Quattro giorni prima...
Dannazione!Chi era lo stupido che pensava che fosse una buona idea lasciare guidare gli anziani? Se avessi potuto contestare su questo avrei potuto dire che dopo la cinquantina alcune persone non avrebbero dovuto avere la patente. E mio padre ri-entrava in questa categoria, anche se la lancetta del contachilometri segnava i quarantacinque kilometri. Mi stava facendo impazzire, guidava come un vecchio ottantenne.
-Mi stai prendendo per il culo?- Chiesi rivolgendomi a mio padre, come azionò tranquillamente l'indicatore di direzione. Prese il suo tempo per svoltare, attentamente senza spostare le mani dalla sua posizione 9:15. C'era ancora qualcuno che guidava così dopo aver superato l'esame della patente, tranne mio padre? No. La risposta era no. Nessuno teneva il volante in quel modo.
Mi derise.
-Hai fretta, figliolo?- Mi chiese e sorrise divertito.
-La fretta è che voglio la mia cazzo di macchina e alla velocità a cui stai andando non arriveremo a Bridgeport fino alla prossima settimana se siamo fortunati,- dissi indignato seppellendomi nel sedile in pelle.
-Se fossi in te non mi lamenterei della mia guida, visto che è la tua auto dal meccanico e non la mia,- rispose con autocompiacimento.
-Come sempre è colpa mia,- dissi tra i denti. - Quello stronzo di Fisher mi è venuto addosso e se Ashton non mi avesse fermato, lo avrei sistemato.-
-Sì, lo avresti fatto, quindi sono grato che tuo fratello era lì per fermarti,- rispose con calma.
Sbottai una risposta. Non ero affatto grato. Quel imbecille di Ryan Fisher avrebbe saputo parcheggiare una stupida macchina. Idiota. Mi chiedevo come diavolo avesse superato l'esame di guida. Scommetto che i parcheggi glieli avesse fatti il suo istruttore durante l'esame.
Era passata circa una settimana da quando Fisher aveva tamponato la mia macchina.
Stavo uscendo dal mio solito parcheggio della scuola e dal nulla quell'idiota di è venuto addosso. Era spaventato a morte non appena mi vide scendere dalla mia macchina, e marciare verso di lui, lo tirai fuori dalla macchina dal colletto.
Stavo per colpirlo in faccia quando Ashton si avvicinò e mi tirò via.
-Non ne vale la pena, Luke- disse semplicemente mentre mi tirò via, a una distanza sicura da Ryan Fisher.
Ma la mia attenzione non era più su nessuno di loro. Invece osservavo la mia macchina, l'ammaccatura che aveva provocato Fisher alla mia bambina.
Non avevo mai amato nessuno come amavo la mia macchina. La mia auto era la mia bambina. La mia Delilah. L'amore della mia vita era la mia macchina e chi si sarebbe messo tra noi, se la sarebbe vista con me. So che molto probabilmente sembravo un folle per essere così attaccato ad un pezzo di metallo, ma quella macchina mi dava più soddisfazioni di qualsiasi altra ragazza.
-Tu se morto, Fisher,- ringhiai e lo guardai. Provai piacere quando nel silenzio vidi il suo volto posarsi il panico. Ma quella vista non era abbastanza divertente per compensare il danno che aveva fatto. Non mi importava se la sua macchina fosse vecchia quella messa peggio era la mia.
La sua stupida macchina avrebbe consumato un pieno di benzina solo per arrivare a scuola. Sarebbe stato più economico per lui acquistare una nuova auto che riparare i danni di quella ferraglia arrugginita. Forse sarebbe stato meglio, visto che era un'offesa per la mia Rover anche essere nello stesso parcheggio come la sua auto di merda.
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Hold My Hand || Luke Hemmings
FanfictionTutto quello che ci serve è un incidente. Un incidente di qualsiasi tipo per cambiare il corso della nostra vita. Un incidente che ci potrebbe rovinare o romperci, o che ci possa far rialzare e cambiarci per il meglio, credo che tutto ciò dipenda d...