Capitolo 26

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Ultimo capitolo della storia, spero vi sia piaciuta, presto posterò una nuova storia sempre Jortini.
Ho diverse idee in mente per la prossima storia ma sono ancora indecisa su quale trama scegliere.
Vi ringrazio di cuore per le visualizzazioni e i commenti sia quelli ad ogni capitolo sia quelli che mi avete inviato in privato, GRAZIE PER TUTTO.





La macchina di Jorge accosta poco lontano dalla casa di Martina.  Entrambi con gli occhi lucidi escono dall'auto chiudendo lentamente le portiere quasi avessero paura di rompere quel silenzio che avvolgeva la casa.
<<sei sicura di voler entrare?>> le parole di Jorge arrivano quasi impercettibili all'orecchio di Martina che dopo qualche secondo annuisce lasciandogli un piccolo e dolce bacio a fior di labbra mentre una lacrima sfugge al suo controllo e inumidisce quel bacio.

<<andiamo>> sussurrano entrambi avvicinandosi alla struttura.
la mano di Martina trema leggermente mentre abbassa la maniglia di casa, mentre titubante si avvicina ad essa.
La mano di Jorge si posa sulla sua tranquillizzandola.

<<ti amo>> le sussurrò all'orecchio.
Mille brividi percorsero la schiena di Martina e le farfalle iniziarono a svolazzare all'interno del suo stomaco.

<<sai, la prima volta che mi hai detto ti amo, il primo bacio, la prima volta che abbiamo fatto l'amore...>> si interruppe per qualche secondo diventando paonazza.

<<pensavo che i brividi si attenuassero mano a mano che il tempo fosse passato, ma ogni volta si ripresentano>> concluse lasciandogli un bacio di sfuggita.
Jorge sorrise contro le sue labbra godendo di quello che Martina aveva appena detto. Era vero, i brividi non erano mai scomparsi, anzi ogni volta sembravano presentarsi ancora più intensi della volta precedente.

<<come incoraggiamento>> ironizzò Martina riferendosi al bacio.
Prese un respiro profondo e abbassò la maniglia entrando in quella che fino a un anno fa era casa sua.
Si guardarono intorno probabilmente ricordando quando erano bambini, quando la famiglia di Martina era ancora viva.
Camminarono in silenzio fino alla camera di Martina ormai vuota, fatta eccezione per i mobili ed il letto.

<<Jorge?>> sussurrò Martina.

<<si?>>
il tono di voce roco di Jorge fece rabbrividire Martina che chiuse gli occhi beandosi di quella melodia.

<<voglio fare l'amore con te>> sussurrò sentendo le guance diventare sempre più rosee.

<<vorrei che il mio ultimo ricordo di questa casa sia fantastico, e non il corpo di mio padre contornato da del sangue>>

Un sorriso si disegnò sul volto del ragazzo, mentre il rossore dalle guance di Martina piano piano scomparve.
Fu un attimo.
Martina si ritrovò distesa sul suo letto mentre Jorge era sdraiato su di lei.
Percorreva il suo collo con dolci e umidi baci soffermandosi qualche secondo in più su un punto. Una macchia violacea adesso aleggiava sul collo candido di Martina. Jorge guardò soddisfatto il suo 'capolavoro' soffiandoci leggermente. La pelle d'oca ricoprì gran parte del corpo di Martina.
Furono attimi infiniti quelli che passarono a fissarsi negli occhi. Nessun imbarazzo per la situazione, solo amore, passione, desiderio di possedersi.
Jorge era ormai senza maglietta mentre Martina aveva appena lanciato il suo vestito blu in una parte remota della stanza, restando solo in intimo.
La scia di baci di Jorge riprese un attimo dopo proprio dalle labbra di Martina, per poi arrivare al collo e scendere di qualche centimetro soffermandosi sui seni. Da lì dopo aver lasciato diversi succhiotti scese verso l'ombelico per poi arrivare fino al l'elastico degli slip che afferrò con i denti e lentamente glieli tolse.
Qualche gemito sfuggì a Martina il che fece sorridere Jorge che risali velocemente premendo le sue labbra con quelle della ragazza.
Martina capovolse la situazione mettendosi a cavalcioni sul ventre di lui cominciando a lasciare dei succhiotti su tutto il petto mentre aveva già tolto i pantaloni e i boxer lanciando anche questi in qualche angolo della stanza.
Jorge capovolse la situazione posizionandosi tra le gambe di lei. La guardò per qualche secondo quasi a chiederle se era pronta, Martina sorrise leggermente.
Affondò le unghie nella pelle di Jorge non appena la penetrò lasciandosi trasportare dalla passione e non badando a trattenere i gemiti.
Il ritmo delle spinte diventò sempre più sostenuto mentre lo scoccare dei loro baci e i loro gemiti riecheggiavano nella casa ormai vuota.

Insieme di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora