La professoressa di matematica in quel momento stava spiegando le equazioni fratte di secondo grado, quando un bussare alla porta interruppe la lezione.
"Avanti." Disse la professoressa.
"Buongiorno." Un uomo sulla cinquantina entrò nella classe. Era abbastanza alto, i capelli erano neri con delle sfumature bianche.
"Buongiorno signor preside." Lo salutò la professoressa alzandosi dalla sedia. "Come mai è qui?"
"Dopo domani, ovvero venerdì, ci sarà un ballo." Iniziò. "Quel giorno ci sarà l'anniversario della scuola, sono passati 100 anni dalla sua fondazione." Continuò. "Così ho pensato di Organizzare un ballo, simile a quello di fine anno. Spero che l'idea vi piaccia, a venerdì sera." Concluse uscendo dalla classe.
Ci fu un boato di voci, alcune entusiaste e altre annoiate l'idea del ballo. Principalmente le voci entusiaste partivano dalle ragazze eccetto da Anna, che era indifferente.
La Campanella suonò annunciando la fine della giornata scolastica.
"Oggi vieni a studiare a casa mia?" Domandò Anna incamminandosi verso casa.
"Certo! Mi devi spiegare quello che abbiamo fatto oggi nell'ora di matematica." Rise seguendo l'amica.
"Non ti piace proprio la matematica, è vero?"
"Si vede tanto?" Domandò. Anna annuì ridendo. "Comunque cosa indosserai per il ballo?"
"Non ci andrò." Disse indifferente aprendo la porta di casa ed entrando.
Ally spalancò gli occhi. "Come?!" Urlò entrando in casa.
"Ehi Ally, perché hai urlato?" Chiese Harry che si trovava proprio davanti alla porta.
"Anna non vuole andare al ballo che si terrà venerdì." Spiegò.
"Perché?" Chiese Liam raggiungendoli.
"Non mi interessa, tutto qui." Disse con noncuranza incominciando a salire le scale. "Su Ally, andiamo a studiare."
"Arrivo." Salì le scale raggiungendola.
Si sedettero alla scrivania, presero tutto il necessario e incominciarono a studiare.
"Ally, aspetta. Devo prendere gli occhiali se non ci vedo." Si alzò avvicinandosi al comodino e prese il cofanetto nero che si trovava sopra a un libro.
"Non sapevo portassi gli occhiali." Disse guardando gli occhiali dalla montature nera.
"Li porto solo per leggere o studiare. Di solito vedo le lettere piuttosto sfocate." Spiegò sedendosi.
Dopo un'ora a studiare o per meglio dire cercare di far capire qualcosa ad Ally, decisero di fare una pausa.
"Che ne dici se mangiamo qualcosa?" Chiese Ally buttandosi sul letto.
"Certo, che ne dici di mangiare dei biscotti?"
"Ottima idea!"
Anna scese le scale per raggiungere la cucina ma fu distratta da alcune voci maschili mai sentite, così incuriosita si diresse verso di esse. Appena entrò nel salone vide quattro ragazzi sconosciuti. Uno biondo dagli occhi azzurri e un piercing al labbro inferiore, uno dai capelli tinti di rosso, uno dai capelli neri e dai tratti orientali e l'ultimo dai numerosi ricci biondi tenuti fermi da una bandana rossa.
"Allora com'è la tua sorellastra?" Chiese il ragazzo dai capelli rossi. "Come hai detto che si chiama?" Continuò il ragazzo con i capelli neri.
'Parlano di me..."
"Si chiama Anna, Calum." Rispose Louis. "E' una ragazza-"
Zayn lo interruppe. "E' una sfigata."
"Zayn!" Lo richiamò Liam.
"Ho detto la verità." Si difese. "Pensa solo a studiare, se non studia legge, e se non legge guarda film di fantascienza o fantasy, non si veste neanche come una normale sedicenne, non va in discoteca e-"
'Perché dice tutte quelle cattiverie... Si sono vere però le dice con odio e disprezzo.' Anna non si rese conto che delle lacrime le stavano rigando il volto.
Harry lo interruppe dandogli una gomitata. "Perché lo hai fatto?" Disse massaggiandosi la parte dolorante. Harry gli indicò con il capo la figura, dietro la porta, di Anna che stava piangendo silenziosamente.
"A-Anna...?" Balbettò Louis.
'Non mi hanno neanche difeso, pensavo che mi volessero bene o almeno Louis me ne volesse...' Altre lacrime scesero dai suoi occhi.
"H-Hai r-ragione Z-Zayn..." Balbettò togliendosi gli occhiali e asciugandosi le lacrime in vano. "S-Sono una sfigata secchiona." Si avvinò al divano dove i nove ragazzi erano seduti e la guardavano parlare.
"S-scusa se non vado in discoteca il venerdì sera e rimango a casa a leggere, scusa se ai vestiti attillati preferisco le felpe e i jeans e scusa se non sono come le altre comuni sedicenni." Si asciugò le ultime lacrime e si rimise gli occhiali. "Ma io mi piaccio così e a te non deve fregare un'accidenti di quello che mi piace o di come sono!" Detto questo salì in camera sua.
Il silenzio scese nella stanza nessuno fiatava, ognuno nei propri pensieri.
"Sei un'idiota!" Urlò Louis. "Ora non mi parlerà più!"
'L'ho fatta piangere...'
Zayn che per tutto il tempo stava guardando il punto in cui poco prima c'era Anna si riscosse. "C-Cosa...?"
"Perché hai detto tutte quelle cattiverie?" Chiese Niall piuttosto arrabbiato.
"Ho detto solo la verità."
"Si, ma potevi anche evitare di dirle con tutta quella cattiveria." Continuò Harry.
"Basta!" Disse alzandosi. "Non mi importa se mi ha sentito e l'ho fatta piangere, voi potevate anche fermarmi e difenderla ma non lo avete fatto, la colpa non è solo mia." Prese le chiavi di casa e uscì sbattendo la porta.
Anna entrò in camera con le lacrime che ripresero a scendere.
Ally si avvicinò all'amica preoccupata. "Anna cos'hai? Cosa è successo?" Domandò. "E dove sono i biscotti?" Rise lei stessa a quella domanda, contagiando l'amica.
Asciugò le lacrime. "N-Niente."
"Su dai parla, lo sai che sono testarda e che ottengo sempre quello che voglio."
"Te lo dico dopo. Ora dobbiamo uscire." Disse prendendo la sua borsa a tracolla mettendo dentro il portafoglio, le chiavi di casa e il cellulare.
"Per andare dove?" Domandò continuando a guardala.
"Per andare a comprare il vestito per il ballo." Sorrise prendendola per un braccio, scendendo le scale e uscendo di casa senza avvertire i ragazzi.
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I have a brother? Z.m
FanfictionAnna è una ragazza timida e riservata, quando i suoi genitori muoio è costretta a trasferirsi in Inghilterra dal fratello di cui non sapeva neanche l'esistenza. Il fratello vive insieme ai suoi quattro amici in una gigantesca villa. L'accolgono ben...