22 × Dead End.

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«Non farlo.»
Le parole confuse di mia madre in lacrime mi passano da un orecchio all'altro.

«Ti prego, non farlo.
Ho capito di essere una orribile madre, ma ero da sola, non sapevo come comportarmi e ho troncato in pieno!»
Quasi urla la donna, con Lorenzo al suo fianco, anche lui con gli occhi lucidi.

Abbasso lo sguardo, vedo tante piccole macchine che marciano, ho la mente vuota, tranne per un pensiero.

‹Fallo, buttati, ed i tuoi problemi finiranno.›

Il cuore mi batte forte, sembra che voglia buttarsi lui prima di me, e temo che anche loro lo possano sentire.
No, forse non posso farlo.
Il mio cercello mi sta uccidendo, ma perché?

Chiudo gli occhi, aprendo poi le braccia.
Sento a malapena mia madre che inizia ad urlare, da dietro quella barriera lontana.
Non so come sono arrivata qui, non me lo ricordo, non so nemmeno il perché.

Sento le sirene avvicinarsi, anche queste confuse, per poi sentire il ginocchio cedere.
Lorenzo scavalca la ringhiera, e mi prende al volo, cadendo con me.

«Lorenzo... No!»

...

Mi sveglio in un sussulto, scattando seduta, sudata, con il viso umido per le lacrime che involontariamente si sono riversate su di questo.
Il rosso si sveglia, a causa mia, e non appena apre gli occhi, mettendomi a fuoco poco dopo, mi abbraccia con forza.

«È tutto okay piccola, shh..» Sussurra sapendo quanto spesso io la notte faccia gli incubi, e a volte sembrano talmente reali che quando mi sveglio, mi viene l'attacco di panico.
Mi faccio piccola tra le sue braccia, ricambiando quella stretta che mi fa sentire a casa.
Lui sta bene, era solo un brutto sogno.
Non riesco a fermare le lacrime, però i singhiozzi diminuiscono.

Quanti problemi, mh?
Mamma, scusa per tutto quello che ho fatto, volevo solo essere felice.
Questo sogno mi ha fatto ripensare a te, e a te farò visita tra qualche ora, quando sorgerà l'alba.

«Voglio andare da mia madre più tardi.. Vorrei sapere come sta, e vorrei scusarmi con lei per essere una pessima figlia.» Sussurro tra le lacrime e un leggero sospiro mi tranquillizza ulteriormente.
La mamma è pur sempre la mamma.

«Va bene piccola, io ti accompagnerò, ma se dovesse urlarti contro o iniziare a fare la psicopatica, ti porto via.»
Annuisco al suono delle sue dolci e premurose parole, e gli sorrido leggermente, nascondendo il viso tra il suo collo ed il cuscino, dopo essermi asciugata le lacrime con il dorso della mano.
Un peso sul petto inizia a farsi sentire, come il magone in gola.
«Lorenzo...?» Sussurro poi sottovoce, facendomi piccola, e stringendomi poco più a lui.

«Mh?» Chiede aprendo un occhio per guardarmi, ancora addormentato.

«Rimarrai al mio fianco sempre, non è così?» Chiedo senza pensarci, con gli occhi chiusi per la stanchezza.
Lui annuisce, e sussurra un 'sì piccola', così poco dopo mi addormento, cullata da quella piccola rassicurazione e dalle carezze alla schiena fatti delicatamente dal rosso.

...

«Sicura?» Chiede il ragazzo una volta giunti davanti la mia casa, la guardo e deglutisco, annuendo.

«Sì, sono stanca di scappare.»
Il rosso annuisce sorridendo, presumo per la mia decisione, e mi prende la mano, andando davanti la porta e suonando.
Mentre aspettiamo che ci venga ad aprire, mi bacia dolcemente le labbra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 06, 2023 ⏰

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