Sono appena tornata dal centro commerciale, Alice è andata via.
Nelle ore successive Justin mi avrà telefonata una ventina di volte, ma non ho avuto il coraggio di rispondere.
Non riesco ad ammettere ancora a me stessa che è lui il ragazzo di cui mi sono innamorata, e forse è una cosa positiva, molto probabilmente lo dimenticherei prima, no?-------------------------------------------
"Tesoro?"
"Tesoro, svegliati." Mi chiama mia nonna, scuotendomi leggermente."Si?" Chiedo, stroppicciandomi gli occhi ancora assonnata.
Lei mi fissa e mi sorride leggermente, quanto è bella mia nonna.
"Non hai sentito la sveglia, così ho pensato di venire a chiamarti." Mi spiega gentilmente, accarezzandomi una guancia.
"Grazie mille" le sorrido, per poi alzarmi e iniziare a prepararmi per la scuola.
Tra meno di una settimana andrò alle Hawaii. Almeno c'è qualcosa di positivo in questa stupida storia. Si, ma ci sarà anche lui li.
Oh ma andiamo, fottuto cervello.Mi rendo conto di impazzire, lo so, ne sono consapevole.
Esco dalla doccia, per poi iniziare a prepararmi. Spero solo di non vederlo.-------------------------------------------
Da:Alice:*
Febbre.
Non ci sarò, sta attenta, ti voglio bene.Solo allora ricordo di quella famosa cosetta importante che doveva dirmi Alice.
Sono stata così impegnata nei miei complessi mentali che mi sono dimenticata di lei, già sono una pessima amica.Mi dirigo all'entrata quando una voce lontana inzia a gridare il mio nome. È Luke.
Si avvicina con il fiatone per poi piegarsi sulle ginocchia, per riprendere fiato.
"Ehi, non ti sei fatta più sentire."
Dice, cercando di scherzare, ma oggi non mollo, tanto meno con lui."Dovevo?" Chiedo indifferente.
Il suo sorriso si smorza, ma faccio finta di non notarlo e inizio a camminare verso la mia classe, ma una stretta salda al mio polso mi fa girare di scatto.
"Luke, porca p...Justin." mi si serra la gola nel vederlo così vicino a me da ieri. Provo solo un senso di nausea.
"Luke? Eri con lui?" Mi chiede, stringendo di più la stretta intorno al mio polso.
Ma chi cazzo è lui? Perché si comporta così? Mi sento confusa, è lui a confondermi, e deve smetterla.
"Dovrebbe fregartene qualcosa?"
Domando, non tralasciando il disgusto."Si,dovrebbe fregarmene più di quanto tu pensi." Dice sfidandomi.
Non ho tempo per i suoi giochi inutili, devo andare in classe.
"Già, infondo ogni fratello è geloso della propria sorella, no?"
Questa frase ha fatto del male anche a me, ma era l'unico modo per scappare da lui.
Come pensavo stacca velocemente la mano dal mio polso fissandomi."Noi non siamo fratelli." Dice, poi. Si avvicina al mio orecchio e sussurra: "Due fratelli non scopano come abbiamo fatto noi"
Detto questo mi passa affianco e si incammina lungo il corridoio, lasciandomi li, sola.
Sapete, se avrebbe solo detto una parola sensata per chiedermi scusa, io fra le sue braccia ci sarei cascata ancora.
Ma Justin è il re degli idioti, lui dice cattiverie su cattiverie e in questo istante ha portato via un altro pezzettino della mia dignità.
STAI LEGGENDO
Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...