Capitolo 8

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La mattina seguente Jorge si svegliò prima di Martina.
Rimase immobile, respirando appena, a guardarla.
Le accarezzò dolcemente una guancia emettendo un sospiro.
<<buongiorno>> sussurrò Martina con la voce impastata dal sonno.
Jorge ritirò subito la mano facendo finta di niente.
<<buongiorno>> ricambiò il ragazzo sorridendo appena.
Martina sorrise, uno dei pochi sorrisi spontanei che aveva fatto negli ultimi 7 anni.
"Quanto sei bella" avrebbe voluto dirgli Jorge, ma si limitò ad osservarla mentre strizzava gli occhi per abituarsi alla luce.
<<ho qualcosa sulla faccia?>> chiese Martina non appena notò Jorge che la fissava.
Jorge ridacchiò un po' e dopo scosse la testa.
Jorge si alzò raggiungendo la cucina seguito a ruota da Martina.
Lei si sedette al tavolo mentre il ragazzo armeggiava con delle padelle.
<<ti piacciono i pancakes?>> chiese Jorge già sicuro della risposta positiva della ragazza.
<<li adoro>> esclamò la ragazza leccandosi le labbra.
Jorge sorrise, sapeva che andava matta per i pancake.
Ricorda come se fosse ieri le colazioni a base di pancake, Nutella e succo d'arancia a casa di Martina, con il suo migliore amico e i genitori dei due fratelli.
<<buon appetito>> esclamò Jorge porgendo il piatto con i pancake a Martina. Quest'ultima sorrise esclamando un "buon appetito" poco prima di infilarsi una buona quantità di cibo in bocca.
<<sei sempre la solita>> ridacchiò Jorge.
Martina lo fulminò con gli occhi per poi scoppiare a ridere.
La suoneria del telefono di Martina interrompe le risate facendo sbuffare Martina.
Afferra velocemente il telefono e risponde con un semplice "pronto?!".
La voce squillante della sua migliore amica le rimbomba nelle orecchie provocandole una lieve risata.
<<come va?>> le chiese premurosa Mercedes, la sua migliore amica.
<<abbastanza bene, considerando quello che è accaduto ieri>> spiegò incrociando lo sguardo di Jorge, che le sorrise come per darle coraggio.
<<ti va di uscire oggi?>> chiese l'amica. <<no, adesso devo andare>> disse Martina il più dolcemente possibile.
<<okay ciao>> salutò Mercedes attaccando.
<<perche non hai accettato? Ti farebbe bene distogliere un po' i tuoi pensieri da tuo padre, la tua famiglia..>> chiese Jorge sedendosi vicino a Martina.
<<non voglio uscire>> afferma decisa.
<<perche?>>
<<le mie amiche mo hanno sempre aiutato a superare la morte di mio fratello e mia madre ma non mi fanno sentire libera da ogni pensiero come ci riesci tu>> afferma un po' indecisa.
I due ragazzi si guardarono con un mezzo sorriso.
Si avvicinarono lentamente facendo sfiorare il loro naso.
Gli occhi di Martina passavano dalle labbra carnose e rosee di Jorge ai suoi occhi verdi.
Jorge faceva lo stesso, passava dalle labbra sottili della ragazza ai suoi occhi, gli occhi di una ragazza che ha sofferto, quegli occhi che a qualunque persona sembrerebbero bellissimi, pieni di vita, felici, ma se scavi più a fondo trovi tutta la malinconia, la solitudine.

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