14 × Chi sei?

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Un forte rumore mi sveglia, mi ritrovo sotto le coperte del mio caldo letto, con le borse vicino ad esso.

Mi alzo lentamente e vado in bagno. Mi guardo allo specchio e realizzo di non essermi struccata ieri, sembro un panda drogato. Mi butto sotto la doccia e ci rimango una mezz'oretta abbondante. Sarà strano, ma la mia doccia un minimo mi è mancata.

Mi metto l'asciugamano ed esco, mi prendo il cambio intimo, una tuta e mi vesto.

Mi dirigo in cucina, dove trovo mia madre con un uomo, alto poco più di lei, avrà la sua stessa età, muscoloso, barbuto.
Avete presente uno di quei vichinghi che incutono terrore ma alla fine sono tenerosi? Ecco.

«Buongiorno.» sussurro stropicciandomi gli occhi.
L'uomo si gira verso di me. «Buongiorno.» risponde sorridente, ha una voce profondissima, inquietante.

Mia madre mi guarda ma non saluta, ovvio.
Che pensavi Rachi? Che tua madre ti avrebbe cagata una volta tornata? Stronzate.

«Sono Ryan, piacere.» l'uomo mi tende la sua enorme e pelosa mano, io la afferro un po' insicura. «Non aver paura, non mangio.» fa l'occhiolino e guarda mia madre. Lei rimane impassibile, per poi tornare a lavare i piatti.

Sorrido in risposta. «Mi chiamo Rachele, piacere mio. Scusa ma chi saresti?»

«Sono il fidanzato di tua madre, ti ha cercato perché non vedeva l'ora di farmi conoscere te.»

«Ah, ecco. Bene, scusa se sono fredda o arrogante ma onestamente è una cosa vostra e dato che io e mia madre non abbiamo un filo di rapporto, mi chiedo cosa ci faccia io qui.»

«Come scusa?» chiede mia madre girandosi e fulminandomi con lo sguardo.

«Io sono venuta perché hai chiamato la polizia. Mamma hai chiamato la polizia! Come ti viene in mente una cosa del genere? Mi sono preoccupata perché pensavo fossi ricaduta..»

«Assolutamente no! Non ti trovavo più e volevo sapere se tu stessi bene! Cosa non fa una madre per una figlia scomparsa?»

«Oooh, certo, come se adesso ti interessasse davvero di sapere come sto e minchiate simili. Senti, smettila di fare il bel faccino davanti al tuo fidanzato e fagli vedere chi sei davvero. Forse è per questo motivo che papà se ne andò, non è vero? Sei solo una bugiarda..» Le lacrime mi circondano gli occhi, non posso piangere ora, davanti ad uno sconosciuto per giunta. Prendo la mela dal tavolo e mi dirigo in camera, ma prima di uscire dalla cucina sussurro a Ryan "buona fortuna" lui mi guarda confuso e poi guarda mia madre.

«Rachele torna subito qui!» urla mia madre. «Porca troia se ti becco ti ammazzo!»

Mentre mi allontano li sento parlare, lui è riuscito a calmarla, ora non capisco cosa si stiano dicendo ma io ho un fottuto bisogno di Lorenzo.

Esco di casa, senza nemmeno finire la mela. Mi siedo sul muretto davanti casa e la porta sbatte, mi giro e Ryan si avvicina.

Mi guarda, fa paura davvero, e si siede vicino a me.

«Senti.. io non voglio rovinare niente tra di voi. Voglio solo essere lasciata sola.»

L'uomo mi guarda e mi abbraccia. Mi stacco subito dall'uomo e mi allontano. Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance rosee. Riesco a sussurrargli un "Scusa per tutto." lui annuisce piano e io inizio a correre. Senza un vero motivo.

Voglio scappare, trovare un rifugio dove tutta questa merda non esiste. Voglio tornare a casa mia, dove sono nata, voglio tornare dai miei amici. Voglio mio padre.

Il cielo tuona e un fulmine lo trancia, facendolo trasalire.
Ho una fottuta paura dei temporali.

Corro più veloce, entrando nel bosco e avvicinandomi sempre di più al nostro nascondiglio.

Dark Angel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora