Chapter -6-

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Stiamo ormai da più di un'ora nella sala d'attesa. Il padre di Chanel è seduto affianco a Jeremy con occhi gonfi e sguardo fisso. Ci ha detto che Chanel, dopo una discussione avuta proprio con lui, è corsa fuori di casa e, roba di attimi, è finuta sotto una macchina che passava velocemente di la. Quando lo ha raccontato ho pianto, ho pianto tantissimo. Justin è qui vicino a me, mi tiene la mano. Io continuo a singhiozzare senza dire una parola. Oh Signore mio, fa che la mia migliore amica si riprenda, fa che non abbia niente di grave.
Dalla sala operatoria esce un medico abbastanza anziano, punta lo sguardo verso Jack, e lo chiama. Il padre di Chanel si alza lentamente, ancora tremolante e raggiunge il medico.
L'unica cosa che vedo negli occhi di quell'uomo in divisa è compassione. Porta la sua mano sulla spalla dell'uomo abbassando il piccolo cappellino verde. Vediamo Jack collassare a terra, pero poi gridare il nome di sua figlia. Mi vengono brividi lungo la schiena e mi manca l'aria, questa scena l'ho vissuta esattamente 6 anni fa, quando quell'uomo portò a casa la divisa di mio padre, quando mia madre collassó gridando il suo nome invano..non ci avrebbe più sentite. La stessa cosa stava accadendo con la mia migliore amica. Mi alzo con tutta la rabbia che una ragazzina di 10 anni può avere in corpo e corro verso il medico. Inizio a tirare violenti pugni sulle sue braccia in lacrime.
"DOVEVI SALVARLA, ERA COMPITO TUO! IO NON AVRÒ PIÙ LA MIA MUGLIORE AMICA PER COLPA TUA!"
Delle braccia possenti mi cingono la vita sollevandomi e allontanandomi. Chanel, la mia Chanel. Dio, perché mi fai questo? Prima mio padre e ora lei? Era un fiore troppo bello, per rimanere in questo posto.
"Abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare, la ragazza, essendo molto piccola, è stata sensibile alla botta più di un comune adulto. Mi dispiace molto." Detto questo si gira e se ne va. Mi guardo il polso dove c'è il nostro bracciale. La 'C' brilla molto più della 'J' in questo momento. Crollo sfinita tra le braccia di Jeremy e piango, piango. Justin è seduto, con sguardo fisso sulle piastrelle, ha gli occhi rossi e delle enormi lacrime rigano il suo viso. Che bel Natale un corno. Scendo dalle braccia di Jeremy e mi dirigo vicino a Justin. Esco dalla mia tasca la catenina che sia io che lei dovevamo consegnare a Justin domani, e la posiziono davanti ai suoi occhi. Mi guarda, non capendo.
"È il nostro regalo di Natale, per te." Riesco a dire tra i singhiozzi.
E come una liberazione, è li che Justin scoppia. Si accascia a terra piangendo come mai prima d'ora. Mi abbasso insieme a lui e rimaniamo abbracciati li, piagnucolanti, su quel freddo pavimento bianco dell'ospedale, a pensare ai bei momenti che la nostra migliore amica, che il nostro angelo custode , ci ha fatto passare.

Sono passati due giorni dalla morte di Chanel. Stiamo al cimitero, la sua bara è aperta..è sempre bellissima. Pelle bianca e capelli scuri, ma i suoi occhi? I suoi occhi non li potrò più rivedere. Ci si vedeva l'orizzonte dentro quegli occhi. Jack si alza e si posiziona davanti al leggío.
"Non so perché Dio abbia portato via mia figlia. Non so neanche perché ho il coraggio di parlare in questo momento. La morte della mia bambina è solo ed esclusivamente colpa mia. Lei mi voleva bene, mi adorava, mi aiutava quando stavo poco bene..e io? Io le facevo del male, facevo soffrire la mia piccola principessa. Adesso, amore mio,se mi senti. Scusami, scusami tanto amore. E mi dispiace che è stata la tua morte a farmi pronunciare queste parole. Magari potevo chiederti scusa davanti al camino il giorno di Natale, bevendo gioccolata calda, proprio come piaceva a te, amore mio. Papà ti ha sempre voluto bene Chanel, sempre. Scusami per tutto. Scusatemi, non riesco più a continuare."
Detto questo scoppia in un lago di lacrime sedendosi affianco alla piccola tomba bianca che contiene il corpo, ormai spento ma pur sempre bellissimo, della mia migliore amica. Io mi alzo, e mi affretto ad occupare il posto che pochi istanti prima occupava Jack. Tutti mi guardano con aria interrogativa, tutti tranne Justin. I suoi occhi non sono più caramello,sono più scuri, più. .spenti. Porta in mano un piccolo diario con una catenina d'argento. Doveva essere il regalo che lui avrebbe consegnato a Chanel il giorno di Natale.
"Non so cosa si dice in questi momenti. E voi starete pensando sicuramente che sono solo una bambina. Bene, anche Chanel lo era, era una bambina proprio come me. La prima volta che la vidi stava piangendo in un pacchetto abbandonato. Non mi volle dire cose le fosse successo. I suoi occhioni blu mi colpivano ogni volta che mi guardava. Adoravo quella ragazzina, era diventata ormai parte della mia vita. Lei mi chiamava sempre brunetta sapete? E oddio, a me dava così fastidio." Dissi tra i singhiozzi. "Ma sapete cosa?" Continuai. "Darei la mia anima per sentirmi chiamare ancora una volta da lei in quel modo. Non abbiamo avuto abbastanza tempo per conoscerci meglio. Nonostante la nostra giovane età, già ci immaginavamo a fare spesa insieme quando saremmo andate al college. O a parlare del più e del meno in un pacchetto dove stavano giocando i nostri figli. Lei amava fantasticare. Era una sognatrice, la mia piccola sognatrice. Ebbene, Chanel,se mi senti..sappi che ti volevo realmente bene, come la prima volta che ce lo dicemmo sul mio letto, ricordi? Non smetterò mai di volerti bene, occhi blu. Sarai il mio angelo custode insieme al mio papà. Addio, occhi blu." Detto questo mi voltai verso il suo corpo e le legai il nostro bracciale al polso. Era così fredda, una brutta sensazione. Ero abituata alla sua dolce pelle calda. Senti una presenza alle mie spalle e dopo poco vidi Justin. La guardava, aveva delle occhiaie viola, segno che era da quel giorno che non riposava. Con un gesto sottile le sollevò la mano portandosela alle labra e stampandoci sopra un tenero e dolce bacio. La guardó per altri interminabili secondi per poi poggiare la sua catenina nella sua piccola e bianca mano. Le sussurra un "addio occhi blu, ti voglio bene. " e insieme, ci allontaniamo dell'ormai corpo senza vita della nostra migliore amica.

RAGAAAAZZE.
Manca poco all'inizio dell'adolescenza dei due. Vorrei davvero che scriveste dei commenti, almeno per farmi sapere cosa pensate della storia.
Vi voglio bene!
-arianna-

Destiny And Love 》Justin Bieber.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora