Capitolo 9

12.1K 496 6
                                    

POV MORGANA
Guardai Sabín mettere la mia valigia nel porta bagagli del suo suv. Tutti i ragazzi della scuola avevano un suv, ma il suo era più grosso, più lucido, più attrezzato. Più figo. Come il proprietario. Al pensiero di ciò che avremo di sicuro fatto una volta giunti a destinazione mi fece ruggire il sangue nelle vene. Guardai una vena del suo braccio gonfiarsi come i muscoli mentre sollevava la valigia stracolma di roba. Nella mia mente annotai di leccare quella vena.《Andiamo?》mi chiese chiudendo lo sportello del porta bagagli per poi aprire quello del passeggero. Prima che potessi rispondere, il sole fece capolino tra le nuvole illuminando da dietro la sua grossa figura, avvolgendolo in un bagliore fulgido e caldo. Mi costrinsi ad annuire e mi avvicinai a lui. Con un sorriso, si chinò e mi diede una bacio sulle labbra, soffice e dolce come panna. Mi guardò, e una domanda brillò nei suoi occhi azzurri. Sorrisi, sicura di fronte a quei grandi e profondi occhi splendenti《sono pronta, andiamo?》ridacchiò attirandomi a sé e mi stampò un bacio appassionato sulle labbra《andiamo Topolina》annuii salendo in auto, ignorando le occhiate di fuoco che le altre ragazze mi rivolsero. Sfigate. Lui era mio.

Mi svegliai sentendomi cullata da un dolce calore ondeggiante. Un alito di vento fresco mi sfiorò il viso accompagnato da un dolce profumo. Aprii gli occhi a fatica, tanto avevo sonno. Il viso di Sabín era segnato dalla stanchezza, e considerato che era buio, doveva aver guidato per ore ininterrottamente. Non distolse lo sguardo dal suo viso, ma vidi con la coda dell'occhio che stava infilando una chiave nella toppa di un grande portone《ciao》dissi a bassa voce e lui chinò la testa. Sorrise stanco, ma sempre malizioso《ciao Topolina》sorrisi deliziata, e avvolsi il suo collo con le braccia《la tua casa è molto sicura》commentai quando inserì un codice per aprire. A quel punto, un sistema di sicurezza degno della Casa Bianca ci diede il benvenuto in una casa accogliente. Il soggiorno era enorme, il parquet scuro con un grande tappeto, un camino enorme, due divani e una tv grande come un'utilitaria. Diversi mobili e un tavolo tutti in legno. Tutto circondato da pareti dalle tonalità calde del rosso, del giallo e dell'arancione. Sbadigliai nascondendo il viso nel suo petto. Sentii le sue labbra sulla testa leggere come piume《adesso ti metto a letto Topolina》mugolai per il sonno e inspirai il suo profumo deciso. Non riuscii proprio ad aprire gli occhi, ma rimasi sveglia quel tanto che bastava per vedere la camera da letto. Ampia e spaziosa, con le pareti della stessa tonalità del soggiorno. Al centro, rivolto verso una grande tv, c'era un letto matrimoniale enorme che avrebbe ospitato facilmente metà scuola. Il piumone era a scacchi rossi e color panna, cuscini enormi e soffici. Una finestra con le tende chiuse anch'esse color panna e una cabina armadio. Sabín mi posò sul letto delicatamente. Quando sentii qualcosa di pesante posarsi sul parquet aprii gli occhi. Cavolo, avevo talmente sonno che non mi ero nemmeno accorta che aveva portato in casa anche la mia valigia. Una valigia pesante. E se io ero stanca, non riuscivo ad immaginare come stesse lui, dopo aver guidato per ore. Lo guardai mettere la mia valigia su un tavolino e aprirla. Tirò fuori il pigiama dei Puffi e mi sorrise. Mi feci forza davanti a quel sorriso stanco e mi alzai. Mi spogliai senza vergogna e infilai il pigiama. Poi baciai il mio sexy ragazzone spingendolo contro la parete. Quando aprii gli occhi, sentivo il calore che mi illuminava la pelle e le zanne estratte di lui mi eccitarono in modo indecente《questa sera ti lascio in pace pasticcino, ma quando sarai fresco e riposato sappi che non ti lascerò uscire dal letto per molto tempo》.

POV SABÌN
Appena mi svegliai, sentii subito che c'era qualcosa di morbido e caldo insieme a me nel letto. Possibile che Morgana si fosse infilata nel mio letto la sera prima quando l'avevo salutata nel dormitorio? Poteva essere, ma aprii gli occhi e notai che eravamo nella mia camera a casa mia. Morgana stava dormendo al mio fianco, raggomitolata sotto le coperte nel suo pigiama dei Puffi. Era proprio carina. La baciai sulla punta del naso e non potei non ricordare la sua promessa prima di andare a dormire. Sappi che non ti lascerò uscire dal letto rabbrividii ricordando quelle parole sussurrate dalla sua voce resa roca dall'eccitazione, il calore che illuminava la sua pelle, gli occhi fiammeggianti color ambra con la pupilla verticale. Era così sexy, il suo profumo era così vitale e fresco che le mie zanne si erano allungate pronte ad affondare nel suo collo, a lacerare la soffice pelle e i tessuti sottostanti fino a far sgorgare quella linfa vitale dal profumo così dolce per berlo fino a sentirmi sazio. Ma ero riuscito a controllarmi anche se i suoi seni generosi erano premuti contro il mio petto, così come il resto del suo delizioso corpo. Avevo resistito, e mi ero messo una pantalone della tuta e una maglietta, poi l'avevo portata a letto. Sorrisi mettendomi più comodo, sentendo le sue curve soffici contro di me. Le mie mani divennero autonome e si infilarono sotto la maglietta del pigiama. La sua pelle era calda e morbida, e mi chiesi come sarebbe stato leccarla. Sentii il mio compagno di giochi accendersi di interesse quando Morgana si agitò facendomi sentire ogni parte del suo corpo. Un brontolio involontario mi uscì di bocca ma lasciai le mani a posto. Quella tortura durò per un'eternità prima che si svegliasse. Tre minuti. La guardai stiracchiarsi emettendo suoni buffi e dolci. I suoi occhi neri erano languidi, onice fuso.《Buongiorno》mormorò lasciando cadere la testa sul mio petto. Le mie mani corsero ad accarezzarla, e a quel punto si svegliò del tutto. Alzò la testa di scatto con gli occhi spalancati《Sabín dobbiamo alzarci!》strillò saltando giù dal letto e mi afferrò un braccio《dai forza! Che ci fai ancora lì a poltrire?!》scoppiai a ridere e lei sbuffò. All'improvviso suoi occhi si fecero di fuoco e la sua pelle divenne luminosa e ambrata《devi metterti in forze pasticcino》qualcosa nei miei pantaloni si agitò. Guardai giù e ammonii il mio compagno di avventure duro e mooolto felice. Alzai gli occhi e sorrisi malizioso, pregustando il momento in cui avrei bloccato quel corpo nudo sotto al mio per farci cose che l'avrebbero fatta evaporare al solo pensiero.

Il Bacio Del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora