Apro lentamente gli occhi e , felice di non sentire la rumorosa sveglia che da mesi, ormai, mi tartassava i timpani, scendo velocemente le scale, arrivando così al piano inferiore, dove trovo mia madre e Jeremy che si stanno divertendo con l'albero di Natale e varie leccornie, sorrido a quella scena, e, non notando Justin mi dirigo nella camera degli ospiti (ormai camera sua) e dopo essere entrata lentamente, con un lungo salto, atterro sul suo corpo.
"JASMINEE, TI ODIOOO!"
Dice con la voce ancora impastata dal sonno.
"JUSTIN È NATAAAALE."
Sorrido, invece, io. Lui mi guarda per un istante, poi scoppia a ridere.
"Piccola bimba, è solo il 24, stanotte sarà Natale.."
Mi smorza, con fare ovvio.
Faccio il labbruccio osservandolo.
"Sei un mostrooo!" Urlo.
Lui inizia a ridere di nuovo per poi farsi serio.
"Adesso puoi scendere dal mio corpo? Sto per perdere una gamba." Dice, serio.
Io lo guardo e dopo poco scendo.
"Niente regalo per te, stanotte, buffone." Dico e , ignorandolo, mi dirigo in salotto.
"Ehi tesoro, vieni a fare l'albero con me e Jeremy!"
Esulta mia madre dal piccolo angolo dove è posto un enorme abete. Faccio una smorfia, poi però sorrido e corro da loro. L'ultima volta che ho fatto l'albero di Natale avevo 5 anni,lo feci per mio padre, quando sarebbe rientrato..però poi, non lo vidi più varcare quella porta, mai più.
Scaccio via questo pensiero e inizio a mettere leccornie sparse per l'enorme albero verse nel nostro salotto.
"BUONGIORNO FAMIGLIA FELICEE" urla Justin dalla scalinata. Lo guardo per un istante, è davvero bellissimo.
Ma cosa sto dicendo? RIPRENDITI JASMINE.
Ricordo quello che è successo poco fa, in camera sua, e avendo un aria irritata, mi volto di nuovo verso l'albero. Jeremy lo nota e , serio, si rivolge a Justin.
"Cosa le hai fatto stavolta?"
Chiede esasperato. Justin mi guarda con la coda dell'occhio per poi sbuffare e dire la sua.
"Niente di che, ho solo detto che Natale è esattamente stanotte, e ho bloccato, se così si può definire, il suo entusiasmo."
Jeremy e mia madre si guardano per poi scoppiare a ridere.
"Siete proprio dei bambini."
Dicono.
"È lei la bambina che crede ancora a Babbo Natale, non io."
Dice Justin. Lo guardo in cagnesco, per poi ribattere.
"Hai solo 3 anni più di me, bifolco. E non chiamarmi bambina eh! Che tu lo sei più di me, quando ti conviene!"
Justin mi fissa disinteressato e poi va in cucina. Cosa che ,ovviamente, mi fa infuriare di più.
"BASTA, IO ODIO QUESTO GIORNO." urlo, e corro in camera mia.JUSTIN'S POV.
Mi verso un po di succo alla pesca e lo bevo. Dopo aver finito poggio il bicchiere nel lavello e esco fuori. Certe volte Jasmine è proprio una bambina di 6 anni. Trovo mio padre che mi fissa serio. "Va a chiederle scusa" dice
"Ma non ho fatto nulla!" Controbatto. Noto che il suo sguardo rimane impassibile e e serio e, sbuffando, salgo le scale che portano in camera sua. Apro la porta e la trovo sdraiata sul letto.
"Jasmine, posso entrare?" Chiedo
"No,vattene." E a quella risposta entro nella stanza e mi sdraio affianco a lei. Le bacio i capelli che sanno di lavanda e , in mezzo a tutti quei baci, sussurro un lieve "scusami".
Si gira verso di me, ritrovandoci a pochi centimetri di distanza uno dall'altra. Sorride lievemente e mi stampa un bacio sul naso. Rido lievemente a quel gesto, seguito da lei.
"Perdonato?" Sussuro.
"Mhh..." fa finta di pensarci su,portandosi un dito sul labbro.
"Dai, si..perdonato." sussurra.
Sorrido e l'abbraccio.
Io adoro questa ragazzina.
Ma a cosa pensi, stupido Justin?! Diventerà la tua sorellastra, non puoi proprio fartela piacere. Smetto di sorridere a quel pensiero. Jasmine lo nota e fa incontrare i nostri visi, ancora.
"Che hai? " domanda preoccupata. Metto su uno dei miei migliori sorrisi falsi e la guardo. Quanto è bella.
"Niente, stavo solo pensando a una cosa insignificante." Dico, per cercare di convincerla. Mi guarda con aria interrogativa per poi rilassarsi e cambiare argomento.
"Ti piacerà il nostro regalo!"
Afferma entusiasta, sorrido vedendola sorridere.
"Lo so, mi piacerà sicuramente" affermo. "E anche a voi piacerà il mio." Continuo. Ho preso un piccolo diario per Jasmine, allegato a una catenina che contiene le nostre iniziali, la stessa cosa per Chanel. Loro vanno pazze oer queste cose così infantili, come siamo noi,d'altronde. Sorrido soddisfatto e mi alzo poco dopo, liberandomi dal suo abbraccio. Mi guarda confusa.
"Dai, andiamo a finire l'albero, quei due anziani non ce la faranno da soli!" A questa mia affermazione, scoppiamo a ridere entrambi.La sera è ormai arrivata, sono in camera mia a prepararmi per la cena a casa Bieber. Ci saranno anche i genitori di Jeremy, nonché nonni di Justin. Esco dalla vasca da bagno, e mi dirigo con l'accappatoio in camera mia. Apro l'armadio e sfilo dalle grucce due vestiti. Uno bianco panna, stretto in vita e con gonnellino ampio e uno rosso, stesso modello ma più corto, dato che è di alcuni anni fa. Opto per quello bianco,aggiungendo delle ballerine rosse.
"Mamma, puoi salire a spazzolarmi i capelli?" Chiedo.
"Si tesoro, arrivo subito!" Dice.Siamo in macchina diretti a casa Bieber, mia madre ha fatto gli occhi a cuoricino quando mi ha vista con un vestito. È da tanto ormai che non ne uso. Da quando ho iniziato a vestirmi da sola, diciamo così. Chissà come sarà vestito Justin. Penso fra me e me. Senza accorgermene, siamk arrivate davanti all'enorme casa. Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo alla porta d'ingresso. Mia madre suona il campanello, è molto agitata. È la prima volta che incontrerà i genitori di Jeremy in 4 mesi, ormai.
Una donna abbastanza anziana ci apre la porta, presentandosi. Mia madre mette su uno dei suoi migliori sorrisi. Stessa cosa faccio anche io, ma un sorriso vero,alla vista di quel ragazzino bellissimo che mi sta fissando a bocca aperta da sopra la scalinata. Indossa un jeans nero a bassa vita, una camicia nera abbottonata fino al collo e una giacca bianca e nera. Sta veramente bene.
Entriami in casa e subito corre ad abbracciarmi.
"Cosa ne hai fatto della mia migliore amica? Chi sei tu?" Scherza, fingendosi scioccato.
"Ah ah ah, non sei divertente." Affermo. Mi guarda ancora e mi abbraccia di nuovo sussurandomi un "sei bellissima" all'orecchio. Mi ha detto che sono bellissima. Che bel Natale. Penso.
Sorrido e abbasso la testa arrossendo, lui sorride notandolo. Ormai mi conosce come le sue tasche.
"La mia timidona." Afferma.
Al suono di quella frase sento qualcosa liberarsi nel mio stomaco. Farfalle, penso. Ma no, ho solo 10 anni, non so niente sull'amore.Siamo tutti seduti in salotto parlando del più e del meno, mentre i nonni di Justin ci raccontano cose molto imbarazzanti sul conto di Jeremy. Mia madre non ha smesso di ridere un solo istante, e sono così felice di questo. Manca poco alla mezzanotte, ormai.
"Dovevate vedere Justin da neonato, aveva un culetto da angelo, esattamente come ora."
Continua la perfida nonna.
Justin arrossisce e sgrana gli occhi.
"NONNA, SMETTILA"
Tutti ridiamo, ma il suono del mio Nokia ci fa distrarre dalla conversazione. Corro in cucina e sfilo dalla borsetta di mia madre, il telefono. "Numero sconosciuto"
Apro la chiamata.
"Pronto?" Silenzio.
"Pronto? Con chi parlo?"
...
"Tu..tu sei Jasmine?" Chiede un uomo dall'altra parte della cornetta. Ho una brutta sensazione.
"Si sono io,con chi parlo?"
"Sono Jack, il padre di Chanel, lei..lei ecco, ha avuto un incidente."
Rimango immobile al suono di quelle parole, corro in salotto e passo il telefono a Jeremy che, confuso,lo afferra.
"Pronto, sono Jeremy, con chi parlo? Ah..oh...come? QUANDO?! Adesso come sta? Arriviamo!"
Mette giù il telefono infilandosi la giacca appena all'attaccapanni dietro la sua poltrona. Justin si avvicina preoccupato a me.
"Cosa è successo, Jasmine?" Chiede. Inizio a piangere, non riuscendo a parlare. Sussurro solo il nome della mia migliore amica, sperando con tutto il cuore, che Dio non me la porti via. Sperando che non sia niente di grave. Arriviamo Chanel.TATATATA, ecco a voi il capitolo numero 5! Che colpo di scena eh? Cosa succederà a Chanel?
Ne vedremo delle belle nei prossimi capitoli. Fra poco Justin e Jasmine diventeranno grandicelli, ehehe. Spero tanto che vi sia piaciuto e che leggiate.
Vi voglio bene.
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Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...