiace per tutto quello che ho fatto, ma ti prego, lasciami solo parlare e poi deciderai tu- mettendo le mani verso di me come per non farmi chiudere la porta.
Cosi, vedendola sincera, a piccole dosi, la ascoltai.
F -Dopo di questo non mi vedrai più, ma ti prego è per aiutare Anastasia-ed a quel punto le chiesi immediatamente.
B -Come fai a saperlo?- stando sulla difensiva.
F -Lo ho saputo dai manager dei ragazzi, tengono d'occhio le cose finanziarie di tutti- disse.
B -Lavori ancora per loro?! Vattene-cercando di chiudere la porta per non vederla più; da lei ho avuto solo bugie e non voglio che mi faccia abbindolare ancora.
Ma lei mise una mano sulla porta per tenerla aperta e mi rivelò una proposta.
F -Ascoltami, per favore. Almeno capisci che è per lei- cosi mi convinse.
B -Ok, ma veloce-non avendo più pazienza nei suoi confronti.
F -I manager non possono fare la premier del film senza di voi, non farebbero bella figura cosi, loro pensavano se potevate andare assieme ai ragazzi e fingere per una sera. Una sola sera. E vi pagheranno, non so quanto, ma lo faranno se serve a farvi partecipare, cosi tutti avrete qualcosa- dicendomi tutto in un solo fiato.
B -Spero tu stia scherzando...-non avendo parole.
F -Fallo per Anastasia. Ha bisogno di quei soldi- facendomi riflettere.
B -Non lo so ora, devo solo...solo pensare in questo momento- cercando di fare come sempre la cosa giusta.
Come sempre daltronde.
F -Se accettate, mandate un messaggio a questo numero ed andate da loro fra 14 giorni a questo indirizzo. Io non ci sarò, non mi vedrete più-prendendo tra le mie mani il foglio di carta con tutto scritto sopra.
F -Ora devo andare, e grazie per non avermi chiuso la porta in faccia, addio-notando una lacrima scendere sul suo viso magro.
Ma come sempre, non riesco a fare la parte della cattiva, quindi mi scappò una parola.
B -Grazie- sorridendole, e notandola girarsi verso di me ricambiando il sorriso.
Fine flashback

S -Spero tu stia scherzando...-non avendo parole.
B -Lo so, ma poi ho pensato che ad Ana quei soldi servono, non so ancora quanti sono ma, sono lo stesso qualcosa. E dato che sanno la sua situazione e conoscono il suo carattere, credo che non avranno il braccino corto-rivelando I pensieri che mi frullavano in testa da giorni.
S -Io per lei mi sacrificherei, e non avrei problemi ma, lei non demorde. Potrebbe fare cazzate se vede Michael. In più c'è Luke-essendo impaurita.
B -Dobbiamo pure provare. Io in questi tre giorni di viaggio ho pensato e, per me potremmo andare. E lo dico che lo faccio solo per lei, se fosse per me non andrei- sapendo di fare la cosa giusta.
S -Non so se voglio ancora rivedere Luke-deglutendo e ricordandomi una vicenda assieme a lui.

