×Lorenzo's POV.×
Mi sveglio in soprassalto, mordendomi il labbro per poi leccarlo, sentendo sia le labbra che la gola secca.
Mi alzo e prendo la bottiglietta d'acqua dallo zaino, per poi sgranare gli occhi ricordando che ieri Rachele c'era, e ora non più.
Sospiro bevendo tutta l'acqua nella bottiglia da mezzo litro e mi alzo, svegliando poi Matt, il quale si sveglia messo peggio di prima, e una risatina lascia le mie labbra, tornando poi subito serio.
Mi tengo le tempie che martellano leggermente e guardo il ragazzo, spiegandogli la situazione, dicendogli successivamente di andare a casa.So dove si trova lei.
***
Salgo di corsa le gradinate dell'albero, entrando in casa, chiudendo la porta dietro di me in modo silenzioso, non volendola spaventare e/o svegliare.
Inizio a girare per la casa non trovandola, vedendola infine in camera, stesa a terra.
Sta sudando, è più pallida del solito, evidentemente non sta bene.
Mi avvicino con calma e mi siedo di fronte il suo viso, leggermente cupo per via del sogno che sta facendo, forse.
Mi chino poi su di lei, asciugandole il sudore sulla fronte, freddo, con la manica della mia felpa, per poi baciarla.
Scotta.
Un brivido percorre la mia spina dorsale, sono sinceramente un po' preoccupato.
Non sono bravo in questo tipo di cose, quando non so che fare entro nel panico.«Piccola..» Sussurro provando a farla svegliare, per poi posare la mia fronte sulla sua tempia.
«Ehi ti prego svegliati.» Continuo muovendola delicatamente dal braccio, accarezzandole la guancia, per poi baciarla a stampo, sono fredde anche le labbra, eppure fa caldo, cazzo.
Sospiro provando a mantenere la calma e la scuoto poco più forte, sentendola mugolare.Mi sdraio al suo fianco e la guardo in viso, continuando ad accarezzarle la guancia, facendo sfiorare i nostri nasi.
«Jar lasciami sola.» La sento sussurrare debolmente, voltandosi dall'altra parte, tossendo piano, quasi senza forze.
Questa notte ha preso freddo, sicuro.«Non ti lascio sola, Cristo.. che ti prende?»
Chiedo guardandola e ritornando davanti a lei, sdraiato.
Perché si comporta così ora?
Che le prende?«Vattene.» Continua, spingendomi debolmente dal petto, vedendo i suoi occhi lucidi guardarmi per mezzo secondo.
Scuoto piano la testa e mi avvicino ancora, abbracciandola e portandola sul mio petto, stringendola forte a me.
So che ha bisogno di riposo, di qualcuno che le dimostri che nonostante ciò rimane, come me.«Non me ne vado..» Sussurro ancora e la stringo a me leggermente di più, sentendola nascondere il viso nell'incavo del mio collo e piangere. Mi si spezza il cuore.
«Quando vorrai parlarne ci sarò, sfogati per bene e poi mi racconti.» Le bacio la testa sentendola annuire poco dopo la mia affermazione, iniziando a raccontare con voce rotta e tra un singhiozzo e l'altro come si sente sola, come la famiglia le manca, come si sente priva dell'affetto primario di questa.
Come biasimarla..
Fossi stata in lei sarei andato a cercare mio padre, forse l'unico a cui davvero interessava di lei.. Però la lasciò sola con la madre.. anche qui due domande sono da porre.Un'idea mi viene in mente e sorrido appena, avvicinando le labbra al suo orecchio.
«Ora ti porto a casa mia, c'è mia mamma, mio papà sicuramente lavora..
Ci prenderemo noi cura di te.»
Mi alzo lentamente e la prendo in braccio come una bambina, è dimagrita, questo non va bene.La copro con la coperta e mi incammino per arrivare all'uscita della casetta, scendendo e incamminandomi successivamente verso casa.
Lei si è addormentata nuovamente, non stava affatto bene.
Non capivo cosa non andava: la sera prima era normale, poi bum.sono un coglione.
Mi accorgo solo ora di quanto male sta, sono ciecato, Cristo.
Non merita una merda come me, infondo non posso renderla felice.
So che non potrò mai sostituire la sua mancanza, forse un po'.. Ma non del tutto.«Tieni duro, siamo arrivati.»
Le sussurro all'orecchio, baciandole la fronte un'altra volta, era già meno calda, ma scottava ugualmente.
Una volta entrato in casa, mia madre arriva, e dopo aver raccontato brevemente come stanno le cose, ci pensa lei alla ragazza.pochi giorni dopo..
Rachele's Pov.
Mi sveglio una mattina, dopo essermi addormentata in stanza nuovamente, insieme l'armadio con i famosi buchi a causa dei pugni di sfogo del rosso.
Un sorriso spunta sulle mie labbra non appena lo vedo entrare in camera con la colazione.
Ho ancora un po' di febbre, ma sta guarendo grazie al ragazzo e alla madre, sarei niente senza di loro.«Buongiorno piccola.»
Sorride lui, mentre posa il vassoio sulle mie gambe e si siede al mio fianco.
Io sorrido ricambiando il buongiorno con un bacio, un bacio lento e dolce, mi erano mancati parecchio.
E pensare che ieri non ero messa molto bene.
Ridacchio al pensiero e lo guardo, stringendogli una mano mentre gli faccio dare il primo morso al cornetto, poi uno io, e uno lui, così fino a finirlo.«Grazie per tutto ciò che fai.»
Sussurro baciandolo ancora, accarezzandogli la guancia con la mano libera.«Grazie a te per aver reso la mia vita un po' meno buia.» Sorride lui, baciandomi ancora e ancora, non ne avrò mai abbastanza.
«Finisci di far colazione e vestiti, che ho una sorpresa per te.»
Sorride ammiccandomi e si alza per prendersi un paio di jeans neri con strappi sulle ginocchia, una maglietta larga, la bandana e le vans anch'esse nere.
Oddio, non vedo l'ora di vedere cosa sia!HEY YOU!
N/A
scusate l'assenza, sono stata piena di cose strane da fare.. :c
aggiornerò il prima possibile, prometto!
voi continuate a votare e a commentare, anche perché non so come, ho dovuto tipo ripubblicare tutta la storia...
:'(
SEE YA LOVERS!
MUCH LOVE,
VIC X
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Dark Angel.
FanfictionLei, la nuova arrivata, quindi a vista di tutti sfigata e asociale. Lui, il popolare della classe, a vista di tutti figo e intelligente. Volete sapere cosa succederà tra i due? Bene, siete nella storia giusta.