Capitolo 10

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Camminarono per un paio di minuti continuando a tenersi per mano. Il cuore di Anna non la smetteva di battere all'impazzata. Anche un solo sguardo da parte di Zayn riusciva a mandarla in confusione. D'un tratto Zayn lasciò la mano di Anna e gli porse un casco.

"Mettilo." Disse vedendo lo sguardo interrogativo da parte della ragazza. "Il luogo dove ti devo portare è un po' lontano."

Con esitazione Anna prese il casco nero come la pece, dalle mani di Zayn e lo indossò.

"Su cosa aspetti, Sali." La incitò lui.

Con lentezza Anna salì sulla moto, una Ducati Monster 600, e senza pensarci due volte Zayn partì a tutta velocità. Anna d'istinto strinse le braccia attorno alla vita di lui e poggiò il capo sulla sua schiena.

"N-Non puoi andare più p-piano, per favore?" Balbettò impaurita.

"Non ci penso nemmeno. Il bello di avere una moto è quello di andare il più veloce possibile." Urlò lui per farsi sentire.

"N-Non lo metto in dubbio, però è p-pericoloso." Continuò Anna.

"Rilassati, non c'è motivo di preoccuparsi." La rassicurò lui.

Anna cercò di seguire il suo consiglio. Incominciò a rilassare i muscoli che fino a poco prima erano tesi. Dopo una decina di minuti Zayn si fermò davanti a un centro commerciale.

"Su, scendi." Disse togliendosi il casco. "Devo comprare un paio di cose. Scese dalla moto, posò i caschi e si diresse in un negozio seguito da Anna che era incuriosita.

Anna capì, solo dopo aver osservato i vari oggetti esposti sulle mensole, che era un negozio che vendeva articoli per disegno, pittura e cose simili.

"Z-Zayn perché siamo qui?" Chiese Anna intimorita dal fatto che Zayn le avrebbe potuto rispondere in malo modo.

"Devo comprare delle bombolette spray." Rispose con non curanza. "E tu mi aiuterai." Continuò guardandola negli occhi.

"I-Io?!" Si indicò Anna. "In che modo ti posso essere utile?" Chiese sbigottita.

"Mi aiuterai a fare un murales." Spiegò con semplicità. "Scegli i colori che più ti piacciono." Indicò le varie bombolette colorate.

"M-Ma io non l'ho mai fatto... E poi chi ti dice che io sappia disegnare?"

"Ho visto alcuni dei tuoi disegni attaccati alla parete di camera tua."

"Quando-"

"Tempo fa hai lasciato la porta aperta, tu eri a scuola e il mio occhio ci è caduto dentro. Ho dato un'occhiata e devo dire che sei brava, non quanto me, ma sei brava." La interruppe lui mentre guardava una bomboletta di colore blu.

"A-Allora va bene..." Anna si allontanò per dare un'occhiata, quando si soffermò nel reparto pittura.

Con una mano prese un tubetto di pittura verde e lo passò fra le mani.

"Puoi anche prendere le tempere se preferisce." Gli sussurrò in orecchio Zayn. Anna perse un battito per lo spavento. "Certo che ti spaventi facilmente." Rise Zayn.

Per Anna era la prima volta che vedeva ridere Zayn, di tanto in tanto sorrideva ma non aveva mai sentito il suono della sua risata. Era dolce e limpida, avrebbe voluto continuarla ad ascoltare ma Zayn la svegliò dal suo "coma".

"Ehi Anna mi hai sentito?" Chiese Zayn schioccando le dita davanti al volto della ragazza.

"Eh?" Domandò

"Ti ho detto che puoi anche prendere le tempere se vuoi."

"Ah, si va bene." Sorrise.

Dopo una decina di minuti uscirono dal negozio con varie bombolette spray per Zayn, della pittura di vari colori e dei pennelli di varie dimensioni per Anna.

"Bene abbiamo tutto possiamo anda-" Un brontolio interruppe Zayn. "Qui qualcuno ha fame." Sorrise, facendo arrossire e abbassare il volto ad Anna. "Hai ragione, anche io ho fame. L'ora di pranzo è passata da un bel po'." Prese per un braccio Anna e la trascinò in un fast food, ordinarono e si sedettero a un tavolo.

"Sei piccola ma mangi più di me!" Disse Zayn sorpreso di vedere l'enorme quantità di cibo che Anna aveva ordinato.

"Io a differenza tua devo crescere." Rispose con arroganza.

"Quando vuoi ti fai valere." Sorrise malizioso. "Comunque hai ragione tu, devi crescere a differenza mia."

"Quanti anni hai?" Chiese Anna trovando il coraggio e mangiando una patatina.

"Tu quanti me ne dai?"

"25?" Domandò.

"Mi fai così vecchio?" Chiese Zayn sorpreso. "Ne ho 21."

"Non sono molti di differenza."

"Si, ma ne sono sempre quattro in meno. Comunque come hai fatto a darmene 25, con quale ragionamento?"

"Non saprei sembri più grande."

"Io, Harry, Niall e Liam siamo stati in classe insieme dal primo anno delle superiori. Louis in seguito è stato bocciato tre volte." Rise pensando alla stupidità dell'amico.

"Come ha fatto a farsi bocciare tre volte!?" Domandò stupita.

"Tuo fratello era un ragazzo... come dire... Non amava lo studio."

Dopo aver finito di mangiare salirono in modo e si diressero verso la loro meta, che per Anna era ancora sconosciuta.





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