Flashback
A -Senti amico, leva le mani da me- schiaffeggiando la mano di Michael.
M -Oh ma, diamine! Non posso toccarti mai? Tanto stiamo insieme- facendo una faccia stranita.
A -Si che puoi, ma non qui quando siamo in pubblico- indicando noi.
M -Allora andiamo di là-prendendo la sua mano e facendola ridere per poi portarla nella stanza dei letti.
B -Quei due sono impossibili-mettendosi a ridere.
S -Sono molto simili, è questo il punto-pavoneggiandomi.
L -E ora andiamo a vedere se abbiamo le parti del corpo uguali-mi disse Luke prendendomi per mano e trasciandomi in bagno, facendo ridere Brooke e Calum che stavano guardando la TV.
S -Stavo per cadere-mettendomi a ridere assieme a lui.
Ma quasi subito mi limitai a sorridere vedendolo avvicinarsi a me.
Mi prese I fianchi e giocando con l'orlo della mia canottiera, mi fece capire che la voleva togliere.
Alzò un sopracciglio e sorrise maliziosamente prima che io dicessi "Ma allora non stavi scherzando sulle parti del corpo".
L -Io le cose le dico e le faccio- togliendo quell indumento inutile in quel momento.
Cosi io provocandolo, misi le mani sui suoi pantaloni della tuta.
Alzai un sopracciglio come aveva fatto lui in precedenza e li abbassai fino a metà coscia.
L -Quanto mi piace questo tuo lato selvaggio-fiondandosi sulle mie labbra.
Ma poi sentii che si alzò I pantaloni dove erano prima, e subito dopo si staccò per togliersi la maglietta.
Rimasi ad ammirare il suo petto e divenni rossa pensando a cosa avevo davanti a me.
S -Quanto sono fortunata da 1 a 10?- chiedendo a lui stesso.
L -Io direi undici, ma qui il fortunato sono io-schiaffeggiandomi il sedere e prendendolo nelle sue mani, mordendosi il labbro allo stesso tempo.
S -Mi sa che tu sei malato-ridendo come mai prima d'ora in una situazione del genere.
L -Oh lo so, piccola- fiondandosi sulle mie labbra che sorridevano da prima.
Presi il retro del suo collo tra le mie mani e giocai con la parte finale dei suoi capelli.
Mi fece camminare all indietro fino a farmi appoggiare al muro della doccia, che era gelido.
Fottutamente gelido.
Cosi gelido che sussultai nel bacio, e ciò a lui fece ridere, sentendo le vibrazioni sul suo petto.
Ma poi, come sempre daltronde qualcuno entrò nel bagno che il dianime di Luke non aveva chiuso.
Ash -Oddio scusatemi-mettendosi una mani sugli occhi e ridendo allo stesso tempo.
Luke accorgendosi che ero senza maglietta si mise davanti a me, e mi coprì lui stesso.
L -Adesso usciamo Ash. Dì agli altri che arriviamo-palando al suo amico con un tono divertito.
Fine flashback

B -Stai pensando a Luke non è vero?- leggendomi nel pensiero.
S -Ma come diavolo hai...-non capendo come aveva fatto a capirlo.
B -Quando pensi a lui diventi rossa, ti torturi le unghie e fissi il vuoto. Ti manca, ammettilo-sorridendomi e mettendomi una mano sul ginocchio.
E poi pensai ad una cosa.
Potevo odiarlo con tutto il mio corpo, ma lui è quello che mi ha insegnato ad amare una persona e me stessa allo stesso tempo.
Ed io non avevo mai amato me stessa.
Mi aveva rotto, aveva rotto il mio cuore, lo odio ma continuo ad amarlo ancora e, odio me stessa ancora di più per questo.
Cosi anche se erano le nove di sera, presi le chiavi di casa, la mano di Brooke, e mi diressi verso la porta.
B -Dove stiamo andando?- chiese vedendomi con uno sguardo deciso.
S -Ora andiamo da Anastasia, le diremmo che andremo a quella maledetta premier che lo voglia o no, e faremmo in modo che cosi non perda la casa-chiudendo la porta alle mie spalle e dirigermi verso la casa della mia migliore amica.
Anche se mi duole rivedere il mio ex ragazzo, non so nemmeno se definirlo cosi in questa situazione.
Non so nemmeno se quello che diceva era suo e spontaneo.
Ma sta il fatto che anche se mi ha mentito, quelle bugie sono riuscite a farmi stare bene con me stessa.
Ma la cosa principale in questo momento per me, è la mia amica.
Pur di far male a me stessa andremo che le piaccia o no.
B -Secondo te come la prenderà?- camminando velocemente affianco a me.
S -Conoscendola, non bene. Ma dobbiamo convincerla in tutti I modi- intravedendo la casa della mia migliore amica in lontananza.

Destiny || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora