EPILOGO.

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Il rumore fastidioso della sveglia irrompe nella mia piccola stanzetta viola, dopo poco mia madre urla il mio nome.
"JASMINEEE, farai tardi a scuola!" Sbuffo e mi copro le orecchie con il mio amato cuscino. Oggi è il mio primo giorno alle medie, e sinceramente non sono tanto entusiasta. Mi alzo dal letto e con la mia, ormai quotidiana, modalità zombie mi dirigo in bagno. Lascio cadere il mio intimo e mi infilo sotto il getto d'acqua calda. Mi insapono per bene per poi risciacquarmi. Adesso si che mi sento leggermente più sveglia! Mi metto l'accappatoio e corro in camera per cercare la nuova divisa, che secondo me sembra più una di quelle divise che si usano in quei cartoni giapponesi, però dettagli. Mi asciugo per bene e mi vesto, metto le mie amate converse bordeux, prendo lo zaino e scendo giù dove trovo mia madre intenta a preparare la colazione. "Alla buon ora! Il primo giorno e già vuoi fare ritardo?" Non le do retta e mi siedo per gustare la mia brioche. Mia madre si alza decisa e corre di qua e di la per sistemare tutto prima di uscire. Maniaca del pulito penso fra me e me. Mi infilo il giubbotto in pelle nera ed esco di casa con mia madre che non smette di avvertirmi sui ragazzi, i bulli etc. "Mamma basta, ti prego, sono alle medie, non al college!" Si zittisce e mi guarda per alcuni istanti prima di mettere in moto e partire.

Sto camminando per i corridoi, ormai vuoti,cercando la mia classe, che non tardo a trovare. Fantastico, il prof è già dentro. Busso debolmente per poi entrare e trovarmi 25 paia di occhi puntati addosso. Chino la testa e per quanto io mi conosca potrei dire che sono arrossita. Fottuta timidezza. "Alla buon ora miss..." "Williams, miss Williams" lo interrompo. "La prego, si sieda, stavamo giusto per cominciare la lezione" Oh qui non perdono tempo a chiederci come ci chiamiamo e cose varie? Stupendo. Voglio tornare a casa.

Finita la lezione di italiano, mi dirigo al mio armadietto per deporre i libri, quando faccio per aprire mi sento cingere il polso con una stretta alquanto dolorosa e mi giro di scatto trovandomi quattro ragazzine bionde che mi fissano disgustate. "Si? C'è qualche problema?" Irrompo molto irritata. "Oh certo che c'è un problema, il problema qua sei tu...sai, non ci piacciono tanto le novelline.." le guardo storto e mi rigiro senza darle alcuna importanza, ma a quanto pare lei non è d'accordo dato che mi tira i capelli con violenza facendomi girare di scatto. Non ci vedo più e le tiro un pugno, la ragazza cade a terra con il labbro sanguinante. Aia, la mia povera mano! Le altre l'aiutano a rimettersi in piedi per poi urlare un minaccioso "NON È FINITA QUI, STRONZETTA."

Le ore successive passano velocemente, non ho più incontrato quelle quattro oche, ma forse è stato meglio così.

Finalmente l'attesa campanella suona e in massa ci dirigiamo tutti all'uscita. Esco il cancelletto e mettendomi le cuffie nelle orecchie, inizio a fare il tragitto che mi riporterà a casa. Mentre cammino,vicino a un parcchetto non troppo distante da scuola vedo una ragazzina con la mia stessa divisa appoggiata a un muretto..sembra stia piangendo. Le vado in contro e mi siedo accanto a lei. Alza la testa confusa confermando il fatto che stesse piangendo. "Ciao, sono Jasmine, piacere.." le porgo la mano e lei, molto lentamente me la stringe. "Io mi chiamo Chanel." La guardo, ha degli occhioni azzurri ed ha una chioma di capelli mori lasciati cadere sulle spalle. "Allora Chanel, perché stai piangendo?" Mi fissa per un po e dopo sbuffa. "Niente di cui tu debba preoccuparti, grazie per l'interessamento comunque.." le sorrido debolmente e continuo "bhe, direi che sia una cosa preoccupante dato che sei sola in questo parco a piangerti addosso, ma lascia stare, ho capito che non ne vuoi parlare..bene, dove abiti Chanel?" Mi sorride e dice "Abito proprio qui dietro, superando questa palazzina" la fisso ancora più sorridente di prima, è proprio dove abito anche io. Mi alzo, passo la mano sul retro della mia gonna in modo da levare le piccole pietrine e le porgo la mano, mi guarda confusa non capendo. "Andiamo insieme a casa, su, ci abito anche io in quel quartiere!" Mi sorride e afferra la mia mano, ci sistemiamo e iniziamo a camminare. "Allora? Non mi dirai il motivo per il quale stavi piangendo?" Mi guarda e accenna un lieve e debole sorriso "non per il momento" "vabbene dai, aspetteró,senti che ne dici di scambiarci i numeri?" Mi sorride e accenna un si con la testa. Ci scambiamo i numeri e notiamo che siamo arrivate a casa, lei abita proprio alla palazzina di fronte alla mia. Ci salutiamo e rientriamo in casa. Uhf, che giornata piena. "MAMMAA SONO A CAAASA!" Nessuna risposta, vado in cucina e trovo un post-it sul frigorifero che dice:
"Se sei tornata e non ci sono è perché sono ancora a lavoro, non rientreró prima delle 21:00 , un bacione, mamma!"
Sbuffo e lo cartoccio per poi buttarlo nella spazzatura, apro il frigo e mi verso un po di succo alla pera, il mio preferito, per poi berlo. Appoggio il bicchiere nella lavastoviglie e corro in camera mia per una doccia calda.

