Per completare il mio pomeriggio, ero caduto in una pozza di fango. E faceva freddo. Rimasi sorpreso quando la pozza non fu congelata, visto che la temperatura doveva essere al di sotto dello zero. Che fantastico modo di finire la giornata! Avevo chiesto di fare dei fanghi? Penso di no.
- Che cazzo! - Urlai fumante, rabbrividendo come mi voltai per vedere chi fosse il figlio di puttana a cui avrei dovuto ricambiare il favore. Mi sentii un grumo di fango cadere dalla guancia e ringhiai con disgusto.
Alzai gli occhi e vidi un paio di occhi azzurri che mi guardavano con un espressione terrorizzata.
Ma vaffanculo.
Aiden Strana Sanders. Ovviamente. Chi altro sarebbe stato così stupido da potermi spingere in una pozzanghera? E credo che lei non avesse fatto la cosa giusta, era così terrorizzata. Il suo viso era più pallido di un fantasma, con occhi da cerbiatta spalancati mentre stringeva il braccio di Ashton. Quest'ultimo stava guardando questa situazione come se fosse la cosa più eccitante che avesse mia visto, invece di aiutarmi.
Quel cretino.
Strinsi gli occhi sulla strana e misi tutta la forza che potetti per rendere il mio sguardo più minaccioso. Dal momento che, ovviamente, non avrei potuto farle nulla, dato che Aiden fosse la nipote del capo della polizia della città. Avrei potuto spaventarla per aver fatto questa stronzata.
- Cazzo di idiota! Guarda che cazzo hai fatto! - Le urlai, il pallore del suo viso scomparve in un istante. E venne sostituito da una dozzina di sfumature rosse, quando lei arrossì e voltò il suo sguardo. Credo che non si stesse rendendo conto che era ancorata ad Ashton come se dipendesse da lui, perché i suoi occhi si fecero più ampi, come Ashton le sorrise.
- Camminato tanto? - la prese in giro.
Velocemente tirò via la mano e mi fissò, a malapena tenni la furia omicida dentro di me sotto controllo.
- Sei fottutamente folle? Hai qualche desiderio assassino che io non so, Sanders? - Chiesi, a bassa voce, e credo che la mia domanda fosse giustificata in quel momento. Non aveva idea di chi fossi? Chiaramente no, perché se lo avesse fatto, non sarei seduto in una pozza fredda coperto di fango in questo momento.
Giurai di aver visto un po' di agitazione a questo punto.
- Mi...mi..mi dispiace, - balbettò.- Ero assorta nei miei pensieri -
Mi stava prendendo per il culo? Questa era la sua scusa? Era assorta nei suoi pensieri? Mi alzai e mi voltai per guardare verso il basso per stimare che dannazione avesse fatto. Il fango era sui miei vestiti e il mio inutile tentativo di cercare di spolverare via il fango fallì. Perché finii per farlo sbavare e rovinai maggiormente i miei jeans. Presi un respiro profondo e strinsi i pugni. La rabbia ribolliva nelle mie vene, tutto quello che vedevo era rosso.
Luke, in nessuno caso dovresti colpire la strana. Non staresti bene con una tuta arancione.
Cercai di tenere la rabbia sotto controllo, ma fu quasi impossible cazzo. Dopo qualche profondo, e molti forzati respiri, riuscii a fare questo. Lentamente voltai la testa e feci un passo verso di lei. Torreggiando su di lei e il suo respiro si fermò come misi tutta la mia rabbia in evidenzia su di lei.
- Si, ovviamente,- sputai verso di lei, e Aiden indietreggiò un po'. -Stavi pensando a quanto sei patetica? E a quanto tu sia terribile e del perché non hai nemmeno un amico e che nessun ragazzo vorrebbe toccarti? E che probabilmente morirai di una dolorosa morte... da sola? -
- Luke, andiamo. Non è che il suo scopo fosse quello di spingerti.- Ashton disse, cercando di calmarmi.
Davvero, Ashton? Solamente ora hai deciso di intervenire? e non quando ero nel fango.
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Hold My Hand || Luke Hemmings
FanfictionTutto quello che ci serve è un incidente. Un incidente di qualsiasi tipo per cambiare il corso della nostra vita. Un incidente che ci potrebbe rovinare o romperci, o che ci possa far rialzare e cambiarci per il meglio, credo che tutto ciò dipenda d...