Capitolo 4

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Jorge si allontanò di poco da Martina che intanto ammirava il paesaggio incontaminato. Era raro trovare posti del genere a Buenos Aires, era desolato, nessun passante, si poteva udire solamente il canticchiare degli uccellini, oltre a Jorge e Martina ovviamente.
Quando gli occhi di Martina si posarono su Jorge diventò paonazza.
il ragazzo si stava togliendo la maglietta.
Martina rimase per qualche secondo come ipnotizzata davanti agli addominali scolpiti del ragazzo, che nel mentre era passato a togliersi i pantaloni. Martina lo guardò confusa cercando di capire che cosa volesse fare, anche se non le dispiaceva affatto lo spettacolo che aveva davanti hai suoi occhi.
Jorge alzò la testa incrociando gli occhi della ragazza visibilmente imbarazzata. Gli piaceva vederla così, in un certo senso era di una dolcezza unica.
<<che intendi fare?>>
Chiese Martina abbassando la testa per l'imbarazzo continuando comunque a guardare con la coda dell'occhio il ragazzo di fronte a lei.
<<ci facciamo un bagno>> rispose ovvio Jorge sorridendo appena.
La ragazza lo guardò preoccupata, come avrebbe fatto lei? Sicuramente questo era un problema.
<<ed io come faccio?>> chiese la ragazza sperando vivamente che il ragazzo non dicesse quello che Martina pensava.
<<togliti il vestito>> rispose ovvio grattandosi la nuca. <<sarà come essere in costume>> aggiunse poi.
<<okay>> balbettò la ragazza imbarazzata.
Iniziò togliendosi le scarpe, poggiandole vicino a quelle di Jorge, poi passò al vestito, cercò di abbassare la zip ma non riuscendoci fu costretta a chiedere aiuto a Jorge che da vero gentiluomo non esitò un attimo. Si avvicinò a lei, le spostò i capelli e con una lentezza unica le abbassò la zip. La tentazione per Jorge di assaporare quel collo con dei dolci baci era immensa ma si trattenne non sapendo che la ragazza iniziava a vederlo con occhi diversi, non più come un semplice amico.
Il respiro di entrambi si appesantì diventando irregolare.
Jorge si allontanò avviandosi verso il laghetto mentre martina fece scivolare il vestito facendolo arrivare all'altezza delle caviglie, se lo tolse definitivamente ringraziandosi mentalmente di aver indossato la biancheria intima in pizzo nero e non bianco quella mattina.
I due ragazzi entrarono in acqua, Jorge si tuffò subito come se l'acqua non fosse ghiacciata, Martina invece entrò pian piano abituandosi lentamente al freddo.
Jorge scrutò la sua amica notando quanto fosse cresciuta dall'ultima volta che l'aveva vista, quando era ancora una bambina.
La trovava davvero bella e deve ammetterlo era anche molto sexy, ma Jorge non è uno di quei ragazzi che pensa solo all'aspetto fisico, lui in una ragazza cerca la dolcezza, l'amore e non il sesso, non è come i ragazzi di adesso che vedendo una ragazza formosa e bella, in questo caso Martina, se la scopano, le danno mille aspettative che poi vedrà infrangersi davanti hai propri occhi. Lui non è così, proprio no.

Si divertirono per svariate ore finché la stanchezza li avvolse costringendoli ad uscire.
Jorge si sdraiò sul prato aprendo le braccia, chiuse gli occhi e cercò di asciugarsi con il calore del sole, Martina rimase per qualche secondo immobile fissandolo come incantata dopodiché si sdraiò vicino a lui posando la testa sul suo petto.
Iniziarono a parlare, a raccontarsi i momenti belli e brutti di quel periodo in cui rimasero separati. Per la prima volta dopo 2 mesi di agonia dopo la morte della madre, Martina si sentiva bene, felice.

<<vuoi che ti accompagni alla porta?>> chiese Jorge non appena la macchina si fermò davanti alla casa di Martina.
<<no, non ti preoccupare>> rispose la ragazza uscendo dall'auto.
Martina infilò la chiave nella serratura osservata da Jorge che non si sarebbe mosso di li finche la porta della casa non si sarebbe chiusa.
Non appena la porta si aprì a Martina caddero le chiavi di mano e rimase paralizzata nel vedere quella scena, una scena che mai si sarebbe aspettata di vedere.

Insieme di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora