Capitolo 6

1K 56 0
                                    

La porta di casa di Jorge si aprì lasciando che Martina -ancora sconvolta- e Jorge entrassero.
Martina si guardò intorno, aveva lo sguardo spento, triste e Jorge se ne accorse subito, ma dopotutto non poteva fare molto, suo padre era appena stato ucciso, sua madre era morta da qualche mese e la sua vita sta cambiando alla velocità della luce.
Vi chiederete, ma i parenti della ragazza? Ormai erano morti anche loro il padre e la madre di Martina erano figli unici e i suoi nonni erano morti per vecchiaia qualche mese mese dopo la morte del fratello.
Martina si ritrova, d'un tratto, in una nuova casa, senza una famiglia e con il dolore che l'assale.
Jorge accompagnò Martina nella sua stanza, l'avrebbe fatta dormire qui e lui si sarebbe accontentato del divano.
<<ehi stai bene?>> chiese il ragazzo cercando di rompere quel silenzio che ormai da troppo tempo invadeva l'aria.
<<no, non sto bene okay?>> rispose acidamente la ragazza, poi si fermò per qualche istante, respirò profondamente e iniziò a piangere. <<la mia vita, la mia fottuta vita è stata stravolta da qualche pazzo che ha ucciso mio fratello, mia madre e adesso mio padre, e la cosa che più mi fastidio è che quel delinquente l'ha fatta franca per anni!>> urlo contro Jorge.
Lui non la interruppe l'ascoltava con attenzione cercando di capire che cosa avrebbe potuto fare per farla sentire bene.
Martina sembrava quasi impazzita, continuava ad urlare, dicendo quanto la sua vita facesse schifo e scagliando qualche debole pugno sul petto del ragazzo.
Jorge l'afferrò per i polsi facendo scontrare i loro petti, la voglia di baciarla era tanta, troppa, ma quello non era il momento, doveva riuscire a calmarla.
<<non ti dirò le solite cazzate ma ascoltami!>> disse Jorge con serietà, ma il suo tono duro con Martina non funzionava, non era il solito tono di voce, era più dolce, è anche per questo che Martina adora Jorge.
<<so che adesso la tua vita sembra uno schifo, ma passerà, prima o poi ti abituerai al dolore, sarà come non sentirlo più, ci sarà, e rimarrà per sempre, ma pian piano si attenuerà lasciandoti vivere la tua vita>> disse Jorge asciugando le guance della ragazza.
Martina sorrise appena, sapeva che le cose che Jorge diceva erano vere, il dolore non sparisce, certo, il dolore fisico prima o poi ti abbandona, ma quello psicologico no, lui ti rimarrà sempre e se non lotti lui ti risucchia in un vortice nero che ti renderà la vita impossibile da sopportare e da lì parti, inizi isolandoti dalle persone, dagli amici, poi inizi a tagliarti finché non ti rendi conto che non serve a niente allora decidi, decidi di ucciderti, cosi la tua sofferenza svanirà.
Martina respirò profondamente inalando una buona quantità del profumo di Jorge, mentre lui iniziò ad accarezzargli i capelli lasciandogli il tempo di calmarsi.
<<grazie Jorge>> disse Martina dopo una manciata di secondi.
<<non ti preoccupare piccola, per te farei di tutto>> rispose di getto il ragazzo pentendosi subito della sua risposta. Non voleva che Martina scoprisse che lui iniziava a provare qualcosa per lei, anche se ignorava il fatto che il sentimento fosse ricambiato.
Entrambi si piacciono.
entrambi si desiderano.
entrambi non hanno il coraggio di farsi avanti.
Entrambi pensano che il/la ragazzo/a meriti qualcosa di meglio.
<<lo so>> rispose la ragazza dopo attimi di silenzio.
Entrambi sorrisero.

Insieme di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora