È passato ormai 1 mese e mezzo dalla morte di Chanel. La sogno sempre, ogni notte, sogno me e lei in quel parcchetto dove ci siamo conosciute a parlare del più e del meno. Poi, però, lei scompare all'improvviso lasciandomi sola con le mie paure. Mi sveglio in piena notte per via di questi sogni, inutile dire che, ormai, non dormo più come prima.
Justin non scherza più, è sempre buio e silenzioso. Non ricordo neanche più l'ultima volta che ci siamo rivolti la parola. Jeremy viene sempre da solo a casa nostra, dicendo che Justin era dai nonni e cose così. È come se ho perso entrambi i miei migliori amici, insomma.
Piango ogni fottuta notte pensando all'ormai vita rubata della mia migliore amica, al fatto che nel momento del bisogno, Justin, colui che mi diceva 'ti voglio bene' e mi abbracciava costantemente, adesso non è qui.
Sono sola.
È brutto andare a scuola e, uscendo dal mio vialetto, fissare quello di Chanel e non vederla uscire, come era solito fare. È brutto andare a scuola e vedere Justin in disparte con il suo nuovo gruppetto di amici. Una volta, alle macchiette, ho notato che indossava il nostro bracciale..in quel momento ho provato un grande sollievo, forse, non si è proprio dimenticato di noi.Sono all'uscita della scuola, queste ore non terminavano mai. Inizio a camminare verso il cancelletto, dopo poco scorgo Justin da lontano. Adesso o mai più, penso. Li corro incontro e, una volta arrivata, li afferro il polso. Justin si gira con sguardo prima irritato, poi alla mia vista, si addolcisce.
"Ehi.." sussurro debolmente.
"Jasmine, ehm...dimmi." mi incita lui.
"Come mai sei sparito? Non vieni più da noi, e a scuola a mala pena mi guardi."
Abbassa lo sguardo per poi riportarlo sul mio volto. Mi sorride. Oh, quanto mi è mancato questo sorriso.
"Senti Justin, so che la morte di Chanel è stata un brutto colpo, ma non solo per te, ma per tutti. Guarda il mio viso, è ormai un mese e mezzo che non dormo,è ormai un mese e mezzo che faccio incubi su di lei. Ho così tanta paura, e mi manca da morire. Mi dicesti che mi volevi bene, ricordi? Bene, io penso che le persone che si vogliono bene, si aiutano in questi momenti e tu no,tu sei sparito proprio quando avevamo bisogno l'uno dell'altro, e non mi va bene. Dammi una spiegazione logica per cui io debba giustificarti, ora." Detto questo, lascio che delle amare lacrime righino il mio volto. Lui, notandolo, porta il suo pollice sotto il mio occhio, asciugando quelle piccole goccioline bagnate.
"È proprio perché ti voglio bene che cerco in tutti i modi di dimenticarti." Se sentite dei piccoli frammenti cadere a terra e rompersi in mille pezzi, bhe, quello è il rumore che ha fatto il mio cuore al suono di quelle parole.
Lo guardo esterefatta per poi continuare.
"Cosa vuoi dire, scusa?" Chiedo.
Mi fissa per interminabili secondi fino a quando comincia a parlare di nuovo, mantenendo i nostri occhi in perfetta collisione fra loro.
"Come sai sono al terzo anno qui alle medie, no? Fra poco più di due mesi devo prendere una decisione importante. Il liceo. Ho passato tutti questi anni con mio padre, dimenticando quasi il volto di mia madre. Ho bisogno di andare da lei e di viverla come non ho mai fatto prima d'ora. Me ne andrò Jasmine, partirò fra qualche mese." I piccoli frammenti rotti del mio cuore sono diventati cenere al suono di quelle parole.
Lo guardo per poi scoppiare in lacrime e abbracciarlo.
"Non anche tu, ti prego!" Riesco a dire fra i singhiozzi. Lui mi accarezza debolmente i capelli per poi stamparmi un bacio in fronte.
"Terrò sempre questo con me, e dovrai farlo anche tu. Quando ti sentirai sola, tocca la mia lettera, in quel momento io ti starò ascoltando e, magari, coccolando." Dice mostrandomi il bracciale che io e Chanel avevamo deciso di regalarlielo per Natale.
"Dove andrai?" Chiedo.
"Io non voglio dirtelo, per evitare così il fatto che tu fra qualche anno possa cercarmi. Ti prego, ci sto male anche io, ma cerca di capire." Il mio cuore è cenere spazzata via dal vento, in questo momento.
Scoppio in un pianto disperato. Lui mi abbraccia e mi sussurra un dolce 'sh' all'orecchio. Come farò senza lui?perché va via? Dove andrà? Sono queste le cose che, per il momento, frullano nella mia testa.
Si stacca dolcemente dal mio abbraccio e mi fissa.
"Adesso, ecco..io dovrei andare.." dice. Lo guardo per un'istante e assaporo l'ultima volta che guarderò i suoi occhi. Color caramello con delle sfumature oro. Quelle labbra, così troppo perfette, che formano un carnoso cuoricino. Le sue sopracciglia folte e scure, più scure dei suoi strani capelli. Ammiro per l'ultima volta questo spettacolo di ragazzo che, molto probabilmente non vedrò mai più. Sorrido debolmente e mi allontano. Farebbe troppo male rimanere li.Sono arrivata a casa da 10 minuti, mia madre e Jeremy non sono in casa. Vado di sopra e mi spoglio dei miei indumenti, infilandomi sotto la doccia. In quel momento, quando l'acqua calda scivola dolcemente sul mio corpo, ripenso al mio primo giorno di scuola, quado conobbi colei che sarebbe da li a poco diventata la mia migliore amica, oppure, quando nell'intervallo mi scontrai con Justin..se ci penso forse è stata tutta opera del destino. Era destino che le nostre vite dovevano incrociarsi in quei giorni, come era destino che, ora, a distanza di 6 mesi, ci siamo divisi. Chi non c'e più, per sempre, e chi se ne andrà, altrettanto. Rimarrò io qui, a non dimenticarmi dei bei momenti che questi ragazzi mi hanno fatto vivere. So che un giorno lo incontrerò di nuovo, e non importa che a lui non piaccia questa idea,dovrò rivederlo, ne ho bisogno, ne avrò bisogno.
RAGAZZUOLEEE.
TATATATA, nel prossimo capitolo troveremo i nostri amati Justin e Jasmine adolescenti! Sono così emozionataaa! Leggete leggete e ancora leggete.
P.s lasciate anche commenti.
Love u
-arianna-
STAI LEGGENDO
Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...