16 × You Sure?

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È incredibile come questo ragazzo riesca a farmi sentire bella, protetta e soprattutto viva.
Sì, viva. Da molto tempo ho cercato un ragazzo che mi facesse sentire così, ma ho perso solo tempo.

Sospiro ripensando a mia madre, e scuoto debolmente la testa.

Come siamo arrivate a questo punto?
Non lo so e non lo voglio sapere, ora è il mio turno di essere felice. Sono stanca di correre dietro le persone che non mi si filano, o peggio, che mi trattano di merda.

La mano di Lorenzo sul mio ventre mi riporta a guardarlo, scambiandoci dei sorrisi. Non dei semplici sorrisi, ma sorrisi veri. Da questi sorrisi, si capisce quanto lui ci tenga a me, e quanto io tenga a lui.

Mi alzo per andare a bere, con tutta la coperta sulle spalle. Lorenzo mi guarda e ridacchia; mi giro verso di lui e lo vedo ridere.

«Cosa ridi? Stronzetto.» Dico sarcastica, facendo la finta offesa, e vado in cucina, a bere dell'acqua.
Il ragazzo mi segue con passo felpato, non facendosi sentire.
Quando ho il bicchiere in mano e sto bevendo, lui mi spaventa, spuntandomi davanti dal nulla e io gli sputo tutta l'acqua in faccia, iniziando a ridere.
Mi piego in due tenendomi sulle ginocchia vedendo la faccia di Lorenzo, non smettendo di ridere.

Il ragazzo ci rimane un attimo, ad occhi chiusi, e poi sorride, asciugandosi con un asciugamano.

«Grazie tante eh.» mormora avvicinandosi.

Io non smetto di ridere e annuisco.

«È colpa tua, sai?» ridacchio appena prendo fiato e indietreggio vedendo il ragazzo avanzare verso di me.

«Mia? Cos'ho fatto scusa?» Riesco a percepire il suo tono sarcastico e ridacchio, arrivando con la schiena a toccare la parete.

Scuoto la testa e il ragazzo mi prende in braccio, portandomi sul letto. Appena mi solleva esce un urletto dalle mie labbra, per lo spavento, e ridacchiando mi stringo a lui.

«Si può sapere cosa vuoi?» chiedo sorridendo e spostando i capelli del ragazzo dietro il suo orecchio.

«Voglio te.» Sussurra guardandomi negli occhi, il suo sguardo mi trapassa voglioso.

Appena mi posa sul letto, inizia a baciarmi con foga e io ricambio, con altrettanta foga, schiudendo le labbra per far entrare la sua lingua, iniziando a muoverla con la mia.
Questo bacio è diverso da tutti gli altri, questo è qualcosa che mi fa riempire lo stomaco di farfalline e che spero duri per sempre.

Quando si stacca, annuisco, così da fargli capire che per me va bene.
Sorrido e ribalto la situazione, ritrovandomi a cavalcioni su di lui. Mi chino per baciarlo, mentre lui mi slaccia il reggiseno da sotto la felpa e sentendo il suo membro indurirsi contro i suoi jeans.
Lo sfila e lo butta sul comodino, fissandomi negli occhi.

«Sei sicura?» Sussurra mordendosi il labbro, felice e preoccupato allo stesso tempo.

«Si, tranquillo.» Gli accarezzo la guancia con il dorso delle dita e poi gli lascio un veloce bacio a stampo.

È troppo carino, aw, si preoccupa per me.

Dopo le labbra, inizio a baciargli il collo, prendendo un lembo di pelle tra le labbra e iniziando a succhiare.

«Oh piccola.» Geme sottovoce palpandomi il sedere.
Con un movimento improvviso mi riporta sotto di sé, e lentamente mi toglie la felpa, poi prende a baciarmi e a succhiarmi il collo.

A primo impatto mi copro, diventando un peperone, non essendo per niente abituata a stare nuda davanti ad un ragazzo. Ho paura che mi giudichi.
Non ho mai amato il mio corpo, ci sono sempre delle imperfezioni.

Dark Angel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora