Justin si sta dirigendo al nostro tavolo. Ha uno sguardo quasi malizioso. Arrivato davanti a noi, si siede affianco ad Alice. Entrambe abbiamo una smorfia confusa in viso. Ma cosa vuole?
"Alice, ciao.." dice, sorridendo sghembo.
"Ehm, ciao, cosa c'è?" È ancora più perplessa.
"Volevo parlarti di ieri, fa niente che diciamo il tutto in sua presenza?" Mi indica senza rivolgermi alcuno sguardo, continua a fissare Alice, che è davvero perplessa.
"Si,fá pure." Dice.
"Ieri, quando ti ho accompagnata a casa, mi hai fatto un ottimo lavoretto..sei molto brava con quella lingua." Dice sorridendo dalla mia parte. Non preoccupatevi, questo è il rumore del mio cuore che si sta spezzando.
Alice sgrana gli occhi e arrossisce, poi,passa a guardare me, poi di nuovo lui. Sto per scoppiare a piangere. Mi alzo e prendo le mie cose.
"No, aspetta!" Grida Alice.
Justin continua a sorridere, questa cosa mi irrita ancor di più.
"Vedo che dovete parlare di cose private, io..io è meglio che vada."
Faccio per andarmene, quando Alice mi blocca il braccio.
"Ti giuro, non ricordo nulla di quello che è successo ieri, ero completamente ubriaca!" Cerca di giustificarsi. Ma perché dovrebbe? Io e Justin neanche ci conosciamo, ora..e lei non sa niente della nostra 'storia'.
"Davvero, Alice, è meglio che vada, o farò tardi a lezione."
Detto questo prendo le mie cose ed esco da quella mensa.Le ore sono passate davvero lentamente oggi, non faceva altro che pensare a Justin e Alice insieme, la gelosia mangiava ogni fibra del mio corpo, e questa cosa mi ha fatta morire tutto il tempo. Ma cosa te la prendi con Alice? Lei non sa niente dei tuoi sentimenti nei confronti di Justin. Provo dei sentimenti? Non lo so, so solo che devo tranquillizzare Alice prima di andare a lavoro, non sopporterei stare li e non guardarla neanche in faccia!.
POV'S JUSTIN.
Mi sento molto soddisfatto, quella ragazzina sembrava molto irritata ed è stato così eccitante. Adesso sto uscendo da scuola, quando incontro ancora una volta Alice. Se non me lo vuole dire lei il suo nome, allora me lo dirà la sua migliore amica, no?
"Alice!" Quasi urlo.
Si gira di scatto e , notando che sono io, alza gli acchi al cielo infastidita.
"Che vuoi? Non ti sembra che hai già fatto abbastanza?" Chiede, molto irritata.
"Ehi ehi ehi, mi offendi. Comunque, passiamo alle cose serie, puoi dirmi il nome della tua amichetta?" Chiedo, e metto su uno sguardo abbastanza convincente, ma a quanto pare con Mortisia 1 e Mortisia 2 non funziona.
"Se lei non vuole dirtelo, non te lo dirò neanche io, ciao Bieber." Fa per andarsene ma l'afferro per il braccio, la porto dietro un muretto li vicino, e la sbatto quasi con violenza.
"Ma cosa cazzo ti viene in mente?!" Urla.
"Adesso tu mi dici il nome di quella fottuta stronza, oppure il video di te che mi fai un pompino girerà per il campus!"
Le sussurro all'orecchio. Sento che trattiene il respiro per un secondo, poi mi guarda con aria di sfida.
"Sono così convinta che io non abbia fatto niente quando mi hai accompagnata. E sai perché? Perché io non sono come quelle puttane che frequenti tu, ne da ubriaca, ne niente. Adesso lasciami, o finirai nei guai."
Brutta stronza, ecco perché vanno d'accordo quelle due.
Lascio il suo polso, e lei se ne va.
Saprò il suo nome, prima o poi lo saprò.POV'S JASMINE.
Sto aspettando Alice in macchina, è abbastanza in ritardo, dovrebbe già essere uscita.
Dopo una decina di minuti la vedo comparire, suono il clacson e mi nota, viene verso la macchina e sale.
"Ascolta, scusami...io sono abbastanza sicura di non aver fatto niente, ne sono convinta Jasmine. Ti prego, credimi, non farei mai una cosa del genere."
La guardo, il suo sguardo trasmette sincerità.
"Ascolta Alice, a me non interessa nulla di lui, ok? Sta tranquilla, so anche che non avrai sicuramente fatto nulla, non sei persona. Ora andiamo o faremo tardi il primo giorno di lavoro!"Entriamo nell'ormai famigliare bar e cerchiamo Jason con gli occhi. Lo vediamo spuntare con due grembiulini bordeux, sempre sorridente. Alice, come avevo previsto, arrossisce.
Ci porge i grembiulini e li indossiamo. Con il passare delle ore iniziamo a servire, a prendere ordinazioni e tutto.
A fine giornata Jason è molto fiero del nostro lavoro, e ci assume.
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Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanficLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...