Le lezioni sono ormai finite, abbiamo iniziato con le presentazioni, poi abbiamo proseguito con il programma che affronteremo in quest'anno. In queste 6 ore, lo sguardo di quel ragazzo sconosciuto mi logorava dentro, chi sarà? Perché ho come l'impressione che io lo conosco già? Queste sono le domande che frullavano nella mia testa tutto il tempo. Uscita dalla classe, mi dirigo all'entrata, dove quella ragazza che gentilmente mi ha dato l'indicazione per la segreteria, mi sta aspettando. Eccola li, la vedo. È una ragazza davvero carina, altezza media come me, capelli neri ondulati che le scivolano perfettamente sulle spalle e degli occhi verdi. Si,davvero carina. Mi avvicino con passo svelto verso di lei, che, nel vedermi, sorride.
"Tranquilla, non sei mica in ritardo!" Dice ridendo. Al suono di quella risata, sorrido anche io.
"Scusami, sono stata scortese stamattina, io mi chiamo Jasmine, nata in Canada, vissuta in America, e ritornata in Canada" dico ridendo, lei sorride leggermente e continua.
"Wow, una ragazza davvero confusa" dice ridendo. Oh non sai quanto. Penso fra me e me.
"Io mi chiami Alice, sono Canadese. Nata in Canada e vissuta in Canada!" Dice, e insieme ridiamo.Sono passate ormai le 20.00, Alice mi ha mostrato ogni aula presente in quell'Universitá e in più il campus, sia maschile che femminile. È davvero enorme e ha tantissime stanze. Ci dirigiamo fuori dal campus maschile.
"Grazie per avermi fatto da guida turistica, sei un'amica, davvero." Dico, poi mi congelo subito, è una mia amica? Come Chanel? Rimpiazzo subito quel pensiero, è ovvio che nessuno possa prendere il posto di Chanel, ne tanto meno quello di Justin. Quanto mi mancano, e Justin? Dove stará? Cosa starà facendo? Penso.
"Niente, è stato davvero un piacere. Ehi se ti va, ci possiamo scambiare i numeri, che ne dici?"
Mi interrompe Alice. La guardo e poi sorrido notando il suo sguardo speranzoso.
"Certo, ecco qui" dico, digitando il mio numero sul suo telefono, lei fa lo stesso con il mio. Ci stiamo oer salutare quando veniamo interrotte da una macchina enorme che si piazza davanti a noi, musica ad alto volume e tanti Universitari dentro.
"Ehi, voi due, avete intenzione di rimanere li?" Urla uno di loro.
"Se proprio dovete, vi portiamo in camera!" Dice un altro...aspetta ma,quello è il ragazzo di stamattina. Alice fa il dito medio e sussurra un "andiamocene" , la seguo continuando a tenere lo sguardo su quel ragazzo misterioso. Sta ridendo in macchina con quei suoi amici, è stato così maleducato.
"Ehi bellezza, se vuoi il qui presente Bieber ti può dare un'assaggio del suo ciambellone"
Ridono ancora. Aspetta, Bieber?! Justin,il mio Justin?! Cioè. Ecco quelle strane sensazioni quando mi ha sfiorato la mano per porgermi i libri, ecco cosa mi ricordavano quegli occhi e quelle labbra. Il mio Justin. Ma poi penso, il mio Justin non tratterebbe mai una ragazza in questo modo, sono così confusa.
"Ehi bambola, sembra che hai visto un fantasma" dice Justin.
Trovo il coraggio e rispondo.
"Già, un fantasma, solo un fantasma." Dico, noto che lui rimane attonito a quelle parole, mi fissa serio, senza dire nulla, poi partono verso il campus maschile. Ecco dove andava, in Canada, da sua madre, quanto sono stata stupida a non pensarlo prima?!
"Ehi, tesoro, tutto bene?" Dice Alice, mi sono completamente dimenticata che lei stesse qui con me.
"Oh, ma certo, scusa è che...sono così maleducati." Dico, cambiando argomento.
"Già, e non hai ancora visto nulla." Dice, dopo ciò, mi accompagna al parcheggio e dopo esserci salutate, salgo in macchina e parto. Le avrei pure offerto un passaggio, ma lei vive al campus.Parcheggio la mia auto fuori dal vialetto di casa, noto che c'è un auto che non conosco. Esco dalla mia macchina e mi dirgo alla porta di ingresso che con uno scatto rapido delle chiavi, non tardo ad aprire. Ci sono mia nonna e una signora sulla quarantina sedute in salotto.
"Oh tesoro, vieni qui, ti vuole conoscere una persona" dice mia nonna, fa cenno di sedermi affianco a lei sul salottino, e dopo essermi tolta la giacca e aver appoggiato la borsa sul mobiletto, mi avvio verso il salottino, sedendomi. La donna con cui sta chiacchierando mia nonna sembra bassina, ha lunghi capelli castani e degli occhi celesti, con alcune chiazze verdi. Mi ricorda qualcuno quello sguardo.
"Pattie, lei è mia nipote Jasmine, Jasmine lei è Patricia Malette, ma puoi chiamarla semplicemente Pattie, il suo intero nome la fa sentire anziana!" Dice ridendo, seguita subito dopo da Pattie. Anche quel sorriso mi ricorda vagamente qualcuno.
Chiacchieriamo del più e del meno per molto tempo.
"Allora cara, che Università frequenti?" Mi chiede gentilmente.
"Io vado alla University Of Toronto." Dico, orgogliosa di me.
"Oh, davvero? Anche mio figlio. Lui frequenta il terzo anno li." Dice, con aria davvero soddisfatta, come se suo figlio sia il suo orgoglio, e forse lo è davvero. Sorrido e dopo poco le saluto dando ad entrambe la buonanotte, ho bisogno di riposo. È stata una giornata abbastanza scioccante, ed ora che ho trovato colui che cercavo ormai da sempre, non me lo farò di certo scappare, ma questa cosa giocherà a mio vantaggio. Non li dirò mai chi sono,avrei tanta paura di farlo. Perché? Forse perché lui sa dei miei sentimenti, sa delle mie debolezze e delle mie paure. Sa della mia ossessione per lo shampoo alla lavanda che a lui piaceva tanto. Non voglio che lui si ricordi di me, anche perché so che non ha mai fatto il minimo sforzo per farlo da solo, lo conosco troppo bene. Salgo in camera mia. Devo trovare un lavoro, dovrò pagare l'affitto, i miei nonni non me lo permetteranno mai, ma io dovrò farlo, anche al posto di costringerli. Mi tolgo vestiti e intimo e mi infilo in vasca.
Dopo una ventina di minuti esco e, dopo essermi asciugata per bene corpo e capelli, infilo una maglietta abbastanza larga e mi infilo sotto le coperte. Sogno amicizie finite, occhi blu e capelli strani.BUONASERAAAA, scusate se vi ho fatto aspettare, ma sto leggendo After 3 e mi ha presa molto, quindi, tranquille, non mi dimenticherò certo di voi! Continuerò ad aggiornare ogni giorno. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento, vi voglio bene.
-arianna-
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Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...