La giornata scolastica è passata molto lentamente, fra Luke che non smetteva di farmi domande e le occhiatine di Alice.
Dopo il nostro incontro, non ho più rivisto Justin, neanche nei corridoi, sembrava come sparito.
Adesso sono a lavoro, a subirmi le effusioni amorose fra Alice e Jason, e anche fra varie coppiette ai tavoli, eh già, oggi ce ne sono più del solito.
Tutto sembra ricordarmi che non potrò mai avere una storia tranquilla e normale proprio come loro, tutto sembra ricordarmi che non sarò mai del tutto felice.
Dopo aver preso le ultime ordinazioni, mi dirigo verso il bancone per poi iniziare a levare di mezzo qualche tazza appena lavata.
"Ehi.." sussurra Jason alle mie spalle, ed io ricambio con un dolce sorriso.
"Cosa c'è che non va?" Chiede, mentre mi pizzica una guancia.
"Niente di importante." Rispondo subito, mentre immagini di me e Justin insieme si fanno spazio nella mia testa.
"A me non sembra proprio nulla, sai?" Dice, mentre si appoggia al bancone e mi fissa.
"Sono confusa." Dico solamente.
"Allora va sempre dove ti porta il cuore, è la scelta più sincera." Risponde lui, come se mi avesse letto nel pensiero.
"E se non funziona?" Chiedo io, mentre finisco di sistemare le tazze sulla mensola.
"E se invece funziona?" Fa lui, facendomi l'occhiolino e andandosene nel laboratorio.
Già, e se invece funziona?
Guardo velocemente l'orologio, sono le 21.34 e a quest'ora Justin starà sicuramente al campus con Chaz.
Mi asciugo le mani e mi sfilo il grembiule, mettendomi velocemente il cappotto.
"Jason io vado, devo fare una cosa molto importante!" Urlo verso il laboratorio dove sono lui e Alice.
"Segui il cuore." Sento prima di sbattere involontariamente la porta d'ingresso alle mie spalle.
Salto velocemente in auto per poi dirigermi verso il campus.
Non so cosa mi stia portando a fare questa pazzia, non so come mi sentirò dopo aver sputato i miei sentimenti in faccia a Justin, non so se mi riderá in faccia, o proverà compassione per una tale stupidaggine. Non so nulla, ma in questo momento, questo coraggio e questa cosa che sto per fare, mi sembrano le cose più giuste.
-Segui il tuo cuore.-
Mi ha detto Jason, ma adesso che ricordo meglio, è una cosa che mi ha accennato anche Chanel in un dei pochi sogni dove è stata protagonista.
"Oh Chanel, cosa sto per fare?"
Chiedo fra me e me, porgendo la domanda a una persona che forse, non può neanche sentirmi.Senza che me ne rendessi davvero conto, sono davanti al campus, e in men che non si dica, anche davanti alla famosa stanza di Justin.
Non so se bussare o meno.
"Starà dormendo." Cerco di convincermi mentre mi allontano di poco da quella camera maledetta.
A ormai metà strada dall'abbandonare ufficialmente il campus, ci riprenso e mi piazzo davanti la porta, ancora una volta.
Leggo minimo 345 volte il numero 108 sulla porta, prima di bussare velocemente.
Nessuno viene ad aprire la porta, ma rimango li, fissa, su quel pavimento mentre mi mangiucchio la pellicina intorno alle unghie.
Mentre sto per rinunciare all' ennesimo tentativo di bussare, leggeri passi si udono dall'altra sponda della porta.
STAI LEGGENDO
Destiny And Love 》Justin Bieber.
FanfictionLei si chiama Jasmine, inizialmente ha 10 anni. Ha perso il papà quando ne aveva appena 5. Lei e sua madre si sono trasferite dal Canada in un piccolo quartiere di Chicago, per cercare di dimenticare il dolore che quel paese ha inflitto. Lui si chi...