Sono ormai le 21.00, ho passato tutto il pomeriggio a studiare, mamma dovrebbe rientrare fra poco. Io sono in cucina a guardare la tv, metto su mtv e mi guardo delle puntate di Geordie Shore. Ma sti tipi sanno che ci sono i genitori a guardarli? Al posto loro mi vergognerei tantissimo. Sento la serratura della porta, infatti cambio subito mettendo su un canale a caso, proprio in quel momento entra mia madre che sembrerebbe sfinita. "Scusami tesoro, oh stai guardando un documentario sui...molluschi?" La guardo confusa per poi girarmi verso la tv e sgranare gli occhi. "Ehm, ecco si..mi hanno sempre affascinata i molluschi.." suona più come una domanda uscita dalla mia bocca. "Mh davvero? Ma se odi il mare e hai paura di nuotare?" Impallidisco. Fottuta superstizione da mamma. "Ehm, mamma io non odio il mare, non mi va a genio solo perché non so nuotare tutto qui. E poi il mondo sottomarino è stupendo, guarda che coralli, ce ne sono di tutti i tipi!" Mia madre mi guarda perplessa per poi sussurrare un "se lo dici tu.." va in cucina mentre io butto fuori l'aria che non sapevo stessi trattenendo. Non penso se la sia bevuta. "Come è andata a scuola?" La domanda che volevo non mi facesse. "Niente mamma, sono arrivata in ritardo, mi hanno tirato a capelli, ho spaccato un labbro a una troietta per poi fare amicizia con una ragazza strana"
"Si, è andata piuttosto bene, mamma!Bene, adesso vado a dormire se non voglio fare ritardo." Mia madre mi manda la buonanotte e mentre salgo le scale mi chiama di nuovo. "Ehi, Jasmine, domani non prendere impegni, abbiamo ospiti!" La guardo confusa, non capendo, tutti i nostri parenti sono rimasti in Canada, noi ci siamo trasferite qui dopo, ecco, dopo la morte di mio padre. "Ospiti? Quali ospiti?" Mi guarda pimpante per poi parlare quando vede che io non sorrido. "Ho invitato un mio collega di lavoro, sai, Jeremy, quell'uomo affascinante di cui ti parlavo sempre? Ecco verrà qui a pranzo con suo figlio, lui è divorziato e sai...mi fa stare bene, mi fa ridere..è dolce. Justin ha la tua età, se non qualche anno più grande." Mi guarda felice, è da tempo che non vedevo quella bellissima luce negli occhi di mia madre. Bhe, se lei è felice, lo sono anche io..e poi è giovane, ha tutto il diritto di rifarsi una vita. "Jeremy eh? Mh vabbene, cercherò di rendermi presentabile." Mia madre mi guarda divertita per poi ammettere "presentabile e femmina, per favore, non ti mettere i soliti felponi con i jeans, metti quel vestito che comprammo a Ottawa, ricordi?" La guardo sgranando gli occhi per poi controbattere "Mamma, un passo alla volta. Devo prima conoscere questo Jeremy e se mi sta simpatico magari,al vostro prossimo appuntamento, potrei fare un eccezione!" Mia madre inizia a ridere per poi darmi ancora una volta la buonanotte. Arrivo in camera e mi metto sotto le coperte, piano piano i miei occhi iniziano a chiudersi.

Ehi, ciao ragazze.
io mi chiamo Arianna, non è la prima "storia" che scrivo, ma qui su Wattpad si, ecco sono una novellina e l'avrete anche capito, ahah. Spero tanto che leggete la mia storia. Lasciate dei commenti, accetto di tutto, anche consigli. Vi voglio bene!

Destiny And Love 》Justin Bieber.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora