Tuoni.

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Erano passati due mesi,  da quando Harry e Lou erano diventati amici.

Zayn era sempre al primo posto per il riccio, ma anche Louis, stava iniziando ad avere una certa importanza per il ragazzo. 

Era una di quelle sere dedicate a loro tre, seduti sul divano di casa Tomlinson. Impegnati ad un torneo di Fifa, circondati da bottiglie di birra semi-vuote, in un burrascoso sabato sera.

Al quarto tuono, Harry non ne potè più ''Dai, quando smetterà di piovere?'' Si alzò di scatto dalla comoda posizione che aveva assunto sul divano, e si era avvicinati velocemente alla finestra, aveva scostato le tende, ed un fulmine spaccò il cielo in due, portandolo a sobbalzare e posarsi una mano sul cuore martellante.

Louis s'incuriosì, e dunque, senza mettere il gioco in pausa si chinò verso il ragazzo dagli occhi color caramello ''Ha paura dei temporali?'' Zayn alzò le sopracciglia e si morse un labbro, segno che si, Louis aveva fatto centro.

''Mamma è da sola a casa con quel Jin, sono preoccupato, piove a dirotto, io non-''

''Harry dio! E' adulta, sa quel che fa'' Louis disse, lanciando un veloce sguardo all'orologio.

23:35.

Zayn spalancò gli occhi, e si voltò verso Harry. Seriamente adesso aveva paura di una sua particolare reazione, Harry era all'impiedi, col capo rivolto verso il basso ed i ricci a coprirgli la maggior parte del viso. 

Come dargli torto? Lui non sa niente. Harry sospirò ed inghiottì il groppo alla gola, non poteva infuriarsi con Louis, lui davvero non aveva la minima idea delle condizioni della madre, per questa volta avrebbe potuto contenersi, lo sguardo preoccupato di Zayn lo fece sorridere e scuotere la testa, segno che era tutto ok.

Il pakistano sgranò per un momento gli occhi, sorridendo poi di rimando, Harry era cresciuto, anche mentalmente.

''Goaaal, con il numero 17, Louis Tomlinson segna!! Si gonfia la rete! Si gonfia la rete! I tifosi-'' Harry gli serrò la bocca da dietro, facendolo sobbalzare.

''Stai zitto numero 17, sembri un bambino'' Louis rise, ed Harry potè sentire i suoi denti a contatto con il palmo delle sue mani, lasciò la bocca libera a Tomlinson, dopo avergli lasciato uno scappellotto dietro la nuca.

"Mi hai fatto male!" Louis si alzó di scatto e prese a rincorrere Harry, il quale dallo spavento ad un ennesimo tuono, scivoló all'indietro sbattendo col sedere sul parquet con un tonfo.

"Dio Harry, stai bene?" Louis corse verso di lui, e s'inginocchio al suo fianco controllando se fosse tutto apposto.

"Perché hai paura dei tuoni?"

Nessuna risposta, solo due occhi verdi troppo lucidi, presero a fissare due occhi blu adesso ansiosi e curiosi.

"Non vuoi parlarne con me?" Louis addolcì il tono, e gli porse la mano facendolo alzare, Harry scosse la testa e tiró su col naso, il liscio si sentì malissimo, maledetta la sua curiosità.

"Harry, torniamo a casa? Si é fatt- oh.." Zayn entrò in cucina, il suo migliore amico quasi in lacrime, e Louis che guardava entrambi confusi.

"Harry, stai be-"

"Si" alzó la testa di scatto, gli occhi erano meno lucidi, ed un sorriso uscito male incorniciò il volto abbronzato "Sto bene, andiamo"

Louis parve riscuotersi dai suoi pensieri, afferró la mano del riccio e lo spinse all'indietro. Arrossirono entrambi, e Zayn corrugó le sopracciglia.

"Piove troppo, qui i temporali sono hum.." Lasciò la mano di Harry, e se la mise in tasca, arrossendo se possibile, ancora di più "Sono estremi, restate a dormire da me"

Mask.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora