Quante ore ci sono in un giorno?
Ventiquattro.
E quante ore ci sono in quindici giorni?
Troppe.
Bene, troppo tempo, Louis non vedeva Harry da troppo tempo, quindici maledetti giorni senza immergersi in quegli occhi verdi. Ci stava pensando davvero un sacco, ad un modo per riaverlo, ma tutti i tentativi di creare un incontro anche solo casuale con il riccio, andavano in fumo. La Signora Anne, ogni tanto aveva accolto in casa Louis e Zayn, raccontando loro di come Harry passasse ogni giorno a casa per controllare se stesse bene, ma erano ormai poche le volte che dormiva in casa. Capitò che un giorno Zayn e Louis erano a casa Malik, nel mentre ridevano e scherzavano si guardarono negli occhi, semplicemente piansero. Piansero di un amico che amico non era più, piansero per quel ragazzo dal cuore troppo grande ed ingenuo.
Ma Louis non era un ragazzo che si arrendeva, Louis vinceva sempre, se lo sarebbe ripreso a tutti i costi.
Camminavano ormai da soli i due amici fra le strade brulicanti di ragazzi e ragazze, mentre si beavano semplicemente di quell'atmosfera così allegra ed accogliente. Louis si decise a parlare, spezzando quel silenzio tanto fastidioso "Harry.. secondo te come sta?" Domandó socchiudendo gli occhi, quando il corvino gli rispose con un secco "Male" scrolló le spalle e scosse la testa, adesso più determinato che mai a fare un passo avanti "Voglio provare a farlo ragionare" disse continuando a camminare "É difficile, poi c'è anche tua cugina di mezzo" sospiró Zayn, abbassando il capo e chiudendo per pochi istanti gli occhi.
I denti di Louis morsero il suo labbro inferiore, passandoci consecutivamente la lingua sopra. A quanto pare Zayn aveva perso le speranze, poverino, si ritrovò a pensare, chissà quante ne avrà passate a causa di quel riccio idiota.E chissà quante ne passeró io.
***
Quella sera, il ragazzo dagli occhi blu era disteso sul suo letto, mentre fissava il soffitto concentrato ad elaborare un piano per incontrare Styles. Avrebbe fatto da solo, fanculo alle conseguenze, reagiva d'istinto e per lui andava bene così. Afferró il cellulare, mentre prese a scorrere freneticamente nella propria galleria musicale, sospirò sollevato quando lesse il nome di quella canzone, non sapeva il perchè, quella melodia un po' malinconica lo ispirava da morire. Le note di Every Breath You Take dei The Police adesso rompeva il silenzio in quella stanza.
Every smile you fake, every claim you stake,
I'll be watching you..
Louis sorrise, aveva imparato ad osservare Harry, probabilmente aveva imparato a farlo dal primo momento, ed aveva imparato ad osservarlo in silenzio ogni qual volta fingesse un sorriso, non capendo sempre il perché. Ma Harry gli sorrideva veramente, per lui bastava che qualcuno lo capisse e al diavolo tutto, magari ha un pensiero sin troppo chiaro di Harry anche solo dopo pochi mesi, ma lui ci si era affezionato a quella cascata di ricci, standogli vicino ha iniziato a provare dei sentimenti, sentimenti che lui sa, mai verranno ricambiati. Ma Louis è un uomo di parola, nessuno gli avrebbe mai fatto del male glielo aveva promesso, gli era così vicino ogni giorno, la stupida curiosità mutata in un senso di protezione, lui lo proteggeva, non ci è riuscito del tutto, Marie sta con Harry.
Ma Harry la ama, non ama te.
Louis scacciò quella stupida voce dalla sua testa, non importa se non è amato, non gli importa essere amato, lui vuole solo aggiustare quel povero cuore sbriciolato dal dolore, vuole soltanto proteggere quel corpo, quell'animo puro, ma macchiato allo stesso tempo.
Lui non romperà la promessa.
***
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Mask.|| Larry Stylinson.
FanficEssere come si vuole é difficile. Harry ne ha passate tante in passato, ma ancora adesso continua ad avere questo costante peso sullo stomaco. Si può spingere una persona tanto altrove, da ritrovarsi a vivere un'infelice vita, solo per paura di far...