Funzionerà?

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"Harry, sei fatto" Louis rispose in preda al panico, muovendosi a disagio sulla sedia.

"Sei agitato" rispose il riccio sorridendo leggermente, incrociando le dita sotto il mento, osservandolo con estrema attenzione.

"Perché dovrei?" Sbuffò l'altro, iniziando a muovere la gamba in un ritmo frenetico, rendendo la sua bugia ancor più palese.

"Perché, forse, vuoi baciarmi?" Il riccio sorrise mostrando le fossette, le quali fecero stringere lo stomaco a Louis, in preda ad un probabile attacco di panico.

"Non mi sei per niente simpatico quando fumi" sussurró a disagio alzandosi dalla sedia con sguardo basso, gli sembrava quasi che i ruoli fossero cambiati, quello debole sembrava lui.

"Lou? Dove vai?" Urló Harry dall'altra stanza, mentre vedeva il suo amico camminare ed uscire dalla cucina. Si alzó seguendolo, sentendo il suo stomaco ancora brontolare e la mente leggermente confusa, ma si fece forza.

"Che hai?"

"Non ho niente Harry"

"Ma-"

"Ho detto, niente" rispose tentando di mantenere un'aria seria, addolcendosi peró subito dopo, alla vista di un ragazzo tutto ricci e rosso in viso.

"Non preoccuparti, va' a riposarti" sussurró accarezzandogli una guancia, soffermando per pochi secondi lo sguardo sulle labbra del ragazzo, rosse ed umide.

Sentí una grossa mano posarsi sulla sua e due occhi ardevano sul suo corpo. La mano del più piccolo, inglobava quella del più grande, il quale adesso fremeva ad ogni suo tocco.

"Lou.." sussurró chiudendo gli occhi, spingendo il viso ancor di più verso il suo palmo. Non aveva fumato molto, non era la prima volta che fumava una canna, ma il ragazzo dinanzi a lui pareva più forte di qualsiasi droga, alcolico, di tutto. Non rispondeva delle sue azioni, con lui, al suo fianco e tutto ciò lo spaventava, lo intimoriva, ma si sentiva anche cosí bene.

Louis guardava incantato, come il viso angelico era adagiato contro di lui, il cuore scalpitava nel petto, le paure, le insicurezze nel suo corpo, in quel momento erano un ricordo lontano, mentre Harry abbassava leggermente il viso, baciandogli i polpastrelli, le dita, il palmo bollente. Non era nulla di estremo, ma pareva una cosa tanto intima, segreta.

"Ho bisogno di te, nella mia vita..." sussurrò afferrandogli ancora una volta la mano, iniziando a baciare le nocche, ad accarezzare il dorso.

"Sei importante, lo sei troppo" intrecciò la mano con la sua, facendo indietreggiare i loro corpi fino al muro alle loro spalle, dove vi ci inchiodò il più basso contro.

"Harry, ti prego" disse Louis, sentendosi confuso, felice, appagato dalla vita, per delle semplici parole, dette da un ragazzo fatto, dal suo amico, da Harry.

Ma il riccio non si sentiva fatto, drogato, lui era fin troppo consapevole delle sue parole, delle sue confessioni.

"Lo so, che tu ami ancora lei, so che pensi ancora ad El" sussurró Harry sorridendo amaramente, accarezzandogli la cute dolcemente, scrutandogli il viso sconvolto. "Ma meriti di meglio, credimi"

"Ti sbagli, non penso piú a lei da parecchio tempo" ridacchiò Louis, schiudendo gli occhi al tocco delle dita di Harry lungo il suo collo, fino alla clavicola sporgente.

"Perchè?"

"C'é un'altra persona nel mio cuore, Harry" Louis quasi si prese a schiaffi, sapeva, sapeva bene che adesso sarebbe tutto finito. Harry sgranó gli occhi, abbassó il capo e fece due passi indietro, mordendosi il labbro.

Mask.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora