Attuare un piano.

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Dopo due mesi, due mesi senza Harry, Louis si era deciso ad andare avanti.

Okay, forse non era andato proprio molto avanti, ma almeno riusciva a portarsi a letto delle ragazze, senza immaginarsi che sotto di lui ci fosse Harry.

Okay, forse immaginava che sotto di lui ci fosse il riccio, ma hei, almeno concludeva le sue scopate, senza troppi riguardi. Il suo rapporto con Zayn inoltre andava a gonfie vele, ormai erano migliori amici e l'ultima volta che Zayn vide Harry fu all'incirca due settimane fa.

"É cambiato, sia esteriormente che caratterialmente"

Gli disse Zayn, ma Louis non diede mai molto peso alle sue parole, andiamo, perché farlo? Harry già stava cambiando in precedenza, non bisognava mica stupirsi di ció. Nonostante i suoi pensieri, qualcosa all'interno di Louis era rotto, lo sapeva, lo sapeva anche lui che ne avrebbe sofferto, ma Harry non ne valeva la pena.

D'altro canto anche Harry pensava a Louis, forse non in modo molto positivo, ma la mancanza si sentiva. Gli doveva molto, ormai lo aveva capito, ma se Marie disse che Louis stava bene, perché lui doveva starci male?

Un casino.

Si osservó meglio allo specchio, il piercing al sopracciglio forse non era stata una bella idea, ma quello al naso si. Marie era sempre più importante per Harry, aveva portato la ragazza anche da sua madre e dire che stava svenendo sul momento, era dir poco.

Anne accettava i cambiamenti del figlio, i cambiamenti prima o poi avvengono a tutti, anche se vederlo con quei piercing ed il braccio destro cosparso da tatuaggi non era il massimo, ma doveva pur accettarlo. Marie non le andava molto a genio, ma se Harry era felice, lo era anche lei.

***










































"Scotta, scotta!" Louis saltellava da un piede all'altro sulla sabbia cocente della spiaggia, mentre teneva fra le mani due birre ghiacciate. Si avvicinó a Zayn porgendogliene una, stendendosi finalmente sul suo telo da mare, provando una gran sensazione di sollievo. Il sole forte gli faceva bruciare la pelle già scura, gli occhi erano coperti da occhiali da sole, a parer suo, davvero fighi, mentre per Zayn, somigliava ad una patetica mosca.

"Stasera ci sarà una festa, proprio qui" disse Zayn prendendo un sorso dalla sua birra, leccandosi le labbra sporche di residui della bevanda.

"Lo sai che ho iniziato a lavorare, non posso" rispose Louis mentre pensava alla fortuna che aveva avuto di aver trovato un lavoro come barista al bar vicino casa sua, ma la sua gioia aumentava se pensava a come lo pagassero bene. Inoltre, i soldi di suo padre non mancavano mai, poteva definirsi davvero soddisfatto.

"Hei Zay"

"Mh?"

"Cosa sai del padre di Harry?" Il corvino parve sbiancare, mentre iniziava a muoversi leggermente a disagio, non guardandolo negli occhi.

"Non posso dire nulla sul padre, mi dispiace amico" sussurrò mentre beveva un ultimo sorso, accendendosi una sigaretta troncando il discorso, lasciando Louis insoddisfatto.

Poi un ricordó gli balenó per la testa, lui aveva promesso ad Harry, di mettere da parte le sue curiosità, importandosene veramente di lui. Peccato che ci aveva provato, con scarsi, scarsissimi risultati.

Che si fotta.

"Allora puoi dirmi perché ha paura dei tuoni?" Chiese incrociando le braccia al petto, sfilandosi gli occhiali da sole.

"Perché te ne importa tanto? Avete litigato e stroncato i rapporti" rispose l'altro sbuffando per, secondo lui, le troppe domande del suo migliore amico.

Mask.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora