Zayn e Louis avevano stretto la loro amicizia, da quando Harry e Marie erano divenuti ormai una coppia affiatata.
Stavano piuttosto bene in quattro, secondo Harry, ma Zayn sapeva quanto Louis stesse soffrendo in quel momento, e di quanto Marie ne godesse, essendo gelosa dell'amicizia fra loro.
Non poteva fare niente il pakistano, si sentiva stranamente impotente. Dopo tanti anni non capiva più cosa frullasse nella testa di suo "fratello" e questo lo impanicava.
Louis invece tentava di non dare molto peso alla situazione, anche se ormai aveva accettato l'attrazione che provava verso il riccio. Ci stava leggermente male, o almeno tentava di frenare l'angoscia e la forte pressione allo stomaco che lo colpiva a pieno ogni volta che la coppietta si scambiava effusioni.
Era uno di quei giorni, tutti a casa di Louis. Avevano deciso di mangiare assieme, preparando con le loro stesse mani il pranzo. Harry era intento a mescolare il sugo in pentola, Marie a gironzolargli attorno. Zayn invece lavava i piatti che Louis lasciava sempre sporchi, e persino Louis si era messo all'opera nonostante non sapesse cucinare nemmeno un uovo sodo.
Tagliava una cipolla con un coltello affilato, gli occhi sbarrati e la punta della lingua premuta fra le labbra. Il riccio si dimenticò per un momento il sugo, prendendo a fissare il suo amico. "Amore? Stai facendo bruciare tutto" Marie gli sventolò una mano sulla faccia, ed il suo ragazzo parve risvegliarsi, visto che afferrò un bicchiere riempendolo d'acqua, gettandolo poi nella pentola procurando una nuvola di fumo.
Ridacchió nervoso, e Louis lo guardó, mentre baciava giocosamente la sua ragazza a mo' di ringraziamento. "Porca puttana!" Sussurrò lanciando il coltello, prendendosi la mano sanguinante. Che idiota, un inutile idiota nemmeno abile in cucina. Sospirò e diede le spalle ai tre, tentando di non urlare di dolore. Si era tagliato il dorso della mano, un taglio lungo e piuttosto profondo prese a sanguinare abbastanza copiosamente sporcandogli tutta la mano e la maglietta con la quale tentava di fermare il sangue.
"Louis, stai- Oh merda" Harry lo afferró per un braccio, Louis si sentì stupido, quasi una vittima, ma perché? Perchè faceva così? Un giorno qualunque se fosse successa una cosa del genere si sarebbe messo ad urlare senza vergogna e sarebbe corso in bagno. Adesso invece gli si stringeva la gola, imbarazzato e deluso, non riusciva nemmeno a guardare Harry negli occhi.
"Sto bene, faccio da solo" riabbassó lo sguardo verso la ferita, il sangue non si era fermato, ed anche Zayn accorse a vedere mentre Marie si limitava a simulare conati di vomito alle loro spalle. "Vieni, ti disinfetto io" Zayn sussurró mentre gli mise un braccio attorno la vita, accompagnandolo verso il bagno.
Louis annuì semplicemente, sentendosi ancor più male quando un "Bene.." sussurrato dal riccio gli arrivó alle orecchie, un sussurro misto di delusione e tristezza. Ma lui non poteva semplicemente farci nulla, non voleva essere un peso, no affatto.
"Dovresti smetterla di guardare Harry mentre fai cose pericolose" Zayn sussurrò, mentre premeva l'ovatta colma di disinfettante sul taglio, procurando un bruciore estremo ed un urletto da parte di Louis. "Non dire stronzate" sussurró ad occhi chiusi, chiusi dal dolore. "Apri gli occhi, guardami e dimmi che non stavi fissando Harry" il corvino rispose, gettando il batuffolo sporco nel water, prendendo un altro pezzo. Louis alzò il capo e lo guardò mentre si posizionava dinanzi al suo corpo, seguendo attentamente i suoi movimenti. Si guardarono attentamente, prima che Louis quasi urlasse un "Ok, hai vinto!" Ed alzasse gli occhi al cielo, facendo nascere un ghigno sul volto del suo amico. "Lo so, vinco sempre" e prima che potesse ribattere gli spruzzò ancora quel disinfettante che Louis iniziava ad odiare sul profondo taglio, facendolo ululare.
***
"Hai perso la testa?" Zayn urló al suo amico, mentre quest'ultimo scuoteva la testa con gli occhi lucidi.
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Mask.|| Larry Stylinson.
FanfictionEssere come si vuole é difficile. Harry ne ha passate tante in passato, ma ancora adesso continua ad avere questo costante peso sullo stomaco. Si può spingere una persona tanto altrove, da ritrovarsi a vivere un'infelice vita, solo per paura di far...