Louis.

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Harry era sereno. Correva tranquillamente con gli auricolari nelle orecchie mentre fischiettava, intonando la melodia della sua canzone preferita dei Lifehouse: It is what it is. Il sole cocente gli procurava un piacevole tepore, ma portava il suo corpo a sudare impregnando la fascetta elastica che gli tirava indietro i boccoli, ed i ciuffetti che erano sfuggiti via dall'elastico che teneva saldamente assieme i capelli in una cipollina, ad appiccicarsi alla sua nuca.

Si prese cinque minuti di tregua, appoggiando un avambraccio ad un palo della luce ed adagiando la fronte contro esso. Ispirava ed espirava profondamente, la sua calma fu interrotta da una mano che gli tirò via l'auricolare da un orecchio, facendogli alzare la testa di scatto.

Louis.

Louis era lì che lo fissava e sorrideva, facendo formare quelle tenerissime rughette d'espressione ai lati dei suoi occhi blu. Blu con tante altre sfumature, occhi stupendi che Harry non notò quella sera, a quel falò.

''Harry, ciao'' gli disse sfilandogli anche l'altra cuffia, forse Harry non aveva il minimo ricordo di Louis, ma lui si, Louis si ricordava perfettamente del riccio.

''Ciao, Louis'' Harry arrotolò per bene le cuffie fra loro riponendole nella tasca dei suoi adorati pantaloncini sportivi, per poi riprendere a parlare.

''Come mai da queste parti?'' Si ritrovarono a camminare distrattamente, Louis scrollò le spalle e si aggiustò con il pollice e l'indice il ciuffo perfettamente stirato portandoselo lateralmente ''Facevo due passi, ti ho visto sudato e sfinito contro un palo, ed ho pensato di romperti i coglioni'' scrollò nuovamente le spalle ed increspò le labbra, pensandoci forse, Harry non aveva per nulla voglia di parlare con lui.

Harry rise leggermente. Si stiracchiò procurando dei crack in tutto il corpo, poi si voltò a guardare Louis e sorrise ampiamente ''Non rompi affatto'' si abbassò per sistemare i lacci delle sue Nike Huarache nere riprendendo poi a camminare ''Sai, per un fumatore incallito come me correre è una grande impresa, c'è da apprezzare.''

Louis scosse la testa divertito, il suo sguardo venne catturato da un bar a pochi passi lontano da loro, gli venne una voglia matta di un tea freddo, congelato, moriva di caldo. Così, semplicemente fece un cenno ad Harry che lo seguì ''Io non corro, ma non fumo nemmeno, fumare fa schifo, ti rovina tutto, specialmente l'alito'' Harry alzò gli occhi al cielo, queste parole gliele ripeteva sempre Zayn, nonostante anch'egli fumasse come un turco.

Si sedettero ad un tavolino, entrambi furono veramente felici del fatto che lì dentro ci fosse l'aria condizionata. ''Si Louis, lo so'' Harry semplicemente rispose, mentre si spalmava sulla poltroncina e si guardava attorno disorientato.

Specificamente, cosa ci faceva lui in un bar così carino, zuppo di sudore, vestito come un tennista, senza un soldo in tasca e con Louis?

''Cosa prendi?'' Il liscio alzò le sopracciglia aspettando una risposta, mentre con un gesto veloce della mano tentava di attirare l'attenzione di qualche cameriere. ''Non prendo niente'' si morse il labbro timidamente, Louis sbuffò e sussurrò un ''Perfetto'' che Harry sentì chiaramente.

''Cosa volete ordinare?'' Una ragazza fin troppo alta, si appostò al loro tavolo, mentre teneva fra le mani un blocchetto ed una penna pronta a ricevere le ordinazioni.

''Due tea, freddi gentilmente e con del ghiaccio'' Harry aprì la bocca per obiettare, ma si ritrovò zittito da una risata di Louis ''Fumatore incallito, non obiettare, qui si fa come dico io'' ed Harry stette davvero in silenzio, stupendosi di sé stesso ricevendo uno sguardo soddisfatto dall'altro.

''Ecco a voi'' Louis le sorrise, Harry anche, sorriso sforzato e tirato, voleva tornare a casa. Louis lo metteva stranamente in soggezione, ed Harry non capiva il perchè. Forse erano quegli occhi glaciali, forse quelle risposte sfrontate, Harry non trovava risposta.

Mask.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora