Merda!

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Harry era impalato, immobile, non sapeva davvero cosa fare o cosa dire. Ricordava benissimo le parole di Louis, Eleonor lo aveva tradito, ma ha sempre un posto nel suo cuore. I due continuavano a starsene abbracciati sotto lo sguardo confuso di tutti i presenti nella stanza. Harry non era confuso, era preoccupuato, anzi, non sapeva nemmeno come catalogarla quella strana sensazione alla bocca dello stomaco. Si alzò e si avvicinó a passo svelto verso la porta di casa, dando una forte spallata a Marie che aveva tentato di seguirlo.

"Vado a fumare una sigaretta" disse il riccio chiudendosi poi la porta alle spalle, causando un rumore secco che fece sobbalzare Louis. Parlando di quest'ultimo si può dire che il suo cervello era andato in pappa, non ci capiva più nulla, ma di una cosa ne era certo, di Eleonor non gliene fregava assolutamente nulla in quel momento, nonostante il cuore battesse all'impazzata, nonostante le gambe molli, lui sapeva a cosa erano date queste reazioni.

Un Harry geloso non si vede tutti i giorni.

"É bello rivederti Louis, davvero tanto" Disse la moretta spostandosi, finalmente, dal corpo del ragazzo, il quale semplicemente sorrise un po' sforzatamente adesso nel più totale imbarazzo. "Oh, si anche per me" rispose abbassando il capo, sicuramente con le goti rosse come non mai. Di certo non mentiva, Eleonor è stata la sua ragazza per molto tempo, erano anche migliori amici, nonostante tutto davvero le voleva bene, ma l'amore ed i sentimenti di un tempo adesso non esistevano più. "Penso che dovremmo iniziare a cucinare ragazzi" disse Zayn prendendo sotto braccio Louis trascinandolo in cucina, seguito da Niall, Marie e le altre due ragazze.

Harry bussó al campanello pronto a rientrare, Marie gli aprì la porta lanciandogli uno sguardo furioso. "Era una scenata di gelosia quella di prima?" Incrociò le braccia e si paró davanti al corpo del ragazzo, che con una mano la scostó e si fece strada verso la cucina "No Marie, non sono geloso" rispose con voce sicura e ferma, mentre il suo cuore batteva e le sue mani tremavano. Entrato in cucina il suo auto-controllo era al limite, non ce la faceva più. Un Louis Tomlinson senza maglietta ai fornelli era una visione piacevole, ma una Eleonor che lo squadrava da capo a piedi con occhi sognanti era una cosa orribile e per Harry anche fastidiosa. "Louis, perché non ti rimetti la maglia?" Alzó la voce il minore, facendo voltare tutti, ma a lui poco importava. "Ma si muore dal caldo Harry" rispose lamentandosi il ragazzo dagli occhi celesti, che a quella sua risposta ricevette un sorriso provocatorio dalla ragazza seduta a fissarlo.

Cosa?

"No, rimettitela" si avvicinó alla maglietta sul tavolo, afferrandola e buttandola addosso a Louis, che la prese leggermente confuso.

"Che ti prende? Per chi mi hai preso, un bambino?" Sospiró il maggiore afferrando la maglia e gettandola addosso ad Eleonor, la quale la ripiegò accuratamente posandosela sulle gambe. "Invece di fare il geloso, aiutami a cucinare" rispose Zayn ridendosela sotto i baffi, mentre sminuzzava in modo orribile una cipolla. Harry arrossí ed alzó gli occhi al cielo, lanciando una veloce occhiata a Louis che sorrideva mentre beveva un sorso d'acqua "Non sono geloso" disse con voce leggermente stridula, mentre faceva spostare tutti dai fornelli, pronto a cucinare un qualcosa di delizioso, come solo lui sapeva fare.

"Probabilmente Harry é l'unico che sa cucinare" disse Eleonor, facendo alzare delle leggere risatine da parte di tutti, tranne da parte di Harry, che semplicemente capovolse le fettine di pollo nella padella procurando un suono scoppiettante. "Ha un buon profumo, cosa cucini?" Harry adesso sorrise a trentadue denti, mentre girava il suo capo riccioluto verso Louis, il quale guardava incantato il pollo fritto. "Nulla di speciale, pollo speziato, vicino cosa vuoi?" Chiese osservandolo, continuando a sorridere facendo sbucare le sue adorabili fossette, dove il maggiore prontamente vi affondò un dito. "Non lo so Harry, fai delle semplici patatine fritte, puoi?" Domandó con occhi sognanti, mentre si asciugava con il dorso della mano la fronte leggermente bagnata di sudore. "Certo che posso" annuí Harry e scostó lo sguardo dal viso, dal corpo, dagli occhi e da quelle bellissime labbra tentando di riconcentrarsi sul cibo.

Mask.|| Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora