POV'S JASMINE.
Sono ancora in macchina a piangere quando, all'improvviso la macchina viene aperta di scatto. Mi sistemo velocemente per poi guardare Alice che cerca di salire. Appena seduta mi fissa per poi avvicinarsi e abbracciarmi fortissimo.
"Sei orribile" mi dice.
"Grazie, tu sei davvero un'ottima amica." Dico, soffocando una risata.
"Cosa è successo?" Chiede.
"Niente di preoccupante." Rispondo, mantenendo lo sguardo fisso pensando a cosa è accaduto qualche oretta fa.
"Certo. Per questo Justin è entrato nel pub come un ciclone e ha preso dal colletto Harry gridando parole del tipo 'non farla soffrire o te la vedrai con me' , e per questo ti ritrovo in macchina da sola con il trucco sbavato. Ma certo, non è successo niente di preoccupante." Dice, alzando le spalle e guardandomi con fare ovvio. Justin ha davvero reagito così? Ma se poco fa sembrava come se non li fregasse nulla se io rimanessi o meno nella sua vita?
"Non mi interessa ciò che ha fatto Justin." Dico irritata.
Non può comandare nella mia vita, non è nessuno per me ora!
"Rimani qui a piangerti a dosso o rientri con me a farti qualche altro bicchierino?" Mi chiede Alice.
"Io..io voglio solo andare a casa, non mi sento bene." Dico abbassando la testa. Quel ragazzo mi ha rovinato la serata, ma che dico? La vita.
"E va bene, mi farò accompagnare da qualcuno li dentro. Tu va pure a casa e se hanno bisogno chiamami, ok?"
Annuisco leggermente per poi salutarla. Come no, chiamarla, sarà così ubriaca da non ricordarsi neanche che io esista.
La vedo scendere dalla macchina e entrare nel pub, in quello stesso momento esce Harry che si accende una sigaretta e si passa una mano tra i ricci. Bhe, se non fossi stata così delusa e ubriaca non avrei mancato qualche apprezzamento sul suo conto.
Alza la testa e sbuffa un ottimo cerchio di fumo, poi i nostri occhi si incontrano. Mi fissa sorridendomi, ricambio e metto in moto, sparendo da quel posto.
Dopo pochi minuti sono arrivata a casa. Sono le 2.30 di notte.
Raggiungo la mia camera e mi butto sul letto. Che serata di merda. I miei occhi iniziano ad appesantirsi fino a quando la vibrazione del mio telefono mi fa riprendere. Lo afferro e noto che segna la notifica di un messaggio, sarà sicuramente Alice. Apro il testo del messaggio e rimango sbigottita. Era ormai da tempo che non vedevo quel nome scritto nella mia cronologia dei messaggi.Da:Justinlostronzo.
Ehm, ciao Jasmine, non sono sicuro che questo sia ancora il tuo numero, ma...se lo è, potresti darmene la conferma? Buonanotte Jazz.Mi ha chiamata Jazz, mi chiamava spesso così una volta.
Decido di non rispondere, non merita neanche una lettera di quello che io ho da dirli. Spengo il telefono e lo appoggio sul mio comodino per poi tornare a fissare il vuoto aspettando il sonno che, pochi istanti dopo, non tarda ad arrivare.La luce del mattino penetra dalla finestra, apro un occhio per sbirciare la sveglia. Sono le 10.40 di Domenica, e io, come al solito, non so cosa fare. Scendo lentamente dal letto e mi dirigo in bagno dove mi lavo, esco dalla doccia e metto un asciugamano ,poco coprente, intorno al corpo. Accendo il phon e inizio ad asciugarmi i capelli.
Sento il campanello della porta d'ingresso suonare, sarà tornato mio nonno dal turno di notte al museo.
"Jasmine, tesoro, c'è qualcuno che vuole vederti qui." Urla mia nonna dal piano inferiore. Quel qualcuno sarà Alice, strano che sia sveglia a quest'ora.
"Si nonna, falla salire!" Urlo anche io. Vado in camera e inzio a sistemare alcune cose, la porta si apre.
"Si Alice, un attimo, devo solo sistemare queste cose e ho finito." Non ricevendo alcuna risposta mi giro e rimango pietrificata. Mi ci vogliono alcuni minuti prima di capire che io sono ancora mezza nuda. Divento rossa come un pomodoro sotto il suo sguardo attento che freme su di me. Cerco di coprirmi in tutti i modi possibili.
"Wow.." riesce a sussurrare Justin. Lo guardo male per poi prendere le lenzuola e portarmele intorno al mio corpo.
"Che vuoi?" Dico. Contina ancora a fissare il mio corpo, come se la mia pelle nuda fosse ancora esposta.
"Allora?" Ribatto abbastanza irritata da quelle attenzioni non gradite.
"Ehm si, certo, ieri ti ho..ecco io ieri ti hi inviato un messaggio, al tuo vecchio numero..quindi deduco che non hai più quel contatto, giusto?" Mi chiede.
"No,sbagliato, ho ancora quel numero." Dico, strafottente.
"Ah,quindi non hai letto?" Mi chiede. Lo guardo seria per poi riprendere.
"Oh, certo che l'ho letto." Rispondo. Mi guarda male per qualche istante, poi, capendo che so mantenere il suo stesso sguardo, si arrende.
"Sei cambiata, cioè, il tuo corpo è cambiato.." dice, cambiando argomento.
"Non potevo avere 10 anni oer sempre, Justin." Dico, alzando gli occhi al cielo. Afferro per bene il lenzuolo e mi incammino verso l'armadio aprendo le ante. Passo davanti a Justin che mi segue con lo sguardo.
"Sei venuto qui solo per questo?"
Chiedo. Non ricevo risposta, ma dopo poco delle mani cingono la mia vita abbracciandomi da dietro. Justin appoggia la sua testa sulla mia spalla per poi lasciare tanti baci umidi lungo il mio collo. Il mio corpo reagisce d'istinto e dopo il suo tocco è cosparso di brividi. Il mio cuore martella nel petto mentre il mio fiato è corto.
"Voglio farmi perdonare Jazz, davvero. Non è troppo tardi per questo, per noi, per la nostra amicizia." Mi dice, oh andiamo stupida, che ti aspettavi? Una proposta d'amore? Per lui sei solo questo, una sorellastra barra amica.
"Hai avuto 8 anni per recuperare il tempo perduto, ma stavi pensando troppo a te stesso per pensare a come stessi io davvero." Detto questo afferro ciò di cui ho bisogno e mi sposto da lui dirigendomi in bagno. Infilo il mio jeans stretto e una felpa nera dell' "OBEY" ed esco. Lui è ancora li, non si è mosso, come sempre d'altronde.
"Ti preferivo in asciugamano."
Mi dice, io ti preferivo 8 anni fa, ma non tutto va come vogliamo.
"Io sto bene così e non me ne frega nulla di quello che preferisci tu." Dico schietta.
"Jazz, non mi piace quando mi rispondi a tono,lo sai?" Mi chiede particolarmente irritato. Oh, ma non si era capito capitan ovvio, e secondo te perché continuo a farlo? Alzo gli occhi al cielo e mi infilo le converse.
"Quale è il vero motivo per il quale sei qui?" Chiedo.
"Ehm ecco, siccome pensavo che quel numero non ti appartenesse più, ho pensato di invitarti a cena Stasera, a casa mia. Staremo solo noi, i bambini e i miei staranno fuori." Dice.
Dentro sto tipo scoppiando di gioia.Vorrà farsi perdonare sul serio?
"Vabbe." Dico,cercando di essere il più neutra possibile. Mi fissa per poi continuare.
"Ti vengo a prendere alle 20.00, sii elegante." Dice, detto questo mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza. Che cosa avrà in mente?RAGAZZE COME PROMESSO UN ALTRO CAPITOLO! Scusatemi per l'ora ma stavo vedendo un film troppo bello. Comunque spero che vi piaccia, del resto non so che dirvi,cercate di essere più presenti nei commenti, vorrei che mi scriveste qualcosa.
Love u
-arianna-
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Